lunedì 20 febbraio 2012 - GeriSteve

Primarie PD Lazio: meglio pochi e di nascosto!

Il PD ha indetto le primarie per la scelta del Segretario PD del Lazio, con tre fasi e un meccanismo di liste bloccate. Malgrado il favorito fosse sostenuto da 4 liste su 6, non era sicuro che gli elettori lo votassero. La poca pubblicità e le tante disfunzioni hanno risolto il problema, nell’amarezza di chi sperava in un partito diverso.

Nelle ultime elezioni, il PD laziale ha sbagliato proprio tutto, ed è stato duramente sconfitto: a Roma ha voluto presentare l’impresentabile Rutelli e così ha vinto Alemanno, nel Lazio non ha voluto sostenere la Bonino e così ha vinto la Polverini. Il segretario regionale Mazzoli è stato dimesso e commissariato da Chiti, che non ha cambiato niente delle spartizioni fra correnti.

Alle forti richieste di base per un rinnovamento della dirigenza del PD questo ha risposto puntando, come nuovo segretario, sull’onorevole Enrico Gasbarra, che ha esperienza, in quanto è gia stato presidente del Consiglio Comunale di Roma, ma come esponente della DC.

A fronte dei malumori di iscritti e simpatizzanti, si è deciso di santificare la scelta con un contorto meccanismo di primarie: prima fra gli iscritti, poi fra gli elettori e poi, con gli eletti, in assemblea regionale.

Nella prima fase, le manovre delle correnti e la disaffezione degli iscritti hanno portato al prevalere di Gasbarra, che ha ottenuto la convergenza su di lui di ben quattro delle sei liste e il 70% dei voti. Però… però la maggioranza degli iscritti non ha votato!

A quel punto, per il PD si è posto il problema non facile di far digerire il suo candidato anche agli elettori, che avrebbero potuto preferire uno dei due concorrenti superstiti: Giovanni Bachlet, un candidato-bandiera della Bindi che non ha nessuna intenzione di farsi eleggere davvero, perché impegnato come fisico nella ricerca scientifica, e Marta Leonori, fortemente critica verso la dirigenza e che vorrebbe cambiare davvero il partito: qui si può leggere cosa sostiene del PD:

“… Dobbiamo dirci la verità: questo partito deve cambiare. Se davvero vogliamo costruire una società più giusta e umana, un modello di sviluppo sostenibile e innovativo, abbiamo bisogno di un partito diverso e di una classe dirigente migliore, soprattutto nel Lazio… Vogliamo un partito che sia un soggetto pensante, capace di ccostruire programmi e progetti; un partito che non sia arrogante né assente; un partito che sappia rispondere al bisogno e interpretare la speranza... ”

Dopo la sberla presa a Genova, la macchina propagandistica si è già messa in moto, valorizzando l’unicità del PD, il solo partito che ascolta gli elettori attraverso le primarie. Ma molti potevano accorrere, magari proprio per cambiare il partito. Il rischio che l’uomo dell’apparato e delle correnti non passi era forte. Come fare?

Ormai c’era un solo modo: indire le primarie aperte a tutti gli elettori, ma fare in modo che questi non vadano a votare. Come? Con due trucchi: non pubblicizzarle per niente e rendere introvabili i seggi: il fine e l’attaccamento al partito giustificherà i mezzi.

In tutte le precedenti primarie, dell’Ulivo, dei DS, del PD, erano presenti manifesti e annunci con l’elenco dei seggi dove si poteva votare; razzolando in internet, quegli elenchi si possono ancora trovare. Stavolta, no. Se si prova a cercarli, anche sull’Unità, non si trovano.

Si trova scritto però che quei seggi li si possono trovare su internet. E gli elettori non informatizzati? Crepino! Il PD è un partito moderno, non può perdere tempo con quegli sfigati! E gli elettori informatizzati e di buona volontà che fanno? Vanno su internet e scoprono che quegli elenchi non ci sono neanche lì. Trovano una bella schermata, più o meno così fatta:

A norma del Regolamento, oltre agli iscritti hanno diritto di partecipare al voto tutti i cittadini italiani residenti nel Lazio nonché dell’Unione Europea residenti in Italia, residenti o domiciliati nel Lazio, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno che, a partire dal compimento del sedicesimo anno di età, si riconoscono nella proposta politica del partito, si impegnano a sostenerla alle elezioni e accettano di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici ed elettori e versano un contributo di 2 euro.

 

Però…, però se stanno fuori Roma non trovano il seggio, che ancora non è stato caricato (comparirà soltanto alla fine), e se stanno a Roma non lo trovano lo stesso, perché non sanno cosa fare con la “Sezione”.

Quelli di buona memoria provano con il numero della Sezione del vecchio PCI, ma non funziona: ormai i tempi sono cambiati. Molti (quanti?) rinunciano, amareggiati: la giornata è fredda e piovigginosa, neanche si può andare al mare. Altri ci restano male, insistono, si disperano, chiedono agli amici, scrivono:

PAOLO: scusate ma per capire dove andare a votare cosa bisogna fare????
avete messo delle mappe tipo caccia al tesoro che sono molto difficili da capire ma soprattutto non indicano quale sia il circolo in cui andare a votare!!! visto che si tratta di un momento importante come devo fare per saperne di più????

 

E scrivono ancora:

Giuliana: CHE VUOL DIRE SEZIONE? eCCO COME LAVORATE. iO NON VOTERò GRAZIE A VOI

Marco : cosa vuol dire SEZIONE ??
sembra fatto solo per gli addetti ai lavori…avrei voluto partecipare ma cosi non so come fare…chiederò in giro…certo se si comincia cosi….
 sezione ?? quale sezione …che vuoll dire ?? con affetto Marco

Sandro: voto alla sezione 53 di Fiumicino. Per altre occasioni ho votato al circolo PD di Maccarese. Ma la sezione 53 non figura da nessuna parte. Potete aiutarmi? Grazie!

Laura: grazie all’anima santa che ha spiegato che “sezione” vuol dire “sezione elettorale”, cioe’ quella sulla normale scheda con cui tutti votiamo come comuni cittadini. io non lo avevo capito.
mi sa che avete il clock settato sull’ora legale :) auguri al senso del tempo

Vincenzo:

Dove e come - per gli elettori romani - si trova la casella in cui scrivre il numero della tessera elettorale? Potete farmelo sapere, prima che decida di RINUNCIARE a votare, o che sia costretto a vagare per la città, alla ricerca di un Gazebo?

Ma non c’è soltanto l’ora ad essere sbagliata (a febbraio c’è quella estiva), c’è anche il fatto che tutti gli stranieri residenti e i romani più giovani, quella tessera elettorale non l’hanno mai avuta.

da Andreina: Vi sarei grata se poteste dirmi dove posso votare per le primarie. Abito nella zona di Via Vitellia a Roma. Grazie

Ermanno: Sicuramente se fossero state semplificate le cose, ad esempio potendo votare in qualunque luogo di Roma, la partecipazione sarebbe stata maggiore.
Con questa fissa della tessera elettorale e dei collegi senatoriali, la gente percepisce un tecnicismo eccessivo!

Sebastiano: SEZIONE: quale dato bisogna inserire? ho provato con il numero della “sezione elettorale” e non mi dà risultati; ho provato con il nome del circolo “ex-sezione”, idem. Ma chi è questo genio che ha preparato questo motore di ricerca, senza un minimo di spiegazione?

Sebastiano: @ Giovanni Cardarello (risposta del 18.02, ora 00.51). Il 17.02 ho scritto la mail, perché avendo inserito il numero della mia sezione elettorale (la 2224 di Roma), il risultato che appariva (e che continua anche oggi ad apparire) era: Comune di ROMA, Municipio, Collegio, Sede, Indirizzo, senza altre indicazioni. Comunque, non fa niente, chiederò a qualche altro iscritto al circolo di p.te Milvio. Grazie in ogni caso per l’attenzione.

Sergio: Certo che…ma invece di chiedere “sezione”…chiedete il cap e dite il seggio più vicino!!! Il pd e la teconologia stanno proprio agli antipodi… Scrivi a Bersani sul suo sito, ci fosse una volta che risponde…Per altri motivi ho scritto a vari dirigenti, a parte Marina Sereni e Patrizia Prestipino ce ne fosse uno che mi ha risposto!! Obama usa facebook! e twitter! questi…niente…vabbè…!

FIORENZO: HO CERCATO LA SEDE DOVE VOTARE A SANT’AMBROGIO. L’HO TROVATA GRAZIE AL MOTORE DI RICERCA DEL SITO DEL PD. PENSAVO DI AVER FATTO TUTTO CIO’ CHE ERA NECESSARIO PER VOTARE. HO CONTROLLATO DI AVERE IN TASCA IL MIO DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO E, INSIEME AD ALTRI AMICI, PRECISAMENTE ALLE ORE 19,00, MI SONO RECATO ALLA EX SEDE DS DI PIAZZA DIAZ.
PURTROPPO NULLA!!!! ERA TUTTO CHIUSO. AHIME’.
ED IL MIO DIRITTO DI VOTO???? E QUELLO DEGLI AMICI CHE ERANO CON ME????

E fuori Roma non va molto meglio:

da Alessandro: vi segnalo errori nell’ubicazione dei seggi di APRILIA sono sbagliate tutte e 3 le indicazioni. ecco i Veri seggi di Aprilia, per favore metteteli in rete, a quest’ora chi trovo alla commissione provinciale? SEGGIO 1 - SEDE CIRCOLO APRILIA CENTRO PIAZZA ROMA, N.8. POSSONO VOTARE IN QUESTO SEGGIO TUTTI GLI ISCRITTI ALLE LISTE ELETTORALI CHE VOTANO AI SEGGI N. 1-2…-46 SEGGIO 2….

Raffaele: Sono residente a Roccasecca (FR), dove posso votare, atteso che nel mio comune non è stato allestito il seggio?????????
P.S. Addirittura sul sito “trova il seggio” non è menzionato alcun comune della provincia di Frosinone. mahhhhhhhhhhhh……

Dario: E’ incredibile..ma a Cerveteri non c’è dove si può votare!

Guido: Per favore mettete nel menù che contiene l’elenco dei Comuni (Accumoli, ecc.) i singoli comuni separati e in ordine alfabetico: ARSOLI, CAMERATA, CERVARA, RIOFREDDO e VIVARO. Altrimenti uno cerca RIOFREDDO alla R e non lo trova facilmente. L’indirizzo del seggio per i cinque comuni è Corso San Bartolomeo 48, ARSOLI. Il nome del comune in cui sono segretario del Circolo è RIOFREDDO e non RIO FREDDO o R.FREDDO.

Guido: Non ho parole: mi cascano le braccia. Ahimé, non c’è comunicazione tra noi.
Chiedete ai residenti di R.Freddo (sic), Camerata, Cervara o Vivaro se sanno dov’è la “sede del PD” (di Arsoli, non del loro comune!) Ma volete che vengano a votare o no? O pensate che Gasbarra o gli altri li accompagnino per la manina fino al seggio? Comunque auguri e viva il PD!

Gabriella: sono residente in Anzio ma il mio domicilio attuale è a Roma in via degli stradivari , avevo la tessera del pd presso la sezione di testaccio , ma non l’ho rinnovata , posso votare presso testaccio ?

Enrico: sono residente a Poggio Nativo (Ri) vorrei sapere se posso votare a Roma grazie

Barrie e Gioia: siamo andati alla sede a presso la sede P.D. di Ronciglione alle 10.30: era chiusa. Per verificare se la sede é quella giusta abbiamo telefonato allo 06/518622: era chiuso. Buona domenica

Molti protestamo perché Gasbarra è sostenuto da ben quattro liste e gli altri una sola, oppure perché all’interno della lista non possono scegliere alcuna preferenza, infatti il meccanismo di voto è basato su un sistema di liste bloccate, attraverso le quali saranno eletti i componenti dell'Assemblea regionale che eleggeranno il Segretario.

Mirella: Sono una nuova iscritta (nel 2011) al PD e fino ad oggi non sono mai stata iscritta ad alcun partito. Prima ancora di iscrivermi ho partecipato ad alcuni eventi nel circolo di appartenenza e ho, da subito, messo a disposizione del circolo le mie capacità e conoscenze professionali, mossa dal desiderio, come cittadino, di dare contributi per migliorare le cose nel proprio Paese. Faccio questa premessa perchè, da neofita, aprendo la documentazione per le liste mi sorprende il fatto che esistano 4 liste per Gasbarra e una per ciascuno degli altri candidati, cosa che mi sembrerebbe corretta. Non capisco la logica e il senso delle più liste per il candidato Gasbarra. Qualcuno me la può spiegare? Un’altra cosa che mi disturba è che non si possa dare la preferenza ai candidati interni di ciascuna lista. Penso che gli eventi degli ultimi mesi dovrebbere far riflettere la classe politica in generale, ma a me interesserebbe che lo faccia il PD, per garantire un rinnovamento nel modo di fare politica - a cominciare dalla scelta dei rappresentanti ai vari livelli.

Angelocon 4 liste per Gasbarra che ci andiamo a fare a perder tempo? Fossi in voi farei come nella democratica Cina: 6 liste per Gasbarra e basta come nelle migliori democrazie dittatoriali: che schifo!

CLAUDIO: Si ripete il solito vecchio stanco ritornello , quattro liste per Gasbarra , e una ciascun candidato avverso , una ed una sola. E’ evidente che il giorno dopo l’eventuale ( spero proprio di no ) elezione di Gasbarra le varie liste come sempre cominceranno a dettare le rispettive condizione ed il partito verrà paralizzato. Non si è assolutamente capito lo spirito delle primarie, si ritiene che esse siano una competizione elettorale pura e semplice, in realtà è un confronto di idee a cui si vestono gli uomini e se Gasbarra rappresenta un’idea è impossibile che vi siano quattro liste cioè quattro altre idee dietro di lui . Si tratta semplicemente di quattro gruppi di potere che lo seguono per motivi tattici, il che non fa un governo ed il PD resterà ingovernabile e afono . Non basta vincere bisogna sapere governare e questo è il limite percepito da qualsiasi elettore da cui ingovernabilità del Lazio e a livello nazionale : governo Monti perché la sinsitra ha evitato di chiedere elezioni e porre la sua governance.

SERGIO: Non si riesce ad arrivare alle singole liste

Federico: e le liste dove sono? Ma perchè in questo partito (mah, partito…!) non funziona mai nulla?

Maurizio: Non è vero che il segretario PD del Lazio lo posso scegliere io! Come, purtroppo, sempre, lo sceglie la Segreteria Nazionale. Perchè 4 liste per Gasbarra?? A questo punto non solo non lo voto, ma non vado neanche a votare dopo 50 anni di votazioni dal PCI ai DS ho chiuso col PD partito non più diverso dagli altri, ma uguale e con le stesse caratteristiche. Eravamo un Partito serio onesto che pensava alle esigenze del popolo, adesso BOH!!! 

Alessandra: ma che democrazia truccata e manipolata!!!
pensate che Gasbarra debba rappresentarci, mi sembra… vorrei Marta invece, la voterò ma non mi sembra assolutamente democratica la disparità numerica di liste. come ha già detto qualcuno, saranno rappresentative di tutte le correntucole interne ma BASTA! perderete tutto l’elettorato, il partito è ingolfato e tutti se ne avvedono tranne chi ci sta dentro?

Molti, anche militanti affezionati, capiscono che i giochi sono truccati e lo scrivono in chiaro:

Brunoparteciperò alle primarie, convinto che sia un grande atto democratico. Debbo altresì constatare che questo grande evento è ancora vittima di processi di correntismo e di personalismi politici…. Mi auguro che sia solo un fattore di crescita e non di una pratica degenerativa ereditata dal recente passato.

Alessandra: forse il partito pensa che non siamo interessati più di tanto a queste elezioni, ma vi dimenticate che veniamo da un periodo lunghissimo in cui non abbiamo mai potuto esprimerci, neanche quando berlusconi ha lasciato la presidenza del consiglio. Sento forte il bisogno di esprimere quello che penso, quindi anche questa poteva essere un’occasione preziosa ma mi sento ignorata ancora e, attenzione, in questo periodo abbiamo già tante ragioni di per essere frustrati e scoraggiati. la rabbia provata nel passato si cumula, non si affievolisce. questo PD non mi appassiona, non mi parla, non mi rappresenta più! Mi dispiace.

RIBY: CHE SCHIFO

Vittorio:  Mentre l’Italia si affida ad un governo tecnico per incapacità dei partiti ad assumersi le responsabilità delle scelte;
mentre gli Italiani sono costretti a vivere tirando la cinghia;
mentre i giovani sono costretti a fare i disoccupati di professione;
mentre la nostra regione vive in balia di un governo arrogante ed incapace, che ha portato al collasso la sanità ed a livelli di rischio salute per l’ambiente;
il “PARTITO REGIONALE” per eleggere il proprio segretario -tra l’altro con un risultato già scontato- tiene impegnato per DUE mesi tutto il partito a livello regionale.
Mi chiedo: serve tutto questo? non lo poteva eleggere l’assemblea regionale considerato che 80% sta a sostegno dello stesso candidato? era proprio necessario manifestare tutta questa mania di grandezza per eleggere un segretario regionale che non interessa a nessuno oltre alle “logiche” romane?

Francesco: Premetto che sono un segretario di circolo e che lavorare con questi presupposti non è facile, anzi.
Come non essere d’accordo con molte opinioni che leggo qui sotto. Gli iscritti sono poco coinvolti, praticamente senza notizie in merito ai candidati, non si può scegliere. Si organizzano incontri dove la comunicazione avviene il giorno prima o in giorni lavorativi dove le persone sono in difficoltà per partecipare. E poi chi li ha scelti questi? Il segretario regionale è caduto da 500 giorni, e tutto si è fatto in un mese, senza partecipazione sapendo già e avendo già deciso dall’alto. Come catalogare benevolmente questa situazione se non in scollatura, VOLUTA, tra vertici e base del partito. Qualcuno dice che agli iscritti non interessa l’elezione del segretario regionale. Non è così. Sono i modi di come si svolgono le cose, di come si fanno le candidature e il voto. Le primarie, di fatto, che ne dicano i vertici, svuotano il voto degli iscritti che dovrebbe avere più peso di quello che non ha. Ma ripeto secondo me è proprio voluto.
Un’ultima cosa sulla trasparenza dei dati ufficiali. Quelli che leggo facendo palesemente la somma danno perfettamente il 100%. Dove sono le schede nulle o bianche? Per quanto mi riguarda i miei iscritti hanno annullato la scheda. Se pur poche poiché è un circolo piccolo dove sono le schede nulle?
Qualcuno obbietterà: ma tu che sei coordinatore di circolo non puoi dirle queste cose ai vertici. Magari è proprio questo il senso del mio discorso. Ai vertici non frega niente della base, l’importante è che nella “sala dei bottoni ci siano i soliti” noti.

Il risultato è quello voluto: una partecipazione scarsissima che fa rimpiangere altre primarie, quelle del 2005 quando le code ai seggi erano lunghissime, i votanti (a livello nazionale) furono 4 300 000 e Prodi vinse davvero, con il 74% dei voti, contro sei sfidanti.

Come si può leggere qui.

L’altra volta, appunto, nel 2009, i votanti furono 304mila, ma si eleggeva anche il segretario nazionale. Lo sottolinea Vannino Chiti: "…era scontato l’esito del voto, che ha visto favorito, fin dall’inizio, Enrico Gasbarra - 49 anni, deputato, ex presidente della provincia di Roma, debutto in politica a 16 anni nelle fila della Dc - che ora ringrazia «i centomila cuori che battono nel Pd".

"Ormai a votare per gli ex democristiani ci abbiamo fatto l’abitudine", ironizza, da neoelettore di Gasbarra, Raffaele Tempesta, 62 anni, ex sindacalista della Cgil, mentre esce dal seggio di via Tor Pignattara. Storico circolo del Pci. "Eravamo un quartiere rosso, ora ci siamo un po’ sbiaditi", si schermisce Tito Proietti. Fuori c’è ancora la targa dedicata a Ciro Principessa, militante morto accoltellato negli anni di piombo.

I dati sull’affluenza si rincorrono: 92 000, 100 000, 110 000, soltanto a Roma 35 000, altri dicono 50 000. Sul sito PD compaiono i primi commenti, poi più niente:

19 Febbraio 2012 alle 21:17  Salvo: Ma per favore finiamola con queste buffonate…Non c’è più meritocrazia nella classe dirigente di questo partito, ormai va avanti solo chi fa più marchette! Spettacolo indecente vedere nei comuni esponenti dell’Udc, Socialisti, Sinistra fare la fila AI NOSTRI SEGGI per fare il favore al sindaco di turno per poter poi passare ad incassare la riconpensa i giori successivi!

19 Febbraio 2012 alle 21:19  Luigi: Quanti i voti veri? Quanti quelli imbustati?



2 réactions


  • (---.---.---.203) 20 febbraio 2012 10:49

    un articolo fazioso e indegno. ho votato marta, andando in sezione da iscritto e esprimendo il voto. indicazini trovate sul sito e accolto al pari di chiunque altro con un sorriso dallo scrutatore. nulla di più falso di quello che ho letto. stereotipato e senza patos. solo un modo come un altro per sputare fango


    • Geri Steve (---.---.---.57) 21 febbraio 2012 00:16

      Carissimo, incazzatissimo e anonimo (xxx.xxx.xxx.203)

      io credo che il fazioso, indegno, stereotipato, senza patos, che tu attribuisci non a me ma al mio articolo, riguarderebbe anche me e quindi ti chiedo delle spiegazioni.

      Inoltre, tu scrivi che io sputo fango e che scrivo cose false. E qui le spiegazioni tu le devi proprio dare.

      Io non ho scritto che TU non hai trovato il seggio nella sezione (non so se DS o elettorale) in cui tu sei iscritto, io NON ho scritto che lo scrutatore ti ha fatto una pernacchia, e neanche che a te ha fatto un sorriso e ad altri la pernacchia. Io ho anche trascurato di scrivere i miei fatti personali, la fatica che io ho fatto a scoprire dove dovevo votare, la fatica a trovare il seggio che in realta’ era stato spostato (se vuoi ti mando pure le foto): non ho scritto ne’ di te ne’ di me.

      Io, in quell’articolo che tu qualifichi indegno, ho fatto delle affermazioni e anche delle considerazioni:

      - ho detto che gli elenchi dei seggi non si trovavano e ho considerato che, se si voleva favorire il voto li si poteva affiggere, pubblicare e mettere in rete come è stato fatto altre volte, cosa che invece NON e’ stata fatta;

       - ho detto che da una parte si affermava il diritto degli stranieri e di chi avesse sedici anni a votare e che dall’altra parte si e’ messo su un malefico marchingegno per cui era impossibile trovare il seggio se non si possedeva una tessera elettorale, e non ho considerato che in tal modo si e’ negato quel diritto che invece si affermava e che per quelle persone (che non possono avere tessera elettorale) e’ stata una vera e propria beffa, ma se qualcuno proprio non l’avesse capito, io lo aggiungo qui e adesso;

      - ho fatto delle affermazioni su quelle liste, e cioe’ che erano “bloccate”, nel senso che l’elettore non poteva esprimere preferenze. Non ho fatto alcuna considerazione: ho riportato considerazioni di altri;

      - ho anche affermato che su sei liste, quattro sostenevano Gasbarra, una sola Bachlet e una sola Marta Leonori. Anche qui, io non ho aggiunto alcuna considerazione mia, ma ho riportato considerazioni altrui…

      Non voglio ripetere qui tutto cio’ che ho scritto nell’articolo: voglio affermare che se tu scrivi che io avrei scritto “cose false”,  avresti il dovere di precisare quali delle cose che ho scritto, secondo te,  sarebbero false.

      Siccome io sospetto anche che tu sia deboluccio in logica (se non non ci scriveresti del sorriso dello scrutatore), mi viene anche il sospetto che tu abbia confuso le mie considerazioni con quelle riportate, oppure che tu volessi dire che quella considerazioni fossero dei falsi costruiti da me e che non fossero invece ricavati dal sito DS Lazio.

      Ti invito percio’ ad andare su quei link che io cito e a ritrovare quelle e le tante altre proteste che, per brevita’, non ho trascritto: ho citato soltanto quelle che mi sembravano piu’ significative.

      Aspetto la tua risposta con la tua elencazione dei miei falsi.

      Geri Steve


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