lunedì 19 marzo 2012 - ElGiramundoBlog

Radio Maria chiede 300mila euro agli ascoltatori. A voi la lista della spesa!

Ci sono le liste nozze e le liste per le spese.

Di piccolissimi acquisti non si tratta, dato che l’ennesima richiesta economica che Radio Maria lancia agli ascoltatori ammonta a quasi 270mila euro.

Dopo l’obolo da due milioni e mezzo di euro domandato per comprare i trasmettitori da sistemare in Africa (secondo i portavoce per “adottare un popolo”), le somme per realizzare i nuovi e lussuosissimi studi di trasmissione ubicati a Erba (ma per Padre Livio li avrebbe edificati la Madonna), il cinque per mille, il lascito testamentario, l’emittente cattolica bussa ancora a quattrini.

Il dato curioso è che stavolta l’elenco di quanto i fedelissimi dovrebbero fornire mettendo mano al proprio portafoglio è abbastanza lungo.

Inutile dire che lo sconcerto è infinito quanto la sfacciataggine degli astuti contabili di Radio Maria: a seguire la stazione censita come comunitaria (e che dunque non versa un solo centesimo in tasse, a differenza di chi ha una concessione ministeriale commerciale) sono prevalentemente anziani e ammalati che di legislazione radiofonica ben poco conoscono.

Un settantenne che non si addentra nelle normative, giuste o meno, che regolano il settore delle comunicazioni è a conoscenza del fatto che Radio Maria ottiene sostanziosi finanziamenti statali ed è agevolata dalla legge firmata dal deputato leghista Davide Caparini?

No!

È molto più probabile che lo stesso settantenne, magari allettato, si faccia cogliere dalla paura di perdere la “voce amica” che sopperisce alla solitudine.

Ma il tariffario è salato.

Si va dai 15 mila euro per la cappella (ogni sede periferica di Radio Maria ne è dotata), ai 7 milacinquecento per l’altare ai 12 mila per tre postazioni pc, un server, un pc portatile e il cablaggio.

A salire: 80 mila euro per l’allestimento di uno studio per la messa in onda delle trasmissioni (non specificato dove) 50 mila euro per la ristrutturazione della sede.

Meno male che è stata inaugurata di recente!

Aggiungendo mezzi per supportare le attività della radio, un furgone da adibire a regia esterna, un mixer, una parabolica, un trasmettitore, il passo ai quasi trecentomila euro è breve.

Dal quartier generale di Erba tengono anche a precisare che sono gradite offerte per l’acquisto di radioline da donare ai carcerati.

Attenzione, però: da qualche tempo, per chi sgancia a favore di Radio Maria è possibile fruire delle detrazioni fiscali.

Sia lodata la Madonna. Anzi, il governo!



5 réactions


  • (---.---.---.100) 21 maggio 2012 10:33

    Che andassero a lavorare per guadagnarsi il pane come tutti....


  • (---.---.---.84) 7 giugno 2012 11:15

    Andate a lavorare!!!


    Altro che radio!!!

    A lavorare!!!

  • (---.---.---.208) 14 aprile 2013 15:04

    L’ASTUTO PADRE LIVIO RIESCE A CONVINGERE I POVERI CREDULONI A FARE DEBITI , PER ANDARE A MEDJUOGORE A VEDERE UNA STUPIDA STATUA , IL PRETE RIESCE A FARSI FARE BONIFICI CON ASSILLANTE RICHIESTE DI DENARO SU RADIO MARIA, QUESTO PROFESSIONISTA RELIGIOSO , CHIAMA A TESTIMONIANZA DELLA FEDE I DISCEPOLI E ALTRI RELIGIOSI FISSATI DI OLTRE 2000 ANNI FA , PERSONAGGI PRIMITIVI CON CULTURA DELLA PIETRA CON ARGOMENTI CAMPATI IN ARIA E SENZA CARTA IGIENICA , CHE NOI DOBBIAMO AMARE PREGARE E DARE SOLDI. . MAGO PROF. SILVA . 


  • (---.---.---.44) 19 luglio 2014 22:29

    La sfacciataggine non è dei contabili di Radio Maria, ma solo di Padre Livio




  • (---.---.---.127) 16 ottobre 2014 09:39

    purtroppo il tempo del baratto negli scambi commerciali è finito da un pezzo. oggi servono soldi (o cacca del diavolo..) per stessa natura della società economica nella quale viviamo. Se Radio Maria lo facesse esclusivamente per i soldi....beh, ci sarebbero mezzi molto più efficaci che il "metterci la faccia". Mi riferisco alla PUBBLICITA’..cosa che questa emittente non fa per rimanere libera. 



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