Per non dimenticare Pupi, Mattia Angelo Loi

E’ stata una tragedia indescrivibile, uno sciagurato appuntamento col destino, quello di sabato 21 marzo 2009, per Mattia Angelo Loi, un ragazzo asseminese di 19 anni, molto conosciuto e stimato. Pupi, così lo chiamavano tutti, rientrava tra le 4 e le 5 del mattino da una serata in discoteca, a bordo di una Smart guidata dall’amico Federico Lilliu, di 20 anni.
Stavano attraversando via Porto Botte a Monserrato, c’era buio, forse la velocità eccessiva. Ma improvvisamente il conducente ha perso controllo del mezzo, che ha iniziato a sbandare pericolosamente. Federico Lilliu, forse a causa di un improvviso malore o di un colpo di sonno, ha perso il controllo della vettura, che si è schiantata su un palo della segnaletica stradale.
L’urto è stato violentissimo. Pupi è morto sul colpo, a causa delle pesantissime ferite riscontrate alla testa e al torace. Federico Lilliu se l’è cavata con diverse fratture e qualche contusione, ed è stato ricoverato in ospedale con 15 giorni di cure.
Alle 8 del mattino già tutti lo sapevano. Angelo Loi, suo padre, è un impresario funebre molto stimato e conosciuto ad Assemini e nel cagliaritano, così come anche il giovane Mattia. Gli amici, i conoscenti e tutti i compaesani restano increduli. Pupi era un ragazzo gioviale, vivace, e la sua scomparsa ha colpito tutti.
Sabato sera la salma viene portata all’obitorio di Quartu S. Elena, poi trasferita ad Assemini, dove, ieri 22 marzo, è stata celebrata la Santa Messa Corporae Presenti nella chiesetta di Santa Lucia. Oltre 3.000 persone si sono strette attorno alla famiglia Loi, molti giovani, ma anche tanti adulti, in moltissimi hanno assiepato la piazza antistante la chiesa, perché non hanno trovato posto. Il corpo di Mattia è arrivato tra gli applausi e tra le grida di dolore di familiari e amici. Don Zara, ex parroco di San Pietro in Assemini, ha celebrato la Messa assieme a don Marco e don Paolo.
Tantissime le parole di conforto: "Angelo, di nome e di fatto."
"Il vostro bimbo" ha poi aggiunto riferito ai genitori commossi e al fratello Francesco "era così bello che Gesù ha voluto prenderlo con sé, assieme a sua Mamma Maria".
I presenti hanno poi accompagnato la salma fino al cimitero.
Il desiderio di rivedere Pupi è ancora molto forte per tutti. Mattia, assieme a Federico Olla, tragicamente morto anche lui nello stesso giorno a Maracalagonis, è solo l’ultimo di una lunga lista di vittime della strada.
Il suo ricordo deve perciò essere una consapevolezza di averlo ancora qui tra noi, seppure non possiamo vederlo, e di poterlo riabbracciare in una vita migliore. Ma anche, e soprattutto, un riferimento per tutti e un importante appello alla vita: è una sola, non buttatela via.