sabato 3 settembre 2011 - Zag(c)

Nemmeno la più fervida fantasia prospettava una tale crisi per l’Italia

Se qualche scrittore con molta fantasia volesse descrivere un governo in un paese di fantasia, diciamo una repubblica delle banane, come venivano classificati i paesi simile al nostro, non sarebbe riuscito a disegnarne uno come il nostro attuale. 

Non avrebbe mai immaginato un governo che fino a qualche mese prima negava sia la crisi, sia che il paese affondasse nei problemi. Nonostante che la crisi fosse mondiale, fosse epocale e che interessava non solo un solo settore produttivo, ma tutta la struttura industriale e tutta la finanziaria globale. Si pensava ai bunga bunga alle escort, ai balletti rosa, alle case comprate all'insaputa dei proprietari, delle case vendute a Montecarlo e possedute da generi e nuore, da concubine ed amanti. Si pensava a fare leggi ad personam a tutto vantaggio del Premier per salvarlo dalle sue malefatte, a riforme della giustizie passate come tali, ma che in realtà tendevano a tappare le bocca ai processi. Ma la lista sarebbe molto lunga!

E intanto si lasciano passare misure legislative tutte tese a eliminare i servizi ai cittadini, licenziamenti di massa nella PA, aumento delle tasse. Ci si accorge che il deficit pubblico è abissale e sono gli stessi ministri che imputano le colpe a governi passati, nei quali, ma questo nessuno lo dice, gli stessi militavano come consulenti, come sottosegretari, insomma a vario titolo. E intanto passano misure (con il beneplacito della finta opposizione parolaia) che con il deficit non centra nulla, ma che serve a colpire la dignità dei lavoratori dipendenti, a colpire sindacati e libertà sindacali, a liberalizzare i licenziamenti, gli omicidi bianchi, il caporalato, il precariato passato come flessibilità e modernità, e via di questo passo. 

Poi di colpo ci si accorge che il paese affoga nella melma e viene messo in libertà vigilata e controllata sotto sorveglianza da parte di paesi terzi. 

Si prepara una misura economica mai vista nella storia degli stati moderni in quanto a quantità di sottrazione di risorse ai lavoratori dipendenti (con il beneplacito della finta opposizione parolaia).

Ma qui viene il meglio! Una scena che nemmeno il miglior sceneggiatore con la fantasia più fervida avrebbe potuto immaginare. Le misure da adottare, su vigilanza di paesi terzi, vengono cambiate di giorno in giorno, di ora in ora. Non si fa nemmeno in tempo a commentare la misura ultima che già viene superata da una diversa. Iva sì, Iva no, supertassa si, supertassa no. Ognuno dei parlamentari si presenta in TV a salvaguardia dei privilegi appena appena sfiorati dalla manovra e subito si cambia. 

Insomma un vero balletto, un fuoco d'artificio con scoppi, luci multicolori, mitragliata e scoppio finale, tric trac e triccheballacche. Ci sarebbe da divertirsi incantati ed entusiasmati... se non fosse che da ciò dipende il futuro dei nostri figli! 



2 réactions


  • (---.---.---.127) 3 settembre 2011 17:24

    ottimo articolo !!


  • pv21 (---.---.---.162) 3 settembre 2011 19:49

    Finecorsa >

    Ogni giorno il paese mostra i segni di un progressivo declino. Dalla macchina pubblica, alla economia, al tessuto sociale, si allunga l’elenco dei problemi irrisolti.

    Senso di responsabilità non è “ululare” all’incompetenza ed all’incapacità di un governo “pasticcione”. Non è scommettere sui tempi di dissolvimento di una maggioranza sempre più litigiosa.
    Responsabilità è avere il coraggio di cercare la “larga convergenza” su pochi obiettivi prioritari, essenziali per il futuro del paese.
    Trovare il coraggio di anteporre, agli interessi di parte ed ai calcoli elettoralistici, la pressante necessità di “ricostituire” il sistema paese.
    La volontà di rendere “palese” l’agenda programmatica di un “passaggio” dettato da mero senso di responsabilità politica.

    Di certo non mancheranno scelte difficili e dolorose, ma indugiare ancora significa votare il paese a sempre maggiori “sacrifici”.
    Settembre è tempo di agire oppure di tacere.
    Delle migliori intenzioni trasudano anche le pagine di un Dossier Arroganza


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