venerdì 2 marzo 2018 - Elena Ferro

Elezioni | Lettera a un diciottenne che vota per la prima volta

A qualche giorno dal voto, dribblando il fiume in piena di parole vuote di questa campagna elettorale, il mio pensiero è giunto sino a te, alle prese con la tua prima esperienza di voto.

Esprimerai la tua idea di società per la prima volta e immagino come tu possa sentirti, disorientato, in preda a sentimenti contrapposti, con chissà quali e quanti dubbi.

Il dubbio è una passerella che trema fra l’errore e la verità

Gesualdo Bufalino

Ricordo i miei diciotto anni e il mio primo voto come se fosse ieri. Non ti svelerò cosa votai, non mi interessa manipolarti, voglio solo comunicarti le mille emozioni e sensazioni che provai quel giorno.

Attesi con ansia il mio certificato elettorale e mi sembrò di essere entrata finalmente dalla porta in quella società che avevo già imparato a conoscere e che mi pareva così profondamente da cambiare.

Il voto era lo strumento che allora possedevo per farlo, un'arma che nessuno avrebbe potuto sottrarmi e con cui avrei potuto proseguire e forse dare un senso alle lotte che durante l'adolescenza, nell'ambito del mio liceo, avevo messo in campo, per rivendicare e appropriarmi della mia identità, per il diritto alle mie idee e alla mie scelte autonome, ad essere pienamente me stessa.

Sono certa che in qualche modo ci stai provando anche tu.

Tieni duro, perché è proprio in questo momento che stai decidendo la forma e la sostanza della tua esistenza, stai definendo la tua vita, insomma, stai crescendo.

Lo so, fa paura

E magari saresti tentato di reagire a questo disagio sfuggendo alla giornata elettorale, adducendo qualche scusa a te stesso e agli altri. Magari non sarai nemmeno il solo a pensare a questa soluzione.

Ma a chi gioverebbe?

Non è facile districarsi in una miriade di proposte che sembrano tutte uguali, eppure credimi, non lo sono.

Se solo potessi prenderti qualche minuto per capire meglio, leggendo qualche approfondimento e, mi permetto di suggerirti, la biografia dei politici che ti colpiscono.

Quanta verità c'è nella storia delle persone...

Guardare tra le righe richiede tempo, ma è l'unico modo per capire cosa succede

C'è stato un periodo in cui i partiti avevano una visione della società a lungo termine, erano capaci di ispirare noi ragazzi ma anche gli adulti con idee e proposte che traguardassero l'immediatezza del qui e ora.

Affrontavano temi di fondo e non sull'onda emotiva del quotidiano, quello sì, manipolato. Hai notato come girano intorno sempre alle stesse cose? L'immigrazione, la sicurezza, come se quel lavoro precario che ti attende, l'istruzione cui hai diritto, una casa tutta tua, essere uomo o donna o che altro ti aggradi non contassero nulla.

Conta solo la paura. Quella che per poterla governare bisogna crearla.

Ho fiducia in te

Sì, te lo confermo, ho fiducia. Nelle tue capacità, nella tua energia, nella forza dei tuoi 18 anni. Mi auguro che tu possa usare bene queste qualità che senza dubbio possiedi, per costruire, non per distruggere.

Vorrei dirti che io ti capisco, caro diciottenne, se non sai che pesci pigliare. Se hai paura di sbagliare, se non trovi da nessuna parte una motivazione per andare a votare ed esprimere chi sei veramente e cosa vorresti, se non sai di chi fidarti.

Fidati di te stesso, del tuo istinto, della tua intelligenza!

Scegliere è un segno di maturità, ma perché significa segnalare al mondo "Ci sono e voglio contare", decidere che non c'è nessun altro che può disporre della tua vita senza il tuo consenso, senza che tu ti sia espresso, come attraverso il voto e in tanti altri modi.

Legittima una domanda e pretendi una risposta. Questo è ciò che puoi fare domenica 4 marzo.

In ultimo, ancora una cosa.

Non disprezzare ciò che altri hanno conquistato per te a caro prezzo

So che non ci avevi pensato, ma rinunciare a votare significa rinnegare ciò che altri hanno fatto per garantirci questo diritto, la libertà di espressione.

Esprimere le proprie opinioni è un valore assoluto, difendilo esercitando il tuo diritto.

Considera, caro diciottenne, che ci sono state persone nel nostro passato comune che hanno messo a rischio la loro propria vita perché tu potessi liberamente esprimere il tuo parere con un voto. E' successo con la Resistenza, negli anni dal '43 al '45 e poi fino alla nostra Costituzione.

Lidia Menapace è una di queste persone. Lei ha molti anni ormai ma so, perché la conosco personalmente, che andrebbe a votare anche arrampicandosi su un muro con una gamba sola!

Ha rischiato la sua vita affinché oggi si possa essere liberi di dire la nostra, liberi di votare, liberi di vivere pienamente la democrazia.

Ha combattuto con altre (hai mai sentito parlare delle suffragette?) per ottenere il voto anche per le donne. Lo abbiamo conquistato solo nel 1946 :-(

Tu, donna diciottenne, te la senti di buttare via una conquista tanto recente?

L’indifferenza opera potentemente nella storia. 
Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costrutti.
È la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza
Antonio Gramsci
 
Tu agisci la tua intelligenza.
 
Buon 4 marzo, amico mio.
 
 
 


4 réactions


  • Truman Burbank Truman Burbank (---.---.---.242) 2 marzo 2018 12:21

    Vorrei aggiungere qualche indicazione per gli adulti.

    Secondo me la regola principale da fornire a chi vota è: "Quando perdi, non perdere la lezione". E quindi l’elezione non si esaurisce assolutamente nel voto, vanno seguiti i risultati, sia nell’immediato che nel tempo.

    Ci sono molte lezioni da apprendere in questo modo, spesso lezioni impreviste.


    • Elena Ferro Elena Ferro (---.---.---.200) 2 marzo 2018 19:45

      Ciao, questa indicazione è ottima per chi ha interesse nella politica e la segue con attenzione e passione, ogni giorno. In realtà dovrebbe essere un compito di ciascuno di noi, non siamo mai informati e a conoscenza dei meccanismi abbastanza per difendersi... Grazie per il tuo contributo


  • vittorio (---.---.---.106) 2 marzo 2018 16:20

    Complimenti sinceri a Elena Ferro da parte di un anziano navigato .
    "Bon courage " ai giovani nuovi elettori : non rinunciate ad uno dei principali diritti/doveri dei cittadini/e , provate a approfondire, anche se faticoso, più che ad ascoltare gli slogan più urlati per poi votare inconsapevolmente.
    Dimostrate di essere adulti non solo per via dei 18 anni !


    • Elena Ferro Elena Ferro (---.---.---.200) 2 marzo 2018 19:48

      Ciao Vittorio, grazie per i complimenti, è una lettera scritta col cuore. Hai scelto il tema centrale, non cedere alla rinuncia. E’ il primo passo verso la sconfitta, non tanto nelle urne, quanto nella nostra esistenza. Anche io faccio gli in bocca al lupo ai diciottenni, che avranno presto le redini della mia vita in mano. Tenetele con cura!


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