lunedì 22 febbraio 2016 - Giacomo Nigro

Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese

Il vero problema è volersi bene, conoscere se stessi, essere sincero con gli amici, guardarsi negli occhi e dire la verità, subito.

Il sottotitolo del film è la frase “ognuno di noi ha tre vite, una vita privata, una vita pubblica e una vita segreta” di Gabriel Garcia Márquez.

Alla luce di questo assunto, il film racconta la storia di una cena durante la quale sette amici, quattro uomini e tre donne, decidono di mettere sul tavolo i loro smartphone e condividere con tutti gli altri tutto ciò che ricevono (foto, messaggi, chiamate). Una commedia che inizia come un gioco, ma come nella vita arrivano anche i momenti drammatici, dovuti alle numerose rivelazioni che gli smartphone messi sul tavolo portano con sé. Il cast di Perfetti sconosciuti è composto da alcuni dei più noti attori italiani: Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher e Anna Foglietta.

Il critico letterario ed editore americano George Jean Nathan ebbe a dire che il “dramma è quel che la letteratura fa di notte” , non a caso il maleficio narrativo di Perfetti Sconosciuti si consuma durante un’eclissi di luna, le cui fasi scandiscono il ritmo del film.

In effetti quello che sembrava un passatempo innocente diventerà man mano un gioco al massacro e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo. Col procedere della serata, in maniera progressiva, verranno svelati i lati segreti di ognuno dei protagonisti, sino ad arrivare a un finale inaspettato, la cancellazione a posteriori delle vicende raccontate dal film è sicuramente amaro e cinico, lascia lo spazio ad ogni personale riflessione sulla reale conoscenza che abbiamo delle persone che amiamo e stimiamo senza sospetto. Il vero problema è volersi bene, conoscere se stessi, essere sincero con gli amici, guardarsi negli occhi e dire la verità, subito.



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