Piazza Navona, a seconda dei punti di vista
A seconda dei punti di vista a Piazza Navona si sono radunati una folla di girotondini forcaioli giustizialisti peggio di Robespierre.
A seconda dei punti di vista a Piazza Navona si è insultato il presidente della Repubblica, perfino il papa.
Queste le presunte offese:
«Tra 20 anni Ratzinger sarà morto e sarà all’inferno, tormentato da diavoloni»: lo stesso Ratzinger che stringe le mani a Bush (quello delle Cluster Bombs e della guerra in Iraq) e a Berlusconi (il divorziato).
E sulla Carfagna: «Io non sono moralista, non mi interessa la vita sessuale di Berlusconi, ma non può diventare ministro delle Pari opportunità una persona che ha fatto prestazioni sessuali al presidente del consiglio».
Il criminale è chi parla del reato, non chi lo commette, dunque.
A seconda dei punti di vista i problemi dell’Italia non si risolvono con le manifestazioni(strano, detto dall’attuale maggioranza).
Si risolvono in Parlamento: come non si capisce, vista la maggioranza bulgara. Vista la marcia a tappe forzate verso il lodo Alfano.
A seconda dei punti di vista è Di Pietro l’unico ostacolo al dialogo tra maggioranza e opposizione.
Secondo me, a Piazza Navona si sono radunate persone della società civile, partiti, esponenti dell’opposizione, con l’obiettivo di protestare contro questa arrotazione verso il basso della democrazia.
Dove corruzione, conflitto di interessi, speculazioni finanziarie, nepotismo e baronie, sono diventati comune strumento di attività politica criminale.
Sulla nuova criminalità dei potenti, ovvero sul potere cirminale, che ha depenalizzato il falso in bilancio, la truffa, la corruzione, le consulenze d’oro, i reati dei colletti bianchi, leggetevi il libro di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato "Il ritorno del principe"