martedì 21 maggio 2019 - Marco Barone

Perchè è importante "sdannunziare" Ronchi, nel tempo dell’Europa unita nella diversità

Nulla è eterno, tutto è mutabile. Non si tratta di cancellare la storia, la storia non si può cancellare, ma si tratta di scrivere una nuova pagina di storia, chiudendo il cerchio con il passato, guardando avanti, come hanno fatto a Pescara, ad esempio, città che ha deciso nel 2014 di revocare il logo città Dannunziana, dalla città ove nacque D'Annunzio, perchè era arrivato il momento "di guardare avanti, alla contemporaneità della città e al suo futuro"si disse. Siamo in Europa, che ha come motto, unita nella diversità.

E nel centenario della marcia di occupazione di Fiume è arrivato il momento di scriverla questa nuova pagina di storia. Lo spirito europeista è di casa a Ronchi, a partire dal gemellaggio con Wagna in Austria e Metlika in Slovenia. Grazie a ciò Ronchi si vedrà assegnata, come succede a tutte le comunità europee che effettuano gemellaggi tra città europee, la bandiera d'Europa. Ciò avverrà il 22 marzo del 1994.

Il “Diploma d’Onore venne assegnato nel 1993, e la “Targa d’Onore” del Consiglio d’Europa nell’agosto 1998. Onorificenze simbolicamente importanti, che confermano quello spirito europeista che è proprio di Ronchi.

I nazionalismi sono stati il male assoluto della nostra società, nel '900 hanno determinato catastrofi.E a Ronchi, si continua ad omaggiare un simbolo del nazionalismo, che definiva il croato come "mandrie di porci o schiaveria bastarda" che con la marcia di occupazione di una città non italiana, Fiume, anticipò con il primo atto militarista dopo la fine della grande guerra, la marcia su Roma. Ronchi veniva considerata come borgo inconsapevole da costui e come riportano le testimonianze del tempo i granatieri non sapevano neanche dove fosse“ Ronchi?

E chi aveva mai visto quel Paese? Secondo noi questo Ronchi doveva trovarsi nei paraggi di Monfalcone ma non ricordavamo con precisione dove fosse”.

11 ore di casuale permanenza a Ronchi, vedranno questa cittadina celebrare, omaggiare, un simbolo del nazionalismo che sarà facilitatore per il fascismo. Il 7 settembre del 1921 si deliberà di chiamare via Trieste, in via D’Annunzio, omaggiando l’occupazione della città di Fiume, vi fu chi proponeva invece di chiamarla via 12 settembre, giorno di quella marcia. In quello stesso giorno, come si può leggere nell'importante testo di Italo Santeusanio, Economia e società di Ronchi, la Giunta comunale decise di inviare una lettera di plauso in occasione del secondo anniversario di quell’atto nazionalistico, che porterà qualche giorno dopo, esattamente il 12 settembre 1921 a conferire allo stesso D’Annunzio la cittadinanza onoraria, con la seguente motivazione:

“L’anno 1921, il giorno 12 settembre, secondo anniversario dell’Impresa che salvò l’onore d’Italia, i reggitori del Municipio giuliano di Ronchi adunati nella sede municipale ad ore undici, consapevoli del lustro imperituro onde il loro borgo è circonfuso per essere stato prescelto dal Liberatore di Fiume a punto di partenza della gran Marcia verso l’Ignoto, deliberano con unanime grido d’amore e di fede, Gabriele D’Annunzio, apostolo e animatore dell’Italia Ideale, è cittadino di Ronchi".

Come è noto, a Ronchi si è riuscita a revocare quella a Mussolini, la cui cittadinanza fu funzionale a far mutare il nome di Ronchi da Ronchi di Monalcone a Ronchi dei Legionari, così chiamata, " dei legionari" perchè per D'Annunzio la legione che andò ad occupare Fiume era come una legione dell'Impero Romano. Conquistatori. Per sollecitare la modifica del nome il 17 maggio del 1924 gli interessati deliberarono addirittura nella seduta del Consiglio Comunale straordinario di Ronchi di nominare Benito Mussolini “cittadino onorario di Ronchi di Legionari” il quale il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco e pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925 decretò il nome Ronchi dei Legionari. Con 12 voti a favore( Pd e Prc), alcune astensioni con uscita dall'aula da parte dell' area centrodestra, ed alle ore 17.15 del 14 aprile 2014 la città di Ronchi delibera la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, come conferita il 17 maggio del 1924 dal Consiglio Comunale a maggioranza fascista in seduta straordinaria. 

Quel giorno si è demussolinizzata Ronchi. Ora è arrivato il momento di sdannunziare Ronchi. Dalla revoca alla cittadinanza, se ancora sussistente, al ripristino della storica via Trieste, all'eliminazione " dei legionari" per mantenere il solo nome di Ronchi, per guardare avanti, a quel futuro che si chiama Europa e non nazionalismo di cui D'Annunzio e la marcia su Fiume ne sono stati massima espressione.




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