martedì 11 gennaio 2011 - Valentina Tremante

Perché la crociata di Assange può tornare controproducente. Parla il principale hacker italiano

Non esalta Wikileaks come i colleghi e dubita dell’ attendibilità e autonomia delle informazioni di Julian Assange, troppo esposto come una rockstar per essere genuino, e che potrebbe invece essere finanziato da governi o grandi gruppi industriali con secondi fini. La sua creatura, Hacker Republic, community virtuale di oltre trenta mila persone e nome anche del suo ultimo libro, è la risposta italiana al sito di Assange, un underground cibernetico di valore che vuole trasformare in un originale corrente di opinione web 2.0. A parlare è il numero uno degli hacker italiani, Fabio Ghioni, il genio informatico a capo della sicurezza digitale di Telecom venuto agli onori delle cronache internazionali per aver mosso qualche anno fa l’attacco all’ americana Kroll investigation e ai server del Corriere della Sera.

Nella videointervista Ghioni risponde alle nostre domande su cyberwar, comunità hacker di attivisti informatici, pro e contro della divulgazione online di informazioni sensibili e segreti di stato.

E dal suo sito tuona : “Preparatevi alla guerra cibernetica”.



6 réactions


  • Mazzetta Mazzetta (---.---.---.157) 11 gennaio 2011 14:19

    Ghioni non è il re degli Hacker, ma una persona che è stata condannata per aver commesso gravi reati, dietro compenso, per conto di una mega-corporation e del suo controllante, nulla nell’attività di Ghioni ha alcun riferimento alla cultura hacker

    Le sue parole hanno lo stesso valore di quelle di qualsiasi spione che abbia frequentato gli stessi ambienti e commesso gli stessi reati


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.58) 11 gennaio 2011 15:23


    Concordo con Mazzetta: Ghioni è solo un vecchio marpione... Molto più marpione e molto più vecchio dei soliti hacker...

    E probabilmente Assange è semplicemente un doppiogiochista individualista con sorpresa finale...

    Non vedo l’ora di vedere la sorpresa...


  • maurizio (---.---.---.144) 11 gennaio 2011 21:35

    Domandiamoci sempre cosa si vuole nascondere quando scoppia un bubbone qualunque esso sia, oggi l’informazione pilotata lascia la verità dietro i paravento.


  • Toscana (---.---.---.3) 12 gennaio 2011 12:53

    Non so, anche a me questa storia puzza un pò però è giusto che la verità esca compresa la verità su Assange. Poi questo mondo mi affascina sempre di più!
    By Toscana .


  • eufrasio (---.---.---.118) 12 gennaio 2011 23:10

    questa intervista é fantastica . La verita’ finalmente!!!! bravi!!


  • (---.---.---.218) 17 gennaio 2011 06:54

    A me sembra solo che Assange sia un idealista che ha avuto l’ambizione e l’ingenuità di fare della sua campagna una lotta politica globale. In quanto a un hacker pagato da Telecom... lasciate che abbia i miei dubbi


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