martedì 8 marzo 2022 - Marco Barone

NATO e RUSSIA due facce della stessa medaglia? Intanto si passa dal muro di Berlino a quello di Kiev

C’è chi dice che se la Russia non avesse messo in sicurezza i confini con l’Ucraina, probabilmente lo scontro armato con la NATO che significherebbe terza guerra mondiale, sarebbe scoppiato nel giro di qualche anno. La Russia, lo si vede dal movimento delle sue truppe, aveva come obiettivo militare, non la presa di Kiev, ma il creare delle zone “cuscinetto” con l’Ucraina, tirata per la giacchetta verso la NATO.  L’Occidente e la Russia sul fronte della propaganda si stanno comportando nello stesso identico modo, mandando a benedire la libertà d’informazione. La censura di RT, ad esempio, è una cosa grave, non meno grave della censura che si esercita in Russia verso i canali d’informazione occidentali. La propaganda occidentale è incredibile, tra scene di videogame spacciate come scene di guerra, all’indicare cifre di morti russi, come se si parlasse di noccioline, cifre stratosferiche senza avere una mezza prova e in tutto ciò di immagini dell’esercito ucraino se ne trovano con estrema difficoltà.

Quali le conseguenze dopo la guerra in Ucraina?

Siamo in una società ultramediatica e alle porte d’Europa si sta vivendo una guerra con pochissime prove ed immagini, la meno mediatica di sempre. Il comico Zelensky continua a rischiare di trascinare l’Europa nella terza guerra mondiale, ciò perchè se si fosse seguita la sua linea, ovvero quella di mandare direttamente la NATO in Ucraina o attuare la no fly zone, visione minimalista delle cose, questa sarebbe già scoppiata. Nessuno è affidabile su quello che sta accadendo in Ucraina, ma quando questo conflitto giungerà a termine, con la Russia vicino ai suoi obiettivi militari, bisognerà interrogarsi sul dopo. Si ritornerà al mondo di prima? Cosa accadrà dopo? L’Occidente ha armato all’inverosimile l’Ucraina, paese dove vi sono migliaia di milizie nazifasciste che ora hanno a disposizioni armi occidentali. Si passerà probabilmente dalla guerra, che in Russia chiamano operazione militare speciale, al terrorismo fascista/nazionalista? L’area pare essere soggetta ad un processo di destabilizzazione importante.

La NATO non ha diritto di elevarsi a giudice, l'Italia dovrebbe uscirne e diventare neutrale

Nessuno potrà mai giustificare la Russia per ciò che ha fatto, quelle poche ragioni che aveva le ha mandate a farsi friggere, ma la NATO è l’ultima che potrà dare lezioni di civiltà e morali al mondo, a partire dagli USA, anima e corpo della NATO. Gli USA di crimini di guerra ne hanno compiuti a bizzeffe e mai sono stati concretamente puniti. Dalle bombe atomiche della seconda guerra mondiale, al Vietnam, dalle armi al fosforo in Iraq, all’Afghanistan. Per citare i principali scenari. Bisogna ragionare sulla questione NATO e USA, l’Italia dovrebbe uscirne e mantenere una condizione di neutralità per potersi dire effettivamente un Paese libero e pienamente sovrano rispetto agli USA che continuano dai tempi dello sbarco in Sicilia a dettare legge in Italia. Il debito storico è stato pagato, in modo abbondante, adesso si può anche cambiare nastro. L'unica certezza è che in questo dualismo, continueranno ad esserci vittime civili, rischi di guerre, ed i civili continueranno a conoscere situazioni che ogni volta diciamo di non voler più rivedere, ma come ben sappiamo, in questa società, siamo amanti del diabolico.

Dal muro di Berlino al muro di Kiev

La guerra fredda ebbe origine a Trieste, con la questione triestina, con il mondo che non voleva fare una terza guerra mondiale per quella fetta di terra del confine orientale italiano, ma lo scontro tra blocco Occidentale e quello Sovietico, fu ad un passo. La situazione nel confine orientale mutò grazie alla rottura storica tra Tito e Stalin, che comportò la trasformazione della Jugoslavia in uno Stato socialista cuscinetto e lo spostamento della tensione sul blocco tedesco che porterà alla realizzazione del muro di Berlino. L'ultimo muro a cadere in Europa fu quello però tra Gorizia e Nova Gorica, nel 2004, con l'entrata in Europa della Slovenia. Il mondo, intanto, ne ha vissute di cotte e di crude, dalla fine della seconda guerra mondiale, fino alla disgregazione della Jugoslavia, guardando ai fatti europei. Con l'operazione speciale russa in Ucraina, diventata invasione, si sta delineando un nuovo muro, quello di Kiev. Se poi sorgerà materialmente o meno lo scopriremo vivendo, ma difficilmente si ritornerà alla situazione geopolitica antecedente all'invasione iniziata il 24 febbraio 2022. Il muro etico, morale, politico, c'è già. Questa è una realtà con cui dover fare i conti, con il muro di Kiev che divide il mondo nuovamente in due blocchi, ma questa volta senza più l'ideologia comunista. Tutto avviene all'interno del capitalismo e nazionalismo.




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