lunedì 3 dicembre 2012 - paolo

Primarie PD: vince Bersani ma Renzi trionfa

Un paradosso tutto italiano e soprattutto tutto di sinistra.

E' finita come poteva e doveva finire, le elezioni primarie del PD, con candidature aperte alla coalizione di sinistra, hanno confermato il segretario Bersani nel suo ruolo di guida del partito. Il dato numerico ci consegna una vittoria netta con sei elettori su dieci che hanno confermato la fiducia al segretario in carica, replicando sostanzialmente quanto avvenuto nel primo turno.

Ma è possibile veramente dire che Matteo Renzi sia lo sconfitto? Io credo di no, per diverse ragioni che hanno soprattutto a che fare con la cultura mediatica di questo paese, dove l'immagine conta più dei contenuti. Prima ancora dei risultati definitivi, ovvero a circa metà dello spoglio, Matteo Renzi ha rilasciato una dichiarazione tutta fair play, ammettendo la sconfitta che, ci tiene a ribadire e a scanso di equivoci, "nessuna opinione diversa sulle regole può mettere in discussione". Bravo, che spirito democratico, che ammirevole senso di lealtà e di maturità politica, peccato però che subito dopo aggiunge "...noi volevamo cambiare il paese, non ce l'abbiamo fatta, però ora Bersani ha il dovere di andare a parlare soprattutto all'Italia che è rimasta fuori dai gazebo...", trasformando il cavalleresco in bocca al lupo al vincitore in una frecciata velenosa.

Ma qual'è l'Italia che è rimasta fuori dai gazebo? E per colpa di chi? Stando ai media televisivi che ci hanno stordito con autentiche overdose di presenze di Matteo Renzi che non hanno precedenti neppure nel regno di sua Emittenza il cavaliere Silvio, direi che non ci sono dubbi, fuori dai gazebo è rimasta tutta l'Italia tranne gli irriducibili del PD, ovvero quello zoccolo duro che vede in Renzi e nel suo giovanilismo innovatore una sorta di intruso, forse addirittura un pericolo. E qui il sindaco di Firenze ha piazzato la sua prima vittoria facendo passare il messaggio che Bersani e la sua cerchia siano una sorta di concrezione politica, utile come un calcolo renale, insomma vecchiume e pattume da rottamare, usando un termine tanto caro a Matteo. Ma perché Renzi ha goduto di questa abnorme visibilità, credo, senza precedenti? C'è chi dice che è stata una sorta di compensazione perché partiva sfavorito nella competizione, lui stesso infatti ci dice, ,il tutto condito da una espressione seria ma con l'occhietto furbo da canzonaro fiorentino: "Ammetto che ci vuole coraggio a votare uno come me. Bersani è rassicurante. Ha fatto il ministro quattro volte, ha già fatto tutto quel che si doveva in politica".

Invece io credo che Renzi fosse nelle speranze di chi tifava contro il successo delle primarie del PD e di Bersani e che riponeva in lui la speranza di disinnescare la gioiosa macchina da guerra della sinistra, data vincente per mancanza di avversari alle prossime politiche 2013, rompendo la coalizione e portando il partito in una deriva di destra che avrebbe aperto scenari politici imprevedibili. Tutta la manfrina che Renzi ha impiantato sulle regole elettorali, prima condivise e poi messe in discussione in corso d'opera, il tentativo di forzarle con l'apertura al generico elettore autocertificatosi per email e poi sui presunti brogli elettorali , è stata utilizzata, un po' maldestramente e senza grossi risultati , per tentare di stravolgere una manifestazione di indubbio esercizio democratico che faceva rodere di invidia chi a destra, e soprattutto il PDL, non solo è incapace di concepire ma è ancora alle prese con una profonda crisi di identità.

Sulla bocca dei notabili del PDL, tolti i riconoscimenti di rito per avere aperto una strada innovativa, falsi come soldi bucati, non sentivi altro che ripetere di essere in attesa di una decisione del "fondatore" Silvio Berlusconi. Chiaro che una vittoria di Renzi avrebbe precluso un ritorno di Silvio che mai avrebbe pensato di competere con un avversario che ha la metà dei suoi anni, ha un programma come il suo e fa più o meno le sue stesse promesse, oltretutto con una padronanza del mezzo televisivo che ha poco da invidiare al cavaliere. I più maligni sono arrivati a dire che le vere primarie il PDL le stava facendo puntando su Renzi.

E qui arriva la seconda vittoria di Renzi che, sarà pur minoritario nel PD, ma se avesse voglia di cambiare aria, facendo il classico salto della quaglia tanto in voga in questo paese, troverebbe folle entusiaste pronte ad acclamarlo e, in quattro e quattrotto, sarebbe incoronato come l'erede di Silvio mettendo fine alla penosa sofferenza in cui si trova il povero Angelino Alfano e risucchiando come in una centrifuga tutte le anime moderate di destra in cerca di un leader vero e non di plastica. Perché l'animo di questo paese, checché se ne dica, pulsa a destra, ma una destra che non vede di buon occhio Mario Monti, che prova freddezza per il suo "umor" anglosassone e preferisce un premier brillante che rimpiazzi il vecchio leader ormai bruciato, per tornare ad una Italia piena di promesse, poco importa se poi puntualmente disattese, ma che ridia l'entusiasmo perduto.

Insomma ormai Matteo Renzi è entrato in una dimensione politica tale che ha il paese, in termini di consenso elettorale, letteralmente ai suoi piedi e, fuori dalla gabbia del PD, potrebbe puntare anche ad un suo partito in grado di coagulare oltre agli orfani del PDL, i centristi sfiniti di Casini, gli astensionisti delusi che ormai sono la metà dell'elettorato complessivo e perfino rosicchiare consensi tra le fila dei grillini, disinnescando il potenziale dirompente del M5S. Per essere partito come semplice sindaco direi niente male. Chissà!



15 réactions


  • (---.---.---.28) 3 dicembre 2012 11:42

    ennesima conferma che in italia i giovani non avranno mai spazio.


  • (---.---.---.225) 3 dicembre 2012 11:43

    ipocrisia e idiozia, renzi è di sinistra ma non stalinista come la bollita e fallita nomenclatura


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.244) 3 dicembre 2012 13:37

    Per un politico anziano che ha maturato contatti sociali durante tutta una vita (dentro e fuori al partito), vincere contro uno molto più giovane è un po’ come rubare delle caramelle a un bambino.

    Per questo motivo nel mondo anglosassone i politici dopo un paio di mandati vengono invitati a lasciare il posto a qualcun altro. In genere una persona anziana grazie anche alla lunga visibilità mediatica può movimentare molti più soldi per le campagne elettorali. Per questi due principali motivi è sempre scarsa la presenza dei giovani in ogni paese del mondo.

    Vedremo poi che succederà alle prossime elezioni politiche nazionali.


  • (---.---.---.165) 3 dicembre 2012 18:49

    Articolo contraddittorio: se ha votato lo zoccolo duro del PD,e credo sia vero, Renzi è stato votato da PD. I suoi comitati sono PD: facesse il salto della quaglia, gli converrebbe non tornare a Firenze nemmeno a prendersi i calzini. Di più: una volta che hai tradito puoi tornare a tradire e non importa il perchè..forse resisterebbe fino a quando Berlusconi ci mette i soldi, non un minuto di più.

    Renzi è ad un bivio: o diventa un politico nel solco del suo partito puntando al partito stesso oppure, volendo bruciare le tappe, verrà emarginato, anche dai suoi. Ha tempo e una bella fetta di giovani. Se non lo brucia la voglia di emergere ad ogni costo.....Il miglior alleato di Renzi oggi è proprio Bersani che, secondo me, ha bisogno di eliminare una pletora di ""aventi potere nel partito".

    Enzo


  • paolo (---.---.---.44) 3 dicembre 2012 19:22

    Enzo .Perché contradditorio? Se Renzi avesse vinto le primarie gli elettori del PD si sarebbero spaccati in due parti , proprio perché lo zoccolo duro di sinistra ma anche la componente dei margheritini (Bindi ,Franceschini .... ) vede Matteo come il fumo negli occhi ,inoltre il PD avrebbe perso la coalizione con Vendola .C’è chi dice che però avrebbe sfondato nell’area dei moderati di centro destra delusi ,ma alle politiche 2013 che partito ci sarebbe arrivato ? avremmo ancora potuto parlare di PD? Che contenuti di sinistra sarebbero rimasti ?
    Renzi è già un politico ma ho l’impressione che il PD gli vada stretto .Se il rinnovamento la fa Bersani (però non ci metterei la mano sul fuoco) è un conto ,se lo avesse fatto Renzi è tutt’altra cosa .Viaggiano su due linee programmatiche divergenti.

    I prossimi mesi ci diranno quali sono le vere intenzioni del sindaco di Firenze ,ma ho il presentimento che la partita sia appena iniziata e temo che le probabilità che il PD arrivi compatto alle elezioni , malgrado gli entusiasmi e le promesse di Matteo ,siano pochine . Il primo appuntamento (fermo restando il porcellum) saranno le nomine di lista per le elezioni . Voglio vedere .


  • (---.---.---.87) 3 dicembre 2012 20:45

    ha vinto BERSANI perche chi e’ andato a votare liberamente alle primarie è stato convinto maggiormente dai contenuti trasmessi da BERSANI 

    punto


  • (---.---.---.165) 3 dicembre 2012 21:20

    Ciao Paolo: d’accordo che Renzi sia un politico da tempo, d’accordo che, avesse vinto, il partito si sarebbe spaccato, d’accordo che, avendo perso, è stato un trionfo, d’accordo su tutto ma il salto della quaglia no: è stato votato da una parte del PD: è la parte ex DC??? non credo.....in ogni caso a 3-4-mesi dalle elezioni:

    1) si è presentato candidato a Presidente del Consiglio

    2) NON a segretario del partito,

    avendo perso (cosa non inaspettata) che interesse avrebbe a cambiare ora??

    Ora diventa una forza del Partito alle prossime elezioni senza essere parte della CLASSE DIRIGENTE (non è poco); aumenta la sua forza all’interno del partito in vista del Congresso.

    Non penso gli stia stretto il PD: o fa un partito suo o diventa un delfino di Berlusconi, poi lo fanno politicamente fuori i vecchi marpioni PDL. 

    Se vincono: Bersani è il Padre Nobile, Renzi la forza emergente (o emersa). Semmai saranno gli attuali maggiorenti del Partito a doversi preoccupare: di Bersani/Renzi. Beh, è una speranza, magari si riuscisse a vedere almeno un pallido, pallido, rosa al Governo. Anch’io voglio vedere...

    Enzo


  • paolo (---.---.---.44) 4 dicembre 2012 09:09

    Enzo ,hai assolutamente ragione , Renzi non ha nessun interesse a cambiare aria alla vigilia di una elezione politica , non avrebbe senso,ma non è detto che non lo faccia dopo e per due ottime ragioni :
    1) il PDL dei vecchi marpioni ( Berlusconi , Cicchitto ,Gasparri ,la Russa ecc.. ) non c’è più ,è morto e sepolto,lasciando un vuoto quasi incolmabile .
    2) Renzi oggi ha una enorme rendita da spendere ,se rimane ai margini dei giochi (è lui stesso che ha detto che non vuole il "contentino " (promessa) ), si brucia come un fiammifero ,tra max .uno o due anni di lui si perdono le tracce .

    L’uomo è ambizioso ,non credo che accetti di fare la ruota di scorta ,sapendo che la’ fuori c’è tutto un mondo di destra ,orfano di Silvio ,che potrebbe accoglierlo a braccia aperte per assecondare il suo "programma " politico, la sua voglia di "rinnovamento " .E’ una finestra che tra non molto potrebbe chiudersi .

    Ergo le ipotesi di lavoro sono due : O cambia radicalmente il PD , ma la rielezione di Bersani al momento chiude il discorso ,o cambia aria Renzi ,che non significa necessariamente che diventi il delfino di Silvio ma potrebbe diventare lui stesso il "deux ex machina " di una nuova destra moderata ,quella che né Fini , né Casini ,nè la borghesia Montezzemoliana e forse neppure Mario Monti saprebbero interpretare .Renzi ha tutti i fondamentali per riuscirci .
    Lo sapremo dopo le elezioni politiche ,soprattutto se si riconfermasse una incapacità di governo politico con un secondo mandato a Mario Monti . Quello sarebbe il momento favorevole per Renzi , rompere il PD o fondare il suo partito .Allora o mai più .
    ciao


  • (---.---.---.144) 4 dicembre 2012 19:54

    Day after >

    Nelle ultime settimane i media hanno fatto a gara nel dare voce e visibilità al “fenomeno” Renzi. 
    Dalla rottamazione della vecchia classe politica all’intercettazione dei “delusi” del centro-destra. Un ventaglio di “novità” tali da proiettare oltre il 40% il consenso elettorale del PD.
    Tutto avvalorato, come dice Renzi, da dei “sondaggi fantastici”.

    Ora è tempo di tirare le somme.
    Sono intorno ai 2,7 milioni i voti raccolti dai finalisti sia di questo ballottaggio, sia delle primarie del PD del 2009.
    Risulta nell’ordine dei 580mila voti la “distanza” accumulata da Bersani, oggi, da Renzi ed allora da Franceschini.
    Anche se a Renzi venissero attribuiti tutti i 120mila voti delle iscrizioni “respinte” il suo distacco da Bersani non calerebbe rispetto al 1° turno.

    Si trattava di scegliere il possibile prossimo Premier.
    Ergo. Fidarsi ed affidarsi è dare senso e valore a Parola e Merito


  • (---.---.---.165) 4 dicembre 2012 21:52

    Ciao Paolo, commentando un articolo di Pignata, su Renzi=Berlusconi scrissi che Renzi ""appariva populista"", e confermo; tu dici che è  un politico navigato, confermato.

    In disaccordo con te: se i morti del PDL fossero rivitalizzati da Renzi, pensi che non gli segherebbero le gambe alla prima occasione?

    Poichè non siamo Nostradamus, io propenderei per la Fiducia...., vediamo; da subito dopo le primarie si è comportato da vero aderente del PD; che lui sia di destra all’interno del PD non è colpa sua: mica mi dirai che Fioroni o la ex Senatrice PD aderente all’opus dei, quella con il cilicio, sono/furono pericolosi estremisti trotzkisti. E del resto nessuno all’interno del PD si è stracciato le vesti.

    La contraddizione è il Partito, Renzi da domenica ad oggi si è veramente comportato bene anche comunicando che i suoi circoli non si sciolgono ma sono in corsa per le politiche PD.

    Per ora confermo il mio precendente commento, se il PD si spaccasse io non piangerei,se poi mi ritrovo Berlusconi e/o Monti..mmmh...dai andrebbe già bene Bersani/Renzi....io però voto altro..

    Enzo

     


  • (---.---.---.105) 5 dicembre 2012 17:55

    Ho avuto il computer bloccato per tre giorni e non ho potuto replicare alla tua risposta nell’articolo di domenica di C. Pignata.

    Ora te lo ripeto:

    ti ho accusato di essere un sostenitore di Grillo per la tua idea folle di attribuire al comico violento e autoritario la potenzialità di innescare un positivo processo di rinnovamento della politica italiana. Perché questo non potesse avverarsi te l’ho motivato con dati reali relativi alla proposta politica del duo Grillo/Casaleggio. Una sola volta hai provato a replicare (sulla mancanza di una proposta anticorruzione in M5s) con motivazioni che facevano torto alla tua intelligenza.

    Ora tu continui a definire di destra Renzi e addirittura intercambiabile con Berlusconi, e a sostegno di questa tua affermazione non porti uno straccio di prova, al contrario continui in modo insinuante e quasi diffamatorio ad attaccare Renzi. Un tale livore forse si spiega con problemi personali? c’è qualcosa tra te e Renzi di extrapolitico?

    Se non è così sei pregato di motivare i tuoi attacchi politici, senza motivazioni sono solo tue posizioni campate in aria

    Il detrattore

     


  • paolo (---.---.---.44) 6 dicembre 2012 16:45

    Caro "detrattore" ,ma di quali attacchi politici o fatti personali vai cianciando?

    Io non devo dimostrare proprio nulla ,ritengo Renzi un politico affine a Berlusconi ,è una mia opinione personale ,giusta o sbagliata che sia sarà il tempo a dirlo ,ma anche fosse sbagliata è un mio diritto pensare quello che mi pare cosi’ come tu hai diritto di non concordare .Non si può provare qualcosa che attiene a fatti che ancora non si sono verificati ,diciamo che ritengo tuttavia dai molti indizi attinenti la sua personalità e da quello che dice nei suoi "programmi " che sia più congegnale alle idee di destra che non di sinistra .Cito per es. il suo giudizio positivo su Marchionne nella vicenda Fiat (poi ritrattato) ,tanto per fare un riferimento ma potrei dire dei suoi contatti con un mondo tipicamente di destra finanziaria (per non dire peggio) ,oppure dei suoi incontri con Silvio ecc...,oltre al particolare non trascurabile che la sua matrice d’origine è democristiana .Insomma Renzi non mi piace , non mi convince perché dà l’impressione di dire quello che la gente vuol sentirsi dire ,lasciando il tutto in un limbo di superficialità disarmante .Più che ideee sono spot e uno cosi’ ,anzi il migliore nel suo genere ,lo abbiamo già provato , come dice la massima "Errare humanum est ,perserverare est( o autem)diabolicum " .Vedremo.

    Su Grillo vedo che insisti ad attribuirmi cose che non dico .Pazienza.
    ciao


    • (---.---.---.212) 6 dicembre 2012 18:14

      Scusa non vorrei sembrarti petulante, ma qualche precisazione è d’obbligo.

      Non continuo ad attribuirti simpatie per Grillo, come puoi controllare ho usato verbi al passato e non al presente.

      Sulla somiglianza Renzi - Berlusconi la trovo una offesa gtatuita. Casini, Fini, Montezzemolo, Giannini e tanti altri uomini di destra moderata non mi piacciono, ma non li paragono a Berlusconi, che resta unico anche nel suo stesso partito. A voler tignare c’è un solo politico paragonabile al cavaliere ed è Grillo.

      Entrambi sono padroni assoluti della propria formazione politica,

       = amano fare politica con le barzellette

       = sono antieceuropeisti

       = vorrebbero tornare alla lira

       = sono (tecnicamente) dei pregiudicati

       = hanno buoni rapporti con la lega

      E si potrebbe continuare così.

      Come vedi io le motivo le mie opinioni politiche e come giustamente dici tu ognuno è libero di pensarla come gli pare.


  • paolo (---.---.---.44) 6 dicembre 2012 20:11

    Beh, indubbiamente messa cosi’ hai ragione ,Grillo è un comico che si è messo a far politica ,Silvio è un politico che si è messo (magari involontariamente) a fare il comico , quindi è evidente che ci siano più affinità apparenti che con Renzi . Ma è solo patina superficiale.

    = Padrone è sicuramente Silvio ,soprattutto in termini economici ,visto che se lui toglie i fondi il PDL chiude domattina . Grillo ,per ora , ha solo il potere del carisma ,è genovese non caccia neanche una lira . Quanto dura?. Prevedo lo sgancio a breve.
    = Antieuropeista Silvio lo è diventato quando ha perso la faccia e veniva schifato da tutti ,da qui ovvio anche il volere ritorno alla lira (un non sense),fosse per lui magari anche il sesterzo.
    = Sono tecnicamente due pregiudicati vero , ma uno (Grillo) perché ha causato (involontariamente)la morte di tre persone in un incidente stradale, l’altro per una fila di reati da elenco telefonico ,aggravando il tutto da leggi ad personam per farsi beffe della giustizia.Oltrettutto di Grillo sappiamo tutto ,su Silvio ci sono buchi neri da far tremare.
     = Sui rapporti con la Lega conosciamo per certo quelli di Silvio ,ma non quelli di Grillo che , essendo il M5S più un movimento che un partito non sarebbero neanche tecnicamente possibili .

    Però tutti questi argomenti sono assolutamente superficiali ,contano poco o nulla .Di un politico bisogna saper cogliere l’essenza ,sentire quello che dice e valutarne la coerenza ,poi formarsi un giudizio.Vedremo .La mia è una predizione sulla base di quello che ho visto e sentito ,vedremo se verrà confermata oppure meno .Potrei sbagliarmi non c’è dubbio , ma oggi non lo voterei.
    Ti ringrazio per il dialogo interessante ,però ora chiudiamo altrimenti debordiamo .
    ciao


  • (---.---.---.165) 7 dicembre 2012 00:01

    Paolo, solo per contestare che l’M5S sia un movimento: è un offesa ai Movimenti che, per definizione, non hanno padroni ne vangeli......

    Enzo


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