venerdì 3 febbraio 2012 - Voltaire

Quando il Pdl gioca allo sfascio

Angelino Alfano se la cava con una battuta su Twitter: “Chi sbaglia paga, anche i magistrati” ma qui coloro che sbagliano sono per l’ennesima volta quelli del Pdl che con la complicità della Lega e qualche aiuto da sinistra hanno votato ieri alla Camera un emendamento alla legge comunitaria che introdurrebbe (se fosse approvato in via definitiva dal Senato) la responsabilità civile dei magistrati.

Non che il principio sia sbagliato. A tempo debito si dovrà approvare una legge organica in merito, concordandola con la categoria interessata. Sia l’Europa sia un referendum popolare passato nel 1987 chiedono la stessa cosa. Ma ci sono modi e modi per affermare i principi. Un emendamento, votato a scrutinio segreto, palesemente punitivo nei confronti dei magistrati rischia solo di avvelenare il clima, già fortemente in fibrillazione per altre questioni.

Il Pdl ingoia una delle tante polpette avvelenate che la Lega dissemina in Parlamento e pur di andare contro i magistrati rischia di far saltare quel flebile dialogo che si è instaurato tra Governo e le forze di maggioranza. Siamo in una frangente delicatissimo. L’esecutivo sta affrontando capitoli altamente esplosivi come la riforma del lavoro e delle liberalizzazioni cedere alle provocazioni leghiste appare una scelta suicida e senza prospettive. Ma questo è quello che ci propina il partito di Berlusconi in tutte le stagioni: l’eterna lotta contro i giudici. E’ mai possibile? E’ quello di cui abbiamo bisogno?

Una cosa è certa, dalle parti di Palazzo Grazioli non sanno come andare avanti. Berlusconi continua a ribadire di voler salvare il soldato Monti, ma mezzo partito gli vota contro, i sondaggi lo danno in picchiata, Libero ed il Giornale scalpitano contro i tecnici e vorrebbero portare folle oceaniche sotto il tribunale di Milano, la Lega rischia di drenare voti al nord ed Alfano fa buon viso a cattivo gioco.

La situazione non è limpidissima. Ce la faranno a resistere fino al 2013? Se continuano così appare molto dura. Infondo l’avevano detto fin dal primo attimo del nuovo governo, che il pdl post Berlusconi sarebbe stato soprattutto in campagna elettorale, con le loro azioni ed gli slogan del segretario lo dimostrano ogni giorno.



2 réactions


  • paolo (---.---.---.209) 3 febbraio 2012 22:01

    L’odore di restaurazione si sente forte e acre come quello della salsa che bolle in cucina .
    La premiata ditta B & B sta facendo le prove tecniche di ritorno all’antico quando i due marciavano spediti e sicuri a braccetto nello spolpamento del paese dei balocchi .

    Monti arriverà sicuramente al 2013 , i due sono tutto tranne che fessi , a lui lasciano fare il lavoro sporco di rimettere in sesto le finanze e intanto preparano il terreno per il loro ritorno con messaggi precisi e diretti al loro fantasmagorico elettorato che vede in Monti il pericolo pubblico n° 1 . Cazzarola ,questo pretende di fare la lotta alle mafie ,far pagare le tasse agli evasori , mandare in galera chi ruba ....... ma siamo pazzi !!

    Volpe 1 dice che non si ricandiderà ma vedrai che ci sarà qualcosa di assolutamente emergenziale ,ovviamente per il bene del popolo , che lo indurrà a ripensarci . A meno che , come pretendono e intendono richiedere i suoi supporters , non venga fatto Presidente della Repubblica ( come nel film di Cetto Laqualunque quando i suoi fans mafiosi lo vogliono fare santo ).Pensa che immagine a livello mondiale , altro che il naufragio della Costa Concordia.

    Volpe2 invece può contare sull’elettorato più ignorante della dell’intera storia dell’umanità e sa che senza Volpe 1 sarebbe politicamente finito e che non basta la brillantina con l’acqua del Po e i corni ( pieni di grappa) per rinverdire il prato di Pontida.

    Insomma il sodalizio si sta ricostituendo , hanno bisogno l’uno dell’altro , vedremo come si comporterà il popolo degli Schettino , ma sono pessimista.
    ciao


  • (---.---.---.204) 4 febbraio 2012 11:54

    purtroppo è difficile difendere l’indifendible: se la legge è uguale per tutti, il DOLO e la COLPA GRAVE devono essere considerati reato per chiunque lo commetta.

    Con un referendum il popolo ha votato sì alla RESPONSABILITA’ dei Giudici
    Pretendere che un giudice NON debba rispondere quando commette un reato (e DOLO e COLPA GRAVE sono "reati" penali, per la legge italiana) è altrettanto sbagliato come pretendere che un primo ministro NON debba rispondere quando commette un reato (anche qui la maggioranza degli italiani era CONTRO il famoso lodo Alfano).
    Che poi la "tempistica" sia impropria può anche essere condivisibile, ma il principio deve rimanere: LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI.
    Paolo Federici

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