sabato 23 agosto 2014 - paolo

Lo sfogo di Grillo e il buio oltre la siepe

Dura 11 minuti l'intervento di Beppe Grillo sul tema del presunto "spirito dialogante" el M5S con il terrorismo islamico. Un video in cui torna a rifilare dell'ebetino a Renzi, minacciandolo di querela per avere dichiarato che il M5S dialoga con il terrorismo ma non con il governo. 

Dunque, tutto parte da un articolo di Alessandro Di Battista, esponente di primo piano del M5S e molto vicino a Grillo, che più o meno è sul tema : "La violenza indecente, barbara, inaccettabile subita da James Foley (il giornalista americano decapitato dall'ISIS) è in parte figlia della violenza indecente, barbara, inaccettabile subita dai detenuti nel carcere di Abu Graib". Dichiarazione che esprime plasticamente il livello culturale di Di Battista, che nel frattempo ha ribadito tutto "tal quale" malgrado i ripetuti inviti a chiarire meglio.

Il concetto, se così si può definire, espresso da Di Battista scaturisce da una forma primordiale di processo logico-deduttivo che associa azione e reazione, prescindendo dalla qualità intrinseca delle medesime. Ad Abu Ghraib (carcere di Quantanamo-Cuba) sono rinchiusi, in tuta color arancio (la stessa fatta indossare dai terroristi a Foley durante l'esecuzione), prigionieri di guerra catturati nelle campagne in Iraq, Afganistan ecc... Carcere duro, indubbiamente ma ben lontano dalla pratica messa in atto dai "tagliatori di teste". Prendere l'uno per giustificare, o comunque dare un senso logico accettabile all'altro, è una operazione semplicemente vergognosa e mistificante.

Immediatamente il circuito mediatico nazionale, che tiene perennemente sotto schiaffo i pentastellati, ha approfittato dell'incauta e squinternata dichiarazione dell'esponente grillino per far partire le solite bordate. Apre le danze lo stesso premier Matteo Renzi: "Il M5S dialoga con i terroristi dell'ISIS ma guai a farlo con il governo", che contiene una malignità gratuita, ovvero che il M5S sia congruo al terrorismo islamico, falsa fino a prova contraria, ed una verità incontestabile, ovvero che il M5S rifiuta il dialogo con il governo sulle riforme ed in particolare su quella della giustizia civile sotto esame in questi giorni.

La reazione del M5S a questa dichiarazione del premier, ribadita anche da un tweet di Orfini (PD), non si fa attendere ed ovviamente avviene con il solito lessico colorito. Ci pensa poi Di Maio, il vicepresidente pentastellato della Camera, a chiarirne i termini: "Non si discute con chi fa accordi sulla giustizia con un pregiudicato per frode fiscale ..ecc." che , diciamocelo francamente e in linea di principio non fa una grinza. Questo scontro probabilmente chiude definitivamente la breve parentesi di pseudo dialogo che si era inaugurata tra il PD e il M5S.

Ma è l'intervento diretto di Grillo il più significativo. Vediamone i contenuti:

"Non sono né scomparso né latitante. Intervengo perché c’è una campagna stampa contro il M5S che è vergognosa: siamo a favore del terrorismo, dialoghiamo con i terroristi e non con il governo… Queste sono schifezze del nostro ebetino presidente del consiglio, che se tornassi indietro non solo non parlerei con lui, come ho fatto, dicendo che è una persona non coerente e non affidabile, come gli ho detto, ma direi che è un bugiardo, un falso e un ipocrita ... cui seguirà una querela... "

Dunque, atteso che al netto del linguaggio colorito se non triviale che Grillo usa come rafforzativo, il contenuto è assolutamente in linea con la realtà politica di ciò che sta avvenendo sotto gli occhi di una opinione pubblica narcotizzata. Mi domando chi nel PD ha interesse a scavare sempre di più un solco profondo con il M5S. Ma era veramente impossibile evitare di strumentalizzare la dichiarazione estemporanea di Di Battista e di circoscriverla per quello che era, ovvero la sparata di un tizio che confonde capre e cavoli, che fa solo del qualunquismo, con i soliti stereotipi dell'Occidente cattivo ed il resto del mondo buono?

E perché proprio ora, quando in ballo c'è la riforma della giustizia (per ora solo civile), che notoriamente coinvolge poi quella sulle intercettazioni e sulle responsabilità personali dei magistrati, tutti temi notoriamente molto cari a Silvio Berlusconi? Qual è la componente del PD che ha più interesse a pilotare il partito verso la confluenza con Forza Italia? E' un modo per limitare il potere ricattatorio di Angelino Alfano? Oppure è la conferma che ormai nel PD, democristianamente riformato, non c'è più spazio per formule di sinistra?

Una risposta arriva dallo stesso ex cavaliere di Arcore: "Renzi sta sbandando ma noi sulle riforme gli daremo una mano". Una mano sulle riforme, tutte, quindi anche su quelle per ora annunciate ma non affrontate, se mai lo saranno, tra le quali brillano il conflitto di interessi, il falso in bilancio, le frequenze televisive ecc.. tutte cosucce che Silvio non gradisce, o meglio gradirebbe se e soltanto fossero fatte da lui stesso. Quindi cosa è questa collaborazione ad ampio spettro che ogni giorno si implementa di più, una sorta di voto di scambio? Tu mi appoggi sulle riforme fiscali ed economiche e per far digerire il rospo al popolo bue ed io congelo tutto quello che ti da fastidio, che ti tocca personalmente? E' questo il patto tacito del Nazareno?

Qui la faccenda sta prendendo una piega che soltanto i ciechi non vedono. Il paese va sempre più a picco ma il ronzante Silvio è sempre con la manina tesa nei confronti di colui che ha sempre considerato come "il fglioccio prodigo" ,colui che meglio e di più gli somiglia. Ma allora è Silvio che tiene per il collo Matteo, come sostiene una mia carissima amica francese, o viceversa, o entrambi?

Insomma cosa c'è dietro la siepe? Il buio per il paese?

 



8 réactions


  • (---.---.---.193) 23 agosto 2014 20:26

    Un solo appunto: ma lei c’è stato a Guantanamo? Crede forse lei di sapere quello che accadeva là dentro? Provi a immaginare che trattamento possa riservare ai terroristi prigioneri un paese che ha poliziotti che freddano persone disarmate... lei non ha la minima idea di che cosa siano gli americani cattivi - ci sono anche quelli sa?


  • paolo (---.---.---.0) 23 agosto 2014 22:52

    No , mai stato , ma perché Di Battista c’è stato ?
    Le risulta che gli americani cattivi taglino le teste dei prigionieri di Quantanamo ? A me no .


  • (---.---.---.193) 24 agosto 2014 08:29

    Ah, ho capito... se gli americani tagliassero le teste, allora Di battista avrebbe ragione. Ma siccome si limitano a torturare centinaia di prigioneri, allora è consentito torturare ma non tagliare teste. E se forniscono armi chimiche, provocano colpi di stato (non solo in medio oriente), bombardano, eccetera?


  • paolo (---.---.---.251) 24 agosto 2014 09:42

    Che torturino lo dice lei , c’è stato ?Che sia capitato è un dato di fatto . Ma questi tagliano le teste ,fanno fosse comuni ,stuprano e lanciano i neonati contro i muri per disfarli come pratica "istituzionale " .Riesce a cogliere la differenza ?

    Poi se lei mi vuole convincere che gli USA sono dei guerrafondai e destabilizzatori ,perde tempo , basta leggere quello che scrivo.
    Comunque l’alternativa al bombardare è dialogare .
    Allora andateci ,organizzate con Papa Francesco una delegazione e andateci .Altrimenti sono soltanto chiacchere .


  • (---.---.---.163) 24 agosto 2014 19:55

    ma quando capirai che la strategia di renzi è di arrivare alle elezioni (fine 2015 o inizio 2016) con alcuni risultati concreti che giustifichino la sua richiesta agli italiani di una SUA maggioranza parlamentare, con la quale fare sul serio per le riforme?!?!
    E quando ti convincerai che M5s è una forza politica eversiva antisistema e piena di scostumati con i quali non c’è alcun ché da discutere?!?!


  • (---.---.---.96) 24 agosto 2014 23:47

    Paolo se mai un giorno dovrò uccidere qualcuno lo farò con un sistema USA collaudato così sarò giustificato dalle persone come lei. Chi intende intenda . 


  • Pier Luigi Impedovo Pier Luigi Impedovo (---.---.---.4) 25 agosto 2014 10:27

    La solita musica che si aggiunge al coro dell’informazione deviata. E’ prassi che il potere si difenda come può dall’unico (e assolutamente inaspettato) movimento organizzato di dissenso che potrebbe scardinare l’intero apparato facendone crollare tutti gli schemi. Come può, anche utilizzando l’ultimo degli scribacchini.

    L’elenco delle azioni che potremmo definire parimenti "terroristiche" finanziate e supportate direttamente e indirettamente dagli stati uniti, mediante avallo, sostegno militare ed economico, organizzazione di colpi di stato, ecc. in tutti i paesi dell’America Latina, Asia e Africa, per non parlare dell’Italia, non potrebbe essere contenuto in un’intera biblioteca.

    E sarebbe riduttivo includere nella definizione di "terrore" o "terrorismo" l’effetto aberrante che tali azioni ha comportato in termini di sparizioni, omicidi, carneficine su masse inermi, povertà e miseria, perpetuato da dittature e regimi amici dell’occidente soltanto perché non ne hanno contrastato o ne hanno favorito il vantaggio economico.

    Inutile dire altro, perché si è ciechi quando non si vuole vedere e quando evidentemente conviene esserlo.


  • paolo (---.---.---.146) 25 agosto 2014 11:07

    Non capisco se il commento critico di Pier Luigi è indirizzato al sottoscritto oppure alla generalità dell’informazione anti M5S .
    Sarei oltremodo grato di un chiarimento .


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