venerdì 25 gennaio 2013 - Antonello Laiso

Morire d’indifferenza a due passi dal "salotto buono di Napoli"

Morire per il freddo a Napoli non è cosa usuale. La città del Vesuvio, la città di quel meraviglioso golfo che il mondo ci invidia vanta di un clima mite anche quando il freddo pungente è protagonista sulla nostra penisola.

 

 

 

Mi riferisco al clochard morto sotto il colonnato della galleria Umberto I, quella galleria che è il salotto della Napoli Intellettuale, della Napoli artistica, della Napoli turistica.

Non molto tempo fa espressi un'opinione con una mail inviata al direttore del Mattino "Il biotestamento e il diritto di scelta". La scelta, in questo caso del clochard, di terminare quella sua esistenza condotta tra una vita di stenti e di indifferenza non è stata dissimile da quella di un malato terminale che per evitare oltre un'agonia decide o chiede che venga deciso di porre fine ad un'esistenza che non è vita.

Quando una vita non è più una vita, ecco allora che spesso si decide di tagliare quel filo sottile che collega l'esistenza terrena a quell'altra, che diventa tanto desiderata. Questo è stato il caso del clochard e di tanti altri che muoiono d'indifferenza.
 
Il rifiutare cure mediche ed assistenziali da parte del clochard non può essere quell'alibi adotto a motivazioni per le nostre coscienze per un qualcosa che si voleva fare ed è stato rifiutato.
Tutti i clochard come qualcuno ben conosce sono diffidenti verso quel mondo che li vorrebbe assistere solo perché è un dovere, e presta un soccorso per compiti d'istituzione.
Il clochard che da molto tempo era conosciuto poteva essere assistito nel tempo, non solo materialmente, ma in particolar modo da quegli addetti del settore che si chiama salute mentale. Una salute mentale che in tali persone non esiste più. Non può più esistere perché è volata via già con quella vita/non vita. 
 
Quella salute mentale che non può più esistere per chi conduce una vita senza scopo e senza forma, una vita che aspetta solo un'altra vita, che sarà per tali persone meravigliosa ed eterna.
 


1 réactions


  • (---.---.---.132) 25 gennaio 2013 19:32

    La sensibilita’ di alcune persone come Antonello Laiso ripaga quel’ altra insensibilita’da lui descritta. 


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