giovedì 7 maggio 2020 - alessandro tantussi

Mascherine a prezzo politico introvabili nelle grandi città

Mascherine introvabili.

Non è una novità, il prezzo politico è un provvedimento “sovietico” che provoca carenza di offerta, peggiora la qualità ed alimenta il mercato nero.

«Siamo sprovvisti di mascherine chirurgiche». A Torino, Genova, Milano, Roma, Napoli, Palermo… il cartello spicca nelle porte di ingresso di circa due terzi delle farmacie. Salvo poi trovare qualche furbo che a 2 euro, magari anche 3, è disposto a farle sbucare come d’incanto dal magazzino, in barba all’ordinanza del 26 aprile, con la quale il commissario Arcuri ha fissato a 50 centesimi più iva il prezzo massimo di vendita.

 Invece di rimuovere la causa, favorendo la produzione che avrebbe stimolato la concorrenza ed una riduzione del prezzo, il governo si è illuso di agire sull’effetto, scaricando sui privati il peso della propria inefficienza e presunzione.

Le piccole imprese che si erano riconvertite, rispondendo all’appello del governo, per produrre mascherine “cucite” sono state espulse dal mercato, becchi e bastonati.

Hanno investito dei soldi per dare lavoro ai propri dipendenti e per contribuire a risolvere il problema ed ora si rendono conto di essere stati clamorosamente fregati. I 30 o 35 centesimi ex fabrica, che consentirebbero di arrivare al dettaglio con un prezzo di 50 centesimi, non coprono il costo di produzione e non lo coprirebbero nemmeno se i dipendenti fossero pagati 4 o 5 euro l’ora come succede nei paesi dai quali le importiamo.

Non ci voleva un genio per capire che la prima cosa da fare sarebbe stata l'abbattimento dell'IVA.

E' ridicolo che Arcuri imponga un prezzo politico che non remunera i costi di produzione, distribuzione e commercializzazione dei privati... mentre nel contempo lo Stato continua a fare affari d'oro incassando il 22%.

Il vero speculatore, l'unico che ci guadagna, è lo Stato.

Piccolo suggerimento: per ridurre il prezzo al pubblico lo Stato, invece di imporre un prezzo politico insostenibile dal mercato, poteva decidere un contributo.

Ad esempio: avrebbe potuto decidere una imposta indiretta NEGATIVA, chi vende le mascherine a 50 o 60 centesimi ne potrebbe recuperare, ad esempio, il 30% del costo in sede di dichiarazione IVA.

Foto di rottonara da Pixabay 



1 réactions


  • Enzo Salvà Enzo Salvà (---.---.---.1) 7 maggio 2020 19:02

    Se Lei considera il prezzo "sovietico", potrei risponderLe che non c’è Amor di Patria nel commercio: ad inizio pandemia le mascherine chirurgiche semplici costavano 5 euro la confezione da 50pz.

    Quelle migliori, 4 strati, filtrante all’aria ed all’acqua, ipoallergenico con stringinaso e barretta deformabile, euro 0,42 cd IVA esclusa, pezzi 10.000.

    Sono noioso lo so ma lo può leggere in questo bando di aggiudicazione gara lotto 4 a pagina 9 delle tabelle allegate, Regione Lombardia ATS Brescia, Decreto 559 del 30.09.2019

    Le ragioni potranno anche essere molte e valide, non lo so, la polemica senza specifica conoscenza è inutile e dannosa.

    Per quanto riguarda l’IVA, Imposta Valore Aggiunto: al soggetto giuridico, cioè il soggetto che acquista per rivendere, l’IVA costa esattamente zero (acquista il lavorato o il semilavorato, che inserisce "a debito" ed "a credito" nella sua contabilità e nella sua dichiarazione IVA).

    Alla vendita, incassa l’IVA dal cliente finale che non la può "scaricare" e la verserà allo Stato: per il venditore la differenza è solo sul Valore Aggiunto che comunque incassa solo per conto dello Stato: è una partita di giro per lui, chi paga è sempre e solo il cliente finale. Il venditore, alla fine, se ha perso soldi va a credito, se guadagna va a debito e versa il dovuto.

    C’è un fortissimo piagnisteo in Italia, sono convinto che se il Governo tenterà di venire incontro "a tutti", incluso ambiente ed inquinamento, tramite l’estensione ed il rimborso di Ecobonus e Sismabonus, sarà proprio Confindustria a mettersi di traverso in qualche modo: per loro le grandi opere sono manna dal cielo, quelle diffuse su tutto il mercato gli impongono di starci sul mercato e la concorrenza, anche straniera, si farà sentire.

    Si fidi e controlli,

    Un Saluto

    Es.


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