giovedì 9 marzo 2023 - Riccardo Noury - Amnesty International

Medicine care o introvabili: in Libano negato il diritto alla salute

È trascorso oltre un anno da quando il governo libanese ha abolito il ticket per gran parte dei medicinali e deciso di limitare i finanziamenti dei Centri per le cure mediche primarie (Ccmp), le strutture sanitarie che forniscono medicine gratuite o a basso costo.

Dal 2018 al 2022 il governo ha ridotto la spesa sanitaria del 40 per cento e la percentuale di finanziamento dei Ccmp è rimasta ferma al tre per cento. Nello stesso periodo, il numero delle persone che si sono rivolte ai Ccmp è aumentato del 62 per cento.

Queste tre percentuali portano a una sola conclusione: i prezzi dei medicinali sono fuori dalla portata della maggioranza della popolazione libanese, che non riesce ad accedere a cure mediche spesso fondamentali per la salute.

Il ticket per i medicinali necessari ai trattamenti oncologici è rimasto ma a scarseggiare, in questo caso, sono proprio le medicine. Secondo il governo, la colpa è del mercato nero: soggetti senza scrupoli acquistano grandi quantità di medicinali sovvenzionati per poi rivenderle a prezzo maggiorato.

Fadia, che ha un cancro al seno, ha raccontato ad Amnesty International di aver atteso tre mesi prima di iniziare il ciclo di chemioterapia a causa della mancanza dei medicinali. Le dicevano di “ripassare la settimana dopo”.

Gli importatori hanno maturato debiti per 400 milioni di dollari nei confronti delle multinazionali farmaceutiche. Questa circostanza, insieme alla progressiva perdita di valore della valuta locale, ha favorito lo sviluppo di un mercato informale di prodotti che entrano in Libano senza l’autorizzazione e, a volte, neanche l’approvazione scientifica delle autorità sanitarie. Circolano nel paese farmaci scaduti o addirittura contraffatti.

Succede così che pazienti costretti a seguire terapie oncologiche si presentino in ospedale con farmaci del genere ma i medici si rifiutino di usarli. In questo fai-da-te, capita anche che i pazienti malati di cancro acquistino per conto loro, a prezzi di mercato, i farmaci per la chemioterapia o che si autoriducano la posologia per risparmiare denaro.

 




Lasciare un commento