lunedì 13 febbraio 2017 - Riccardo Noury - Amnesty International

Pena di morte per i medici che aiutano ad abortire. In Oklahoma la proposta-shock del senatore Silk

Il senatore repubblicano Joseph Silk, affiliato al gruppo “Aboliamo l’aborto umano” noto alle cronache per le minacce alle operatrici sanitarie e l’esposizione fuori dai seggi elettorali di enormi immagini di feti, ha presentato al senato dello stato dell’Oklahoma una proposta di legge che considera le procedure mediche per l’interruzione della gravidanza alla stregua di un omicidio di primo grado e, conseguentemente, prevede la pena di morte per i medici coinvolti.

“Dobbiamo essere coerenti: o proteggiamo la vita umana o non la proteggiamo, che sia la vita di un bambino di un anno o di un feto di quattro settimane. Come uomo politico, il mio primo dovere è di proteggere la vite degli innocenti presentando proposte di legge” – ha dichiarato il senatore Silk.

La proposta di legge non chiarisce se la donna assistita nell’interruzione di gravidanza debba essere considerata – come logica vorrebbe – complice in omicidio. Così, una donna costretta ad abortire a causa di complicanze nella gravidanza potrebbe finire in carcere e i medici che l’hanno aiutata verrebbero condannati a morte.

L’anno scorso una proposta di legge simile non superò il veto della governatrice Mary Fallin, repubblicana a sua volta.

Ma con l’aria che tira oggi negli Usa, il senatore Silk (che ha presentato un’altra proposta per introdurre nella legislazione norme discriminatorie nei confronti delle persone omosessuali) stavolta potrebbe averla vinta.

Dall’Oklahoma proviene anche il giudice Neil Gorsuch, che il presidente Trump ha da poco nominato alla Corte suprema per sostituire il defunto Antonin Scalia.

Negli ultimi anni Gorsuch ha fatto parte della Corte d’appello del X circuito occupandosi di diversi casi di pena di morte.

Al termine di una delle più terribili esecuzioni della storia contemporanea della pena capitale negli Usa – Clayton Lockett agonizzò per 43 minuti tra sofferenze infinite per l’inefficacia del sedativo che gli era stato somministrato – Gorsuch liquidò il ricorso dei familiari di Lockett dicendo che si era trattato di “un’innocente disavventura” e di un “incidente isolato”.




Lasciare un commento