martedì 10 gennaio 2012 - Claudia Del Vento

Prescrizione anticipata delle lire in circolazione

Il Decreto-legge 6 dicembre 2011 n.201, "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici" pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2011 (decreto Salva - Italia) stabilisce all'Art. 26 Prescrizione anticipata delle lire in circolazione: 1. In deroga alle disposizioni di cui all'articolo 3, commi 1 ed 1 bis, della legge 7 aprile 1997, n. 96, e all'articolo 52-ter, commi 1 ed 1 bis, del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata ed il relativo controvalore è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato al Fondo ammortamento dei titoli di Stato

Prima di tale decreto la prescrizione della lira era prevista per il prossimo 29 febbraio 2012 e pare che nemmeno i funzionari di Bankitalia erano informati dell'anticipazione sulla data di prescrizione.

La Federcontribuenti ha così protestato: "(Il Governo Monti) senza una adeguata campagna di informazione ha anticipato di circa due mesi la prescrizione della lira impedendo, volontariamente, a tantissimi contribuenti di convertire i loro risparmi in euro. Questa gente è ora disperata. Un vero e proprio furto, impossibile chiamarlo in altro modo, considerato che il controvalore, parliamo di miliardi di euro, andrà all'Erario e non ai legittimi possessori della lira. Sono stati derubati".         

Non tutti sanno che le banconote prescritte, erroneamente chiamate il più delle volte fuori corso, sono banconote che hanno perso il loro controvalore facciale per il cambio: cioè le banconote vanno prima fuori corso e successivamente vengono prescritte.

Infatti il 7 aprile 1997 è stata emanata la legge n. 96, in cui era deliberato che i biglietti -dopo 10 anni di fuori corso- dovevano andare in prescrizione (un cui articolo però ne prevedeva l'entrata in vigore dopo 5 anni, giusto nel 2002 in occasione del passaggio dalla lira all'euro). Quindi prima del decreto salva-Italia erano fuori corso ma prescritte dal 29 febbraio 2012 (e quindi ancora cambiabili presso le filiali della Banca d'Italia fino al 28 febbraio 2012) le seguenti banconote in lire: la 500.000 Raffaello (euro 258,23); la 100.000 Caravaggio I° tipo (euro 51,65); l'ultima emissione della 50.000 Bernini II° tipo (euro 25,82), insieme con tutti gli altri tipi che venivano usati sino all'entrata in vigore dell'euro.

Per le monete in lire il discorso è a parte: le monete da 50 lire e 100 lire, a seguito di decreto ministeriale sono state poste fuori corso il 16 ottobre 2000 e quindi sono state prescritte (cioè non più cambiabili) dal 16 ottobre 2010.               
 Il 7 dicembre 2011 è stata dunque la data da cui non sono più convertibili le lire in euro: il governo ha fatto cassa (in miliardi) anche con l'anticipo della prescrizione della lira (prescrizione fissata da tempo alla data del 29 febbraio 2012).

Chissà se - oltre ai soldi (non pochi) rastrellati anche in questo modo - il governo non abbia incassato l'obiettivo di avere esorcizzato definitivamente lo "spettro" della lira!               



7 réactions


  • (---.---.---.250) 11 gennaio 2012 10:16

    Al 1° gennaio 2011 gli italiani residenti erano 60.626.442. Se ogni italiano avesse conservato 1936,27 lire (l’equivalente di un euro) oppure avesse dimenticato di cambiarle (riducendosi all’ultimo minuto), altri 60.626.442 milioni di euro sarebbero stati rastrellati nelle casse dell’Erario: è una cifra, ma non è poi tanto (visti i numeri del decreto “Salva - Italia”!), per cui non si capisce perché anticipare al 7 dicembre 2011 la prescrizione delle lire in circolazione (stabilita da anni per il 29 febbraio 2012). Come è vero che economia e politica celano dietro argomentazioni razionali la profonda matrice emotiva: come se il Governo avesse detto con tale provvedimento che c’è solo l’euro, in quanto "la lira prescritta resta in soffitta!". Marianna Vitiello


  • (---.---.---.101) 31 gennaio 2012 09:15

    Perché nessuno parla più della prescrizione anticipata della lira e delle azioni in corso per far cambiare idea al governo. 2500 miliardi di lire equivalgono a 1 milione per 2,5 milioni di persone. Possibile che tutto taccia. Sono soldi sottratti a casaccio senza la più banale equità.

    Segnalo la pagina Facebook INGIUSTA PRESCRIZIONE LIRA nella quale si parla dell’argomento e del ricorso della Federcontribuenti.

    http://www.facebook.com/groups/258912407506686/


  • (---.---.---.190) 7 febbraio 2012 18:20

    Importanti novità nella pagina facebook INGIUSTA PRESCRIZIONE LIRA.

    Raccolta adesioni per azione legale collettiva entro il 15/febbraio.

    Informazioni sulla anticipata prescrizione e ricorso Federcontribuenti:
    http://www.facebook.com/groups/2589...


  • (---.---.---.223) 17 febbraio 2012 13:27

    E’ stata aperta una discussione sul forum ADUSBEF: “Ingiusta Prescrizione Lira” per raccogliere e diffondere le informazioni sull’argomento oltre a quanto si sta già discutendo su Facebook.

    http://forum.adusbef...i.asp?id=337429 


  • (---.---.---.208) 17 febbraio 2012 20:48

    E’ stata aperta una discussione sul forum ADUSBEF: “Ingiusta Prescrizione Lira” per raccogliere e diffondere le informazioni sull’argomento oltre a quanto si sta già discutendo su Facebook.

    Link corretto:

    http://forum.adusbef.it/leggi.asp?P=1&Id=337429


  • (---.---.---.178) 23 febbraio 2012 13:32

    Stiamo inviando alla Commissione Europea una denuncia sulla violazione del diritto comunitario da parte dello Stato Italiano e spero che anche voi interessati al ripristino della possibilità di cambiare Lire in Euro potete fare. Alla Comunità Europea una denuncia può essere effettuata via e-mail (Stampate la lettera e firmate e dopo di che fate lo scan ed allegatelo al mail) all’indirizzo [email protected]
    come soggetto All’Attenzione del Segretario Generale della Commissione Europea


    La lettera può essere del tipo


    All’Attenzione del Segretario Generale della Commissione Europea

    Oggetto
    Violazione del Diritto Comunitario da parte dello Stato Italiano

    Egregio Segretario con la presente porgo alla Sua attenzione una denuncia sulla violazione del diritto comunitario da parte dello Stato Italiano, che ha privato i cittadini Europei di esercitare il diritto di conversione delle banconote in Lira in loro possesso in Euro, a causa della mancata ed inadeguata informativa sulla nuova normativa di legge in materia che era in procinto di introdurre.
    Il Decreto Legge 201/2011 Art 26, pubblicato immediatamente sulla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 284 del 6 /12/2011 esercita la confisca delle Lire in possesso dei cittadini europei, con immediata prescrizione a favore dell’Erario Italiano e cancella il diritto allo stesso cittadino di poter effettuare il cambio in Euro nei termini di legge in vigore.
    Tale Violazione del diritto di cambio Lira – Euro, viene altresì associata ad un’appropriazione indebita di beni privati, essendo le Lire in possesso di questi cittadini Europei un capitale in status, previo loro cambio in Euro, sino alla data del 28-Febbraio 2012 in base alla precedente Normativa BCE e alla Legge Finanziaria Italiana per il 2003 (Art. 87) che ha previsto
    la possibilità di convertire in euro le banconote e le monete in Lire presso le filiali della Banca d’Italia non oltre il 28 febbraio 2012;
    Quindi il sottoscritto chiede a Lei e alle Autorità presupposte di farsi garante dei diritti dei cittadini Europei ed intervenire presso il Governo Italiano affinché possa riformulare i termini di prescrizione (con eventuale slittamento della data del 28-02-2012) e permetta a noi cittadini Europei di usufruire del diritto di cambiare i risparmi posseduti in Lire in Euro
    Cordiali saluti
    Firma
    Nome Cognome
    Indirizzo xxxxxxx
    Città xxxxxxx
    Paese Italia
    e-mail xxxxxxxx
    Recapito telefonico +39 xxxxxxxxxxx


  • (---.---.---.127) 27 febbraio 2012 12:20

    Entro domani 28/2/2012 è necessario che chi ha delle lire da cambiare in euro si presenti in Banca d’Italia con le lire da cambiare per farsi rifiutare il cambio, quindi chiedere ai carabinieri presenti in banca di verbalizzare il rifiuto operato dalla banca.

    In tal modo ci si tiene la strada aperta per i vari ricorsi (Federcontribuenti o altri) dimostrando che si è fatto tutto il possibile per farsi cambiare le lire entro la data originaria di prescrizione.


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