sabato 16 febbraio 2013 - Zag(c)

Mafia e corruzione

Io non capisco, o almeno lo capisco, ma faccio finta di non capire, come mai la malapianta della corruzione deve essere vista disgiunta dalla lotta contro la mafia da parte di coloro che dicono di voler combattere sia un aspetto che l'altro. La Torre aveva capito, perché era uno che la mafia la voleva combattere veramente, che il vero scopo della Mafia e comunque della malavita organizzata è finalizzata al lucro, che nel malavitoso si trasforma in beni, in roba. È questa è la radice di tutto. Più roba si ha, più la si mostra, la si ostenta più questo è simbolo di potere, di comando.
 
A che serve avere una pelliccia di visone o una Ferrari o un gioiello di Bulgari se non li si mostra, magari tutto insieme? Li si mostrano e li si ostentano per dichiarare il proprio status quo, e quindi la propria posizione di comando. Questo lo si è capito, verso la Mafia, e da qualche decennio è diventata legge di Stato. Infatti ogni volta che questa viene applicata (poche volte per verità) questa ha portato alla distruzione del capo clan e quindi al clan o alla famiglia mafiosa di appartenenza. Perché dietro questo principio ne sottintende un altro. E cioè che questa ricchezza è ricchezza sottratta illecitamente ai "cittadini" onesti e quindi una volta accertata la provenienza illecita ai cittadini deve ritornare.

Da questo punto di vista la differenza fra Mafia (o malavita organizzata) e corruzione è pochissima. In qualche caso, molti, queste coincidono, in molti altri sono confinanti , speso sono collegati. Allora perché non estendere il diritto alla requisizione dei beni anche agli accertati corrotti e corruttori?

Ogni volta che si è condannati in primo grado per ogni forma di corruzione, si sequestrano i suoi beni e quella della sua famiglia. Quando la condanna passa in giudicato la si sequestra.

Io credo che al di là delle sventolate e degli slogan contro l'evasione fiscale e contro la corruzione (persino Berlusconi dice di voler la lotta all'evasione), una cosa concreta sarebbe come si fa la lotta all'evasione. L'approvazione di una legge siffatta sarebbe un bel contributo concreto e chiarificatore.



1 réactions


  • (---.---.---.138) 16 febbraio 2013 18:41

    La tua intuizione è giusta, la lotta alla mafia va condotta sul terreno della lotta alla corruzione.

    La specificità della mafia - che la differenzia dalle altre forme di criminalità organizzata (gangsterismo urbano, banditismo, traffici organizzati di varia natura, ecc. ) - sta proprio nel suo rapporto con il potere statuale. Le mafie tendono a penetrare gli apparati dello Stato per piegarli ai loro obiettivi e penetrare nell’economia legale, a tale scopo utilizzano prioritariamente la corruzione. Un sindaci per favorire un clan deve commettere atti corruttivi, reati amministrativi, quindi per impedire che si saldino gli interessi dei clan con quelli dei politici o dei pubblici diendenti è su questo terreno che bisogna intervenire.

    La principale responsabilità del ceto politico italiano in 150 anni di storia unitaria per la sopravvivenza di questa peculiare forma di criminalità organizzata sta proprio nel rifiuto di accettare i controlli di legalità sul proprio operato, favorendo in questo modo il prosperare delle mafie.

    In ogni caso se ti interessa approfondire questi aspetti vai al sito http://mafiepolitica.blogspot.it/2012/02/nuovi-orientamenti-nella-lotta-alle.html#more 


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