
Mediainitiative
L’Italia per troppo tempo è stata un esempio negativo, con un servizio pubblico radiotelevisivo assoggettato alla politica, oltre alla commistione del potere economico, politico e mediatico consentita per legge, legittimando così un conflitto d’interesse senza pari al mondo.E purtroppo abbiamo fatto scuola: il peggioramento della normativa nel nostro paese è stato seguito da mosse restrittive anche in altri, come l’Ungheria, la Bulgaria e la Romania. Anche in un paese con un sistema mediatico maturo come la Gran Bretagna, le inchieste in corso sul gruppo Murdoch stanno dimostrando come è la democrazia a soffrire in situazioni di concentrazione eccessiva dei media.
La nostra ambizione è quella di mobilitare i cittadini per rivendicare l’impegno delle istituzioni europee a sostegno dei diritti civili e delle libertà fondamentali, anche quando gli Stati li trascurano, come sempre più sta avvenendo. 3Cosa chiediamo?
Chiediamo una Direttiva europea che contenga:
- Una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità;
- Una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico;
- La definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche;
- Sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati Membri.
Stefano Rodotà tra i nuovi testimonial di Media Initiative

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