giovedì 14 dicembre 2017 - clemente sparaco

Natale | Gesù è nato davvero il 25 dicembre?

La risposta ricorrente a tale domanda è che non è possibile sapere con certezza in quale giorno è nato Gesù e che, pertanto, la festa del Natale non è storicamente fondata.

La data del 25 dicembre sarebbe entrata nel calendario liturgico solo agli inizi del IV secolo per sostituire la festività pagana del Sole invitto (Natalis Solis Invicti), coincidente con le antiche celebrazioni per il solstizio d'inverno, culto introdotto a Roma da Eliogabalo (imperatore dal 218 al 222) e ufficializzato da Aureliano nel 274.

Ma vediamo se è proprio così.

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Giotto, Natività

I riferimenti biblici

Della nascita di Gesù narrano i vangeli di Luca e Matteo ai capitoli 1 e 2 (vangeli dell’infanzia) insieme ad episodi collegati come: l’annuncio dell’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l’adorazione dei pastori e la visita dei magi. Altri aspetti devozionali, come la grotta, il bue e l’asino, i nomi dei magi etc., risalgono a tradizioni successive o a racconti presenti nei vangeli apocrifi (Protovangelo di Giacomo etc.).

Nei vangeli non si fa menzione di una data.

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Giotto, Annuncio dell’angelo a Zaccaria

Le testimonianze storiche

Una prima attestazione della celebrazione a Roma del Natale l’abbiamo nel “Depositio Martyrum” del 336 (primo tentativo di calendario liturgico). La stessa notizia si riscontra nel Cronografo del 354, un almanacco illustrato che ricorda i martiri di cui si faceva memoria nella Chiesa romana, indicandone data di morte e luogo di sepoltura. Vi si legge che “nell’ottavo giorno prima delle Calende di Gennaio (corrispondente al 25 dicembre) è nato Cristo in Betlemme di Giudea”.

Ma esiste una testimonianza molto più antica di Ippolito di Roma, che nel suo Commento a Daniele, riferisce che a Roma già nel 204 si celebrava il Natale del Signore il 25 dicembre (lo riporta anche J. Ratzinger, Immagini della speranza. Le feste cristiane in compagnia del Papa, San Paolo ed., 2005).

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Giotto, Visita Maria ad Elisabetta

Memoria, devozione, istituzione festa liturgica

Occorre precisare che, “quando la Chiesa celebra la nascita di Gesù nella terza decade di dicembre, attinge all’ininterrotta memoria delle prime comunità cristiane riguardo ai fatti evangelici e ai luoghi in cui accaddero” (Tommaso Federici, 25 dicembre, una data storica, in 30 giorni, anno XVIII, novembre 2000, p. 63-68). 

In effetti, l’istituzione della festa liturgica con data propria è solo l’ultimo atto di un processo che si va determinando nel tempo, i cui primi momenti sono la memoria tramandata del fatto e la devozione. Quest' ultima non automaticamente e immediatamente si esprime e traduce in un culto liturgico. L’Annunciazione, ad esempio, prima di essere ufficializzata come festa liturgica, era entrata nella formulazione di alcuni Simboli battesimali già nel secolo II, come attestato dalle rappresentazioni iconografiche della catacomba di Priscilla, risalenti allo stesso periodo.

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Giotto, La Vergine annunciata

Ci sono prove documentali a conferma della tradizione ecclesiale del 25 dicembre?

Nel suo Vangelo Luca, raccontando dell’annuncio dell’Arcangelo Gabriele che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, menziona alcuni particolari, che non hanno alcuna valenza simbolica e tantomeno teologica:

  1. “…c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa…” (Lc 1,5);
  2. Ora, avvenne che mentre egli prestava il suo servizio sacerdotale nel turno della sua classe davanti a Dio, secondo l’usanza del sacerdozio sacerdotale, gli toccò in sorte di bruciare l’incenso, entrando nel santuario del Signore…” (Lc 1,8-9). 

Abbiamo qui il rimando a due fatti: il primo specifico e puntuale, l’appartenenza di Zaccaria alla classe di Abia, il secondo più generale, le turnazioni sacerdotali nel Tempio di Gerusalemme, che, per disposizione di Davide, implicavano 24 turni per le 24 classi sacerdoti (2 turni l’anno per ciascuna da sabato a sabato), come attesta il Primo libro delle Cronache (1Cr 24,1-7.19). Ed era questo (all’epoca di Luca) un fatto conosciuto da tutti e, quindi, verificabile.

Il Libro dei Giubilei

Proprio questi particolari apparentemente secondari si sono rivelati fondamentali dopo la scoperta nel 1947, nelle grotte di Qumran (località del deserto, non distante da Gerusalemme), di preziosissimi manoscritti di testi sacri colà nascosti dalle comunità degli Esseni. Essi risalgono a prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme, avvenuta ad opera dei Romani nel 70.

Tra questi spicca il Libro dei Giubilei, del II secolo a.C., in cui sono elencati i turni delle classi sacerdotali al Tempio di Gerusalemme. Da esso risulta che la classe di Abia (quella di Zaccaria), ottava delle 24 che ruotavano nell’officiatura, officiava nel Tempio, una delle due volte in cui era di turno, nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.

La notizia indica una data storica esterna, non biblica, patristica e liturgica, che conferma il racconto di Luca e avvalora le date della tradizione della Chiesa. “Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno. Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, già dal I secolo, sia il giorno dell’Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni” (Michele Loconsole, Gesù nacque la notte del 25 dicembre. Lo dicono gli storici e l'archeologia, Zenit 25-12-2009). Per completezza aggiungo che il rito bizantino fa memoria al 23 settembre dell’annuncio dell'angelo a Zaccaria.

Se questo è vero, ne segue che “nel ciclo di Cristo Signore, che Luca pone in forma di un dittico speculare con quello del Battista, l’annunciazione a Maria Vergine di Nazareth nel mese sesto dopo la concezione di Elisabetta (Lc 1, 28) risulta come un’altra data storica” (Tommaso Federici, 25 dicembre etc.).

Pertanto, anche la ricorrenza liturgica del Natale al 25 dicembre (15 mesi dopo l’annuncio dell’angelo a Zaccaria, 9 mesi dopo l’annuncio a Maria e 6 dopo la nascita del Battista) si rivela compatibile e fondata storicamente. 




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