mercoledì 26 febbraio 2014 - Orizzontenergia.it

Pompe di calore: come tagliare la bolletta con la nuova tariffa elettrica D1

Si tratta della tariffa D1, che verrà introdotta in via sperimentale, a partire dal 1° luglio 2014, e sarà usufruibile su base volontaria, da tutti i possessori di impianti di climatizzazione a pompa di calore, che abbiano in essere un contratto di fornitura elettrica sia nel libero mercato che di maggior tutela.

 A decretarlo la Delibera AEEG 607/2013/R/eel del 19 dicembre 2013, che darà la possibilità ai clienti domestici che utilizzano la pompa di calore come unico impianto di riscaldamento di diminuire i costi in bolletta, essendo la tariffa D1 una tariffa lineare e costante a prescindere dai consumi e quindi svincolata dal sistema tariffario a fasce che prevede prezzi crescenti in base al volume dell’energia consumata.

Un passo concreto verso una riforma del sistema tariffario che dica stop ad inefficienze e sussidi incrociati (deliberazione 204/2013) In altri termini la tariffa D1 rispecchierà i reali costi dei servizi di rete – trasporto, distribuzione e gestione del contatore – comportando un vantaggio economico agli utilizzatori domestici delle pompe di calore, elettrotecnologia che attualmente stenta ancora a diffondersi nonostante le sue enormi potenzialità in termini di efficienza energetica e di raggiungimento dei target europei previsti dalla Direttiva 2012/27/CE.

Soddisfazione da parte di Co.Aer, l’associazione nazionale che sostiene i produttori di tali apparecchiature.

Fa piacere ricevere ogni tanto una buona notizia - ha dichiarato Alessandro Riello, Presidente di Co.Aer - Abbiamo appreso con soddisfazione che l'AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), recependo le nostre istanze, ha ritenuto necessario rimuovere quegli ostacoli derivanti dall’attuale sistema tariffario elettrico a scaglioni di consumo con prezzi crescenti, che rende elevati i costi variabili delle pompe di calore e impedisce la diffusione di questa elettrotecnologia energeticamente efficiente. Finalmente alla tecnologia delle pompe di calore viene riconosciuto il contributo essenziale che può dare allo sviluppo delle energie rinnovabili e al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica.

Tariffa D1: il risparmio in termini pratici

Secondo gli ultimi dati forniti dall’AEEG, un cliente domestico tipo, con consumi annui di circa 2.700 kWh (tariffa D2* o D3**), paga oggi per i servizi di rete (trasporto, distribuzione e gestione del contatore) una quota pari a circa il 35% della propria bolletta, percentuale che può però arrivare fino al 48% in caso di consumi più elevati, come nel caso delle pompe di calore.

Queste ultime infatti, malgrado il loro alto livello di efficienza energetica, portano a maggiori consumi e quindi ad un aumento della bolletta, contenibile per ora solo utilizzando un secondo contatore dedicato alle pompe di calore che opera sulla base della tariffa BTA***.

Dal prossimo luglio invece, grazie all’introduzione di questa nuova tariffa “cost-reflective” - non sussidiata e di tipo lineare (cioè indipendente dai consumi) - l’AEEG mira a rendere questa tecnologia ancor più competitiva anche sul fronte economico.

Fonte: www.assoelettrica.it

* Tariffa D2: utente domestico tipo - 20 c€/kWh per consumi inferiori a 3.000 kWh annui. Per consumi ‘aggiuntivi’ (5-6.000 kWh annui) derivanti dall’impiego di pompe di calore il costo marginale è dell’ordine dei 38 c€/kWh.

** Tariffa D3: applicata alle ‘seconde case’ e a consumi maggiori di 3.000 kWh annui.

*** Tariffa BTA: tariffa non domestica dedicata esclusivamente alle pompe di calore.
28-32 c€/kWh per consumi di circa 3.000 kWh/anno (i consumi ‘base’ sottostanno alle tariffe D2 o D3).

Ricordiamo tra l’altro che per coloro che decidessero di installare un impianto di climatizzazione con pompa di calore in sostituzione del loro vecchio impianto sarà possibile usufruire dell’Eco bonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, confermato nella misura del 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2014 (Legge di Stabilità 2014 - Legge 27 dicembre 2013, n. 147).

La detrazione sarà invece pari al 50% per le spese effettuate nel 2015. Dal 1°gennaio 2016 l’agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie.

La nuova Guida dell’Agenzia delle Entrate descrive nel dettaglio i vari tipi di intervento per i quali si può richiedere la detrazione (dall’Irpef e dall’Ires) e riassume gli adempimenti richiesti e le procedure da seguire per poterne usufruire.

 



2 réactions


  • (---.---.---.80) 17 aprile 2014 15:05

    Conviene la PDC o è solo una cazzata??? più aumentano i consumi di energia elettrica e più salata sarà la bolletta.... a conti fatti meglio restare sul tradizionale!


    • (---.---.---.8) 17 aprile 2014 15:25

      Con l’introduzione della tariffa D1 sarà possibile contrastare l’attuale sistema tariffario a scaglioni progressivi di consumo risparmiando fino a 550€ annui, circa il 32% rispetto a quanto avviene con la tariffa D3.

      Il team di Coaer ha riscontrato che un utente tipico avente le seguenti caratteristiche – residente in zona climatica E (Lombardia), con un appartamento di circa 100m2 ed un fabbisogno annuo di circa 120 kWh/m2 (Classe D), dotato di caldaia più scaldabagno a gas – che consuma all’anno circa 2.000m3 di gas per una bolletta di circa 1.750€, se passasse oggi alla pompa di calore, lavorando quindi in D3 (circa 32 c€/kWh), avrebbe un costo di esercizio pari a circa 1.650€, con un risparmio di soli 100€ (nemmeno il 6%), assolutamente insufficiente per giustificare il passaggio dal tradizionale impianto di riscaldamento alla pompa di calore.

      Con la tariffa D1 – tariffa lineare non sussidiata – la spesa scenderebbe a circa 1.200€ con un risparmio di circa il 32% rispetto alla bolletta iniziale. Si tratta ovviamente di una differenza significativa che ci auspichiamo stimoli l’utente a passare alla pompa di calore. Ricordiamo tra l’altro che la D1, a differenza della tariffa dedicata BTA, ha il vantaggio di non richiedere un doppio contatore, per cui vi sarà anche un’unica linea ed un’unica bolletta.

      Per saperne di più clicca qui.


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