venerdì 11 gennaio 2013 - paolodegregorio

M5s, stipendi e rimborsi. L’omissione è l’arma più subdola della comunciazione

Quei paraculi al soldo dei padroni di giornali e TV (escluso il Fatto Quotidiano), che credono di essere giornalisti, sempre pronti a parlare genericamente di populismo e antipolitica per la gioia di chi li tiene al guinzaglio, compatti come un sol uomo, omettono di dare la migliore notizia degli ultimi anni, tutta a favore di una buona politica, che vede esponenti del M5S restituire buona parte del loro stipendio di deputati regionali.

Il capogruppo Cancelleri e gli altri 14 deputati del M5S, eletti nella regione Sicilia, hanno girato tramite bonifico sul conto corrente generale della ARS (assemblea regionale Sicilia) oltre 123.000 euro, trattenendo per sé 2.500 euro più rimborsi spese documentati, relativi alla mensilità di dicembre. Hanno rinunciato all’auto blu di spettanza al vicepresidente (Antonio Venturino del M5S). Il M5S si è impegnato a restituire mensilmente queste somme, fino all’approvazione di una nuova legge che prevede la retribuzione di 5.000 euro lordi per ogni deputato (al posto degli attuali 15.000 euro).

Le somme parcheggiate nel conto corrente dell’ARS sono destinate a finanziare un progetto di microcredito a favore di piccole imprese.

A questa iniziativa, chiaramente populista e di antipolitica, bisogna aggiungere il rifiuto di incassare il rimborso delle spese elettorali (leggi finanziamento pubblico ai partiti), sempre per le ultime elezioni siciliane, quantificato in 1.426.000 euro.

L’unico partito che dimostra con fatti concreti e inediti di non essere in politica per soldi, né per carriera (in quanto gli aderenti al movimento si impegnano a priori a smettere dopo due legislature), per i nostri grandi giornalisti non merita una riga di stampa, applicando l’arma più micidiale a disposizione della disinformazione, che è l'omissione delle notizie sgradite, anche se la deontologia professionale della categoria prevederebbe la assoluta completezza della informazione.

È necessario non comprare più i giornali, bisogna pretendere che l’editoria non sia più finanziata con soldi pubblici, bisogna pretendere che sia cancellato il duopolio RAI-Mediaset con la regola che nessun soggetto pubblico o privato può possedere più di una emittente nazionale, con una RAI che vende due canali e ne mantiene uno solo senza pubblicità (e il direttore generale con tutti i poteri viene eletto dai cittadini, che pagano il canone, ogni 5 anni in concomitanza con le elezioni politiche).

Senza queste misure di elementare democrazia e di bilanciamento dei poteri di informazione, la barzelletta sul “popolo sovrano” resterà tale.



2 réactions


  • (---.---.---.114) 11 gennaio 2013 22:09

    SONO DI PARTE PENSO TUTTO IL MEGLIO W M5S


  • (---.---.---.94) 12 gennaio 2013 12:12
    Fa comodo a tutta  la casta dei papponi ostacolare Grillo
    in quanto al simbolo del partito movimento 5 stelle  dovrebbe essere scontato 
    dato che  è già stato presentato alle regionali in Sicilia. Vittorio

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