mercoledì 16 agosto 2017 - Yvan Rettore

Perché non mi piace Laura Boldrini, ma non sto con gli haters

Pur non stimando affatto la Signora Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, non mi associo ai comportamenti spregevoli e vigliacchi degli "haters" nei suoi riguardi. Si può benissimo dissentire circa le sue esternazioni restando però nei limiti del confronto civile che richiede rispetto e toni educati e pacati.

Fatta questa premessa, come già scritto, non apprezzo l'operato di questa figura istituzionale e questo per vari motivi. Per la prima volta nella Storia repubblicana, il Presidente della Camera è stato oggetto di polemiche e attacchi feroci, dovuti da una parte allo sviluppo enorme dei social in questi ultimi anni e da un uso un po' troppo spregiudicato degli stessi da parte della Signora Boldrini dall'altra. 
 
L'incarico che lei ricopre richiederebbe però un'attitudine maggiormente defilata e discreta, specie su temi di scottante attualità quali l'immigrazione e la questione dei profughi. Non nego che il personaggio abbia una notevole esperienza sull'argomento, ma essendosi assunta la terza carica istituzionale del Paese, sarebbe doveroso da parte sua abbassare certi toni ed evitare polemiche sterili e scarsamente costruttive su tali argomenti. Forse, la Signora Boldrini non ha colto pienamente che essere Presidente della Camera dei Deputati equivale ad adottare un'attitudine più diplomatica e meno esposta di quanto abbia fatto finora. 
 
Invece, visto anche il suo attivismo notevole sui social, ma anche al di fuori del suo incarico (conferenze, meeting, ecc...), le vene polemiche di cui anche lei è manifestamente responsabile si trascinano anche all'interno dell'emiciclo parlamentare creando non poche tensioni e difficoltà nel buon andamento dei lavori e dibattiti all'interno dello stesso. Una persona nella sua posizione dovrebbe capire che riveste un ruolo di arbitro e di mediatore che le sue esternazioni quotidiane rendono particolarmente difficile da attuare. Con ciò non intendo affatto dire che non debba avere le proprie posizioni, ma dovrebbe cercare di correggere il modo di esprimerle da una parte e ridurre la sua presenza sulle stesse all'interno dei social dall'altra. 
Alla Signora Boldrini non rimprovero soltanto questo aspetto, ma anche una certa incoerenza in relazione alle sue dichiarazioni specie quando parla di solidarietà e accoglienza. Questa donna importante è senz'altro l'espressione radical-chic di una borghesia che si professa di Sinistra troppo spesso soltanto a parole ma che quasi sempre pecca sui fatti. Non basta infatti fare beneficenza o assistere a eventi in tal senso, per riuscire ad essere effettivamente coerenti con quanto si dice. La coerenza per essere davvero tale dovrebbe tradursi non soltanto a livello mediatico o sotto i riflettori di un pubblico amico, ma anche e soprattutto nella quotidianità della propria vita privata. 
 
L'ultima cosa che non apprezzo della Signora Boldrini è la sua abitudine nel pronunciare esternazioni in modo troppo impulsivo e superficiale. Da una persona della sua cultura ed esperienza, ritengo questo suo difetto alquanto sorprendente. Si nota infatti nelle sue dichiarazioni che non vi sono alla loro base analisi e riflessioni approfondite sulle realtà esistenti fuori dal mondo istituzionale e dagli ovattati ambienti radical-chic della Capitale che lei è solita frequentare. Peccato perché quelle realtà sono quelle che caratterizzano la stragrande maggioranza degli italiani, quella gente comune che viene ricordata dalla classe politica soltanto quando viene chiamata alle urne per legittimare l'esistenza di quest'ultima. Anche nelle proposte espresse dalla Signora Boldrini, non si avverte un'opera preliminare di ricerca e valutazione di tutti i soggetti coinvolti, con la conseguenza che tale carenza può costituire spesso fonte di dissapori insanabili fra coloro che la leggono o ascoltano. Cosa più grave è che tale mancanza consente ai populisti di costruire un terreno favorevole alle loro azioni e proposte sterili, aspetti del tutto inutili per un progresso civile e sociale autentico.
Nel 2018, finalmente l'incarico della Signora Boldrini giungerà al suo termine. Sono convinto che la stragrande maggioranza degli italiani non proveranno alcun rimpianto quando ciò avverrà, compresi quelli di Sinistra a cui lei dice ancora di appartenere.
 
Yvan Rettore


1 réactions


  • Enzo Salvà (---.---.---.98) 18 agosto 2017 11:50

    Articolo grondante ipocrisia, si vergogni ....


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