giovedì 8 settembre 2016 - Riccardo Noury - Amnesty International

Pokémon Go: arrestato per averci giocato in chiesa. Succede in Russia (VIDEO)

Difficile rispondere alla domanda se sia stato più sconsiderato il gesto o più grave l’imputazione. Ma se la storia che leggerete qui sotto si concluderà con una condanna a cinque anni di carcere, la risposta sarà evidente.

Il 3 settembre il blogger russo Ruslan Sokolovsky è stato arrestato ai sensi della legge contro la blasfemia del 2013, per “aver impedito la realizzazione del diritto alla libertà di coscienza e di religione e aver incitato all’odio”.

Come si ricorderà, la legge venne adottata all’indomani della clamorosa performance delle Pussy Riot nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

Sfidando consapevolmente il divieto di andare a caccia di “pokémon” all’interno di luoghi di culto e nei pressi dei confini di stato, l’11 agosto Sokolovsky è entrato in una chiesa di Ekaterinburg, nella regione degli Urali e ha girato un video mentre giocava a Pokémon Go. Poi lo ha postato ed è diventato una star della Rete.

Il giorno stesso dell’arresto, Sokolovsky è stato condannato a due mesi di detenzione amministrativa. Poi, seguirà il processo. Per lui, la legge contro la blasfemia prevede fino a cinque anni di prigione.




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