domenica 20 marzo 2011 - Franco Frediani

Odissea sulla Libia, come da un vecchio film!

Ci siamo! Come da copione l'offensiva contro Gheddafi viene lanciata dai Paesi occidentali, Stati Uniti in testa. La risoluzione dell'Onu era il viatico per una azione che era nell'aria e si è dimostrata tale nei fatti. Scene già viste, interrogativi e riflessioni fatte più volte. Cosa poteva esser fatto? Non è comunque una riflessione banale ma semmai necessaria, obbligata... L'atteggiamento del Governo Italiano come sempre si è dimostrato ondivago ed al limite del grottesco. Siamo vassalli, o meglio vassalletti degli Americani, e come tali ci comportiamo.
Berlusconi non si smentisce e Bossi neppure. La figura è pessima nella forma e nei contenuti. Prima si vende armi e si fa affari con un Regime verso cui si dispensa "amicizia" e poi ambiguamente si segue le solite e scontate direttive dei "potenti" Alleati seguendoli in una avventura che desta interrogativi di varia natura. 

L’hanno chiamata “Odissea all’alba”. Miglior definizione non poteva essere data. Odissea… altri morti, altra tragedia, soliti scenari. La domanda è d’obbligo, “poteva esser fatto qualcosa senza il ricorso al conflitto?” Nessuno riesce a convincermi; no, non credo che il fuoco spenga il fuoco. E’ stato cosi in Iraq, in Afghanistan ed in tutte le altre parti del Mondo dove si sono visti eventi del genere. Perché illudersi? Sappiamo bene quanto sia poco importante, se non come scudo politico, una decisione in sede Onu; Russia, Cina, Germania, India e Brasile si erano astenuti

Il cessate il fuoco viene chiesto dalla Russia e dalla Cina, che sono tra le meno entusiaste dell’operazione che ancora una volta avviene sotto l’esperta regia degli Stati Uniti, affidata al comando del generale Carter Hamm. Non prendo posizione a priori, ma ero tra quelli che sperava in una “soluzione” che vincolasse il rais Libico senza però andare verso lo scontro; una forza di interposizione che potesse garantire sia il Popolo libico nel percorso di indipendenza da una dittatura ingiustificabile. In Italia come spesso accade siamo alle comiche. Frattini, con tono quasi ingenuo, afferma di “esser capace di convincere Bossi”, da sempre su posizioni filo-tedesche, il “Senatur” che tuona contro la sinistra che “speculerà sul voto degli immigrati”. Chi lo sottovalutava ha sempre sbagliato. Il suo modo di fare politica lo mette spesso nelle condizioni di uscire dall’angolo; come in questo caso, dove apparirà in ogni caso come quello che sosteneva la tesi contraria all’intervento armato…

Intanto la cronaca ci descrive uno scenario apocalittico; le navi Britanniche e Americane, al largo delle coste Libiche, sparano qualcosa come 110 missili cruise Tomahawk al fine di colpire e indebolire le difese antiaeree di Gheddafi per spianare la strada al martellante fuoco degli aerei (francesi) a cui dovrebbero poi unirsi i canadesi. Siamo alle solite. La parola Pace è ormai stata messa in soffitta; l’Onu altro non è che il crocevia degli interessi dei paesi più “forti”. Chi lo vede come un vero “luogo” deputato alla difesa della pace si sbaglia di grosso… Si ritorna in realtà ad una sorta di blocchi contrapposti, anche se camuffati; da una parte Russia, Cina e Paesi Asiatici che mirano al controllo ed al raggiungimento dei propri interessi, e dall’altra i soliti Usa, Francia e Gran Bretagna con il seguito di vassalli e vassalletti. Tra gli ultimi c’è l’Italia, peraltro maggior fornitrice Europea di armi alla stessa Libia! Un governo ondeggiante, con un Premier che prima “invita a cena” il leader- rais libico con cui stipula accordi e fa affari, e poi si tuffa, sia pure con viscida incertezza, nell’avventura bellica contro lo stesso suo “ex-amico”.

Berlusconi si affretta ad assicurare gli italiani che la Libia non è in possesso di armi a lunga gittata, e questo fa felici tutti gli adepti dell’individualismo sfrenato prodotto dallo stesso Berlusconismo. Resta il fatto che siamo un paese impegnato in più conflitti armati, ma di questo prendiamo coscienza solo quando ritornano in Italia le salme dei nostri soldati.

Credo che dovremo pensare e riflettere molto, sia su questo che sulle vittime in generale come risultato reale di certe dinamiche…

Siamo in tema di drammi e vorrei cercare di completare l’analisi con una domanda che mi gira da tempo per la testa… Perché sopra i cieli di Gaza non è mai stata imposta una “No-fly zone?” Purtroppo conosco la risposta che non è tra le più difficili, come spesso accade vengono creati figli di un Dio minore..!



6 réactions


  • pv21 (---.---.---.17) 20 marzo 2011 19:53

    Spirito condottiero >

    Bossi, contrario all’intervento in Libia, avverte gli italiani che “ci porteranno via il petrolio ed il gas e verranno qua milioni di immigrati”.
    Ribatte Gheddafi con: “Volete il nostro petrolio, ma non ve lo lasceremo prendere".

    In passato Bossi ha minacciato il ricorso alle 300mila doppiette bergamasche ed a 10 milioni di persone pronte a “battersi” per la Padania.
    Ora Gheddafi proclama che “ogni uomo e donna potrà avere armi, missili, mitragliatrici e bombe” perché “il popolo non permetterà ai Crociati di passeggiare per Bengasi”.

    Cambia la latitudine, ma resta la caccia al Consenso Surrogato di chi ha fede e si affida …


    • Franco Frediani Franco Frediani (---.---.---.120) 20 marzo 2011 23:40

      @pv21

      Molto interessante e veritiero ciò che propone all’attenzione; non ci sono dubbi che queste dinamiche siano riscontrabili anche per i soggetti in questione. C’è da chiedersi se si tratta solo di un mezzo, di uno strumento, o se invece è l’imput scatenante che porta a questo tipo di comportamento..(?) Nel caso della Libia sono del parere che sia una questione di interessi e pure grossi; a cui si lega a meraviglia ciò di cui sopra fa riferimento.

      Buona serata
      Franco Frediani


  • ugo lanciotti (---.---.---.214) 20 marzo 2011 20:17

    SONO PIENAMENTE D’ACCORDO . mi domando inoltre il perche’ non si interviene in favore di quelle popolazioni che subiscono la repressione molto piu’ duramente che i libici ? che siano considerati sacrificabili ? piu’ passa il tempo e piu’ mi vergogno della razza a cui appartengo . . . 


    • Franco Frediani Franco Frediani (---.---.---.94) 21 marzo 2011 00:01

      @ugo lanciotti

      indubbiamente sono interrogativi giusti a cui andrebbe data risposta; i Libici forse sono per qualcuno, sacrificabili, così come ahimé lo sono da tempo i Palestinesi... Se posso permettermi, direi che in questo momento la vergogna è un lusso che non ci possiamo permettere.
      E’ il momento della partecipazione, da parte di tutti, e soprattutto di quell’ espressione popolare che deve tornare a farsi sentire, interrompendo un circuito vizioso che la rende solo spettatrice. Proviamoci...

      Saluti
      f.f.


  • Toscana (---.---.---.255) 20 marzo 2011 23:30

    Una situazione complicata ma secondo me Gheddafi andava fermato.
    By Toscana


    • Franco Frediani Franco Frediani (---.---.---.198) 20 marzo 2011 23:52

      @Toscana

      Certo, sono d’accordo che andasse fermato; ci riusciremo in questo modo? A quale prezzo? C’erano altre vie o solo il conflitto armato? Queste sono le domande che Mi pongo e pongo all’attenzione generale. La guerra è il fallimento della diplomazia politica; facendo delle ipotesi mi chiedo anche se ci fossero le condizioni per arginare e mettere nell’angolo Gheddafi con la collaborazione degli stessi paesi Arabi, della Comunità Internazionale Tutta.... Chavez , per esempio, aveva proposto un tavolo immediato tra Gheddafi ed i "ribelli(?)" con una parte di garanti per entrambe le parti... Poteva essere uno dei modi? Forse, cosi come altre possibilità che erano in essere... La Russia stessa avrebbe fatto comodo in questo contesto; il problema è l’inefficacia e l’inconsistenza politica nonché la NON autonomia di un Organo come l’Onu che è da rivedere in tutte le sue parti. Resta fermo il fatto che Gheddafi è nella stessa posizione di Saddam Hussein, andava fermato. Ripeto però che il prezzo, secondo me, non è quello del conflitto armato.

      Saluti
      Franco Frediani


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