sabato 13 settembre 2008 - Alfredo Isotti

Non facciamo ancora di tutta l’erba un fascio

Quale cultura o civiltà insegna a portare via i figli di madri altrui per poterli sfruttare, utilizzandoli come ladruncoli, accattoni o inconsapevoli ed innocenti esecutori?

Sembra un tranello fatto apposta per fomentare quell’ignorante e opportunistico movimento xenofobo che striscia tra i quotidiani ed i media nazionali, ma se questa notizia trovasse conferma, nei test sul DNA, le peggiori paure nei confronti dei ROM sarebbero giustificate.

Vorrei che x una volta i giornalettari si adoperassero per precisare che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, che i buoni e i cattivi ci sono in tutte le comunità, razze e religioni.

Invece si rischia di assistere al tremendo stillicidio di luoghi comuni, di mancanza di profondità, di allarmismi e di accuse generiche nei confronti di un popolo che va preso con un pò di accortezza, non va certo trattato come un popolo condizionato da secoli di moralità cattolica, ma che comunque non va neppure additato come popolo di barbari, ladri e farabutti.

Noi, malgrado i nostri secoli di civiltà abbiamo le nostre madri ammazzafigli, i nostri Tanzi ed efferatissimi mostri e killer, eppure nessuno persegue quello italiano come un popolo da allontanare.

Come abbiamo puito la madre di Cogne, per quello che ha fatto, così andrà punita la donna che ha rapito Denise, se è poi stata lei a farlo, ma non dobbiamo ricominciare a provocare la gente fino a dover leggere di campi ROM dati alle fiamme.



3 réactions


  • Paolo Praolini Paolo Praolini (---.---.---.126) 14 settembre 2008 10:45

    Sono d’accordo con te che non possiamo prendere per partito preso il fatto che i ROM vadano a rapire i figli degli altri, ma è certo che vi sia consuetudine di sfruttare i minori per l’accattonaggio ed il furto.
    E per questo non posso accettarli così come loro vorrebbero, dovrebbero adeguarsi alla nostra società.


    • Alfredo Isotti Alfredo Isotti (---.---.---.168) 14 settembre 2008 17:00

      Purtroppo non sempre civiltà vuol dire umanità, ed il fatto di appartenere ad una civiltà più fortunata (che non vuol dire migliore) non ci autorizza a perseguitare un’intera etnia, almeno la capacità di distinguere il buono dal cattivo, dovremmo saper esercitarla. Facile solo a dirsi, purtroppo.


    • Paolo Praolini Paolo Praolini (---.---.---.126) 14 settembre 2008 21:26

      Forse non mi sono spiegato, non ho scritto che occorre perseguitare i ROM o essere cattivi con loro, fino a qui sono in grado di discriminare una condotta civile da una persecutoria.
      Il fatto è che queste etnie come molte altre non si integrano con le società in cui si insediano, questo crea solo squilibri nella società.



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