venerdì 19 marzo 2021 - paolo

RAI 1: Porta a Porta con un Salvini in brodo di giuggiole

Certo che il mondo è proprio strano. Uno pensa di aver visto di tutto nella vita, ruffiani genuflessi al potente di turno, mignotteria intellettuale e non che si vende per due denari, giornalisti tanto al chilo, politici al di sotto di ogni sospetto, corrotti e corruttori eccellenti... insomma un armamentario umano che lascia esterefatti. Eppure c'è sempre qualcosa che ti sorprende.

 

Prendiamo la puntata di Porta a Porta (RAI1) di ieri sera. Generalmente, per una questione di autorispetto, non seguo talkshow nei quali le opinioni diventano fatti e viceversa, specialmente quando di mezzo ci sono politici. Ospite di turno di un arzillo Bruno Vespa, sempre in palla come non mai, un pezzo da novanta del Propaganda show in onda perenne su tutte le frequenze dello spettro elettromagnetico, ovvero Matteo Salvini. Un nome e una garanzia. A contrapporsi, si fa per dire, un super dell'informazione, sempre si fa per dire, ovvero Antonio Polito (Corriere della sera). In collegamento esterno il direttore del Sole 24 ore, testata di indubbio prestigio su temi che investono l'economia, seppure un pò intorbidita da vicende legate all'azionariato dei Benetton. Pronti via e subito si intuisce dove va a parare la puntata.

Vespa, in versione mago Oronzo che "col solo mio sguardo vi ungerò la camicia", comincia graffiare con domande del tipo " allora quanto è cambiata la situazione rispetto al governo precedente?" (si sottintende in meglio). Nada de nada, se non in peggio, verrebbe subito da dire, visto che la pandemia imperversa come e più di prima, le morti per Covid proseguono, i vaccini ci sono ma non arrivano, i ristori sono pia illusione, il recovery found è ancora uccel di bosco... ecc. Ma Salvini, di fronte a questa "bordata", non vacilla neanche di un millimetro. Tutto bene, ora c'è super Mario Draghi al posto di Conte ( una sorta di mezzacalzetta) e una batteria di "competenti "al posto dei vari Arcuri che hanno messo in ginocchio il paese.

Poi il dibattito punta sulla crisi del PD e il nuovo segretario Enrico Letta, che propone lo "ius soli", ovvero la cittadinanza automatica per gli immigrati che nascono in Italia. Assist prezioso che Matteo coglie al balzo " l'Italia è il paese europeo che concede il maggior numero di cittadinanze ad extracomunitari (segue numero) ", non capisco cosa c'entra in un momento di emergenza nazionale come questo. Segue elenco di opere da fare subito. Soldi e lavoro è la parola d'ordine. Infrastrutture, "via regolamentazione appalti che blocca i lavori, al massimo si adotti la normativa europea in materia".

Qui qualcuno avrebbe potuto obiettare che cinque mafie, corruzione dilagante in tutti i gangli dello Stato ed evasione fiscale a gogò dovrebbero forse imporre qualche precauzione in più. Nulla, Vespa raggiante e rapito in un sogno estatico, Polito in un silenzio autoreferenziale, cosi' come dall'etere il Sole 24 Ore che non batte ciglio. E Salvini continua a martellare inesorabile, poi: ristori ai professionisti (geometri, architetti, ingegneri...) del tutto trascurati (da chi? dal governo precente ovviamente); poi indennizzi a tappezzieri, falegnami, muratori, carpentieri, agricoltori, panettieri, elettricisti, meccanici, estetisti, parrucchieri ...insomma tutte le categorie Ateco. Ed infine, siori e siori come ti catturo il voto, la cancellazione di sessanta milioni di cartelle esattoriali ( fino ad importo max di 5.000 euro) per evasione di canoni, tasse, imposte, multe ecc.., in anni pregressi ( 2010- 2015), senza distinzione dei casi e che non c'entrano un tubo con la pandemia. Tutto azzerrato, fine della storia, con buona pace dei coglioni (dicesi onesti) che invece hanno pagato, magari con sacrificio. E perché ? Per allegerire l'Agenzia delle Entrate che tanto non riesce a riscuotere una beata mazza e comunque i costi per la riscossione supererebbero di gran lunga il valore dei recuperi. E la giustizia, e la parità di diritti e doveri, l'equità sociale ? L'impressione è che per Salvini siano parole vuote di qualsiasi significato. Nessun fiato dai comprimari e Salvini sempre più raggiante; un volto dipinto da un sorriso di compiacimento che esplode in una sorta di beatificazione quando Vespa mostra i tradizionali sondaggi ghisleriani. Lega che vola (e ti pareva !! ), Pd nel tran tran lettiano, Meloni inchiodata sui voti postfascisti e M5S ovviamente alla frutta, con Conte che presto cadrà nel dimenticatoio. Amen.

Adesso taglio per non dilungarmi. Una domanda "graffiante" in effetti c'era stata nel corso della puntata. Antonio Polito aveva chiesto a Salvini come giustificava l'improvviso amore della Lega per l'Europa, per Draghi, Merkel, Macron e via dicendo. Insomma un ribaltone con salto carpiato rovesciato ed avvitamento degno di un oscar della incoerenza. Non serve riportare la risposta.

Questo è quello che passa il convento. Se siamo al 41 posto dell'informazione e dopo il Boutsvania un motivo ci sarà.
 



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