martedì 3 novembre 2020 - Damiano Mazzotti

Le formule del successo e gli errori degli esperti

“La formula. Le leggi universali del successo” è un saggio molto stimolante che prende in esame le storie di alcuni personaggi famosi per analizzare le cinque leggi del successo in vari settori (Albert-Laszlo Barabasi, Einaudi, 2019, 200 pagine, https://www.barabasilab.com/projects).

Questo libro molto originale e scorrevole descrive il successo individuale secondo le leggi delle reti e delle scienze sociali. L’autore considera “il successo come costituito dalle ricompense che si ottengono dalle comunità a cui si appartiene… per chi spera di cambiare le cose in qualunque settore è l’impatto” sociale (introduzione). Quindi dal punto di vista scientifico le misure del successo sono esterne e collettive, e non interne e individuali. Infatti i primi due fattori sono misurabili, visibili e condivisibili. La Prima legge del successo ci fa capire che in moltissimi casi “il merito è attribuito da reti invisibili, non da singoli arbitri” (p. 165). Naturalmente le percezioni delle persone possono essere fuorviate da molti pregiudizi (mediatici, sociali, accademici, ecc.).

Per capire meglio seguite questa riflessione: perché il leggendario Barone Rosso, morto in battaglia è conosciuto in tutto il mondo e invece un aviatore francese, sopravvissuto, e con più vittorie, è sconosciuto? Fondamentalmente perché le persone hanno poco tempo, sono superficiali e la vita è ingiusta. E anche perché molti storici della Prima Guerra Mondiale non sono bravi nel fare il loro lavoro.

Il caso del famosissimo Barone Rosso ci fa capire l’importanza del marketing e delle relazioni pubbliche, date le origini nobili del famoso aviatore tedesco. Nella vita bisogna vendersi molto bene. Chi non può vendersi non è inseribile negli alti livelli della società. Gli stupidi, se nascono molto benestanti, possono ereditare anche la fortunata rete di relazioni sociali e mediatiche dei genitori e dei nonni (www.giovis.com/cipolla.htm; Prof. Carlo M. Cipolla). E qualsiasi gran figlio di miliardario potrà sempre trovare i soldi e il modo per comprarsi le aziende migliori del momento.

Quindi il successo personale non deriva dalle cose straordinarie che fa una persona, ma è soprattutto legato a come le cose vengo percepite, ed è legato alle reazioni delle persone importanti e del particolare clima sociale in un determinato paese. Soprattutto quando “le prestazioni non sono misurabili, a determinare il successo sono le reti” (Prima legge del successo, p. 17). Le principali Reti relazionali sono quelle accademiche, politiche, economiche e mediatiche.

Anche nel mondo dello sport, dove i successi sono misurabili, subentra il fattore maggiore successo, che è legato alla visibilità e alla popolarità, e ai maggiori guadagni derivanti dagli sponsor pubblicitari. Le superstar inserite in un team possono scatenare rivalità o ammirazione: “se gareggiate contro di loro, le superstar vi inibiscono, ma se invece cooperate vi possono incentivare” (p. 80). Nei paesi normali e in ambito scientifico le menti geniali sono una fonte di creatività per tutti. Invece in Italia, vige la cultura del familismo egoista, del buonismo livellatore infantile e del minimalismo cognitivo, che serve a non mettere in cattiva luce le varie personalità artefatte create dai poteri e sottopoteri politici, anche attraverso le apparizioni mediatiche (tv e carta stampata).

Quindi al di fuori del mondo dello sport chi decide i vincitori e i vinti?

Un caso paradigmatico è rappresentato dal mondo dell’arte di alto livello. Sono i galleristi importanti, i collezionisti e le nazioni importanti a livello mediatico e finanziario a dettare legge. Chi volesse approfondire il mondo del business artistico può leggersi il libro “Bolle, baraonde e avidità” di Donald Thompson (vengono rivelate le speculazioni economiche e fiscali). In ogni caso il mondo dell’arte dimostra molto bene che le prestazioni quantitativamente limitate possono portare a un successo economicamente e mediaticamente illimitato. Questa è la Seconda legge del successo: chi più ha, più avrà.

La Terza legge afferma che “il successo futuro è il prodotto della fitness per il suo successo precedente. Naturalmente se uno dei due fattori è zero non si ottiene nulla (p. 193). Occorre seguire delle predisposizioni e delle affinità che hanno un collegamento preferenziale per una rete più estesa (chi ha più relazioni avrà in futuro più connessioni e relazioni, in un flusso che si autoalimenta). Le nuove relazioni tendono a concentrarsi soprattutto intorno alle persone e nei nodi della rete che hanno più relazioni attive o attivabili nel settore di riferimento. Naturalmente i giornalisti e i politici possono essere molto influenti. Per questo motivo la corruzione professionale, diretta e indiretta, è un fenomeno molto diffuso in tutti i paesi del mondo.

In ogni caso le ricerche dello studioso americano dimostrano che gli esperti nei vari settori e i professionisti, “spesso non sono più bravi di voi o di me a valutare la qualità” delle cose, delle persone e dei fenomeni (introduzione). Infatti molte decisioni importanti dipendono da meccanismi sociali situazionali: il primo a parlare inserisce un quadro intellettuale di riferimento a cui è difficile sottrarsi, e l’idea che “le decisioni dipendono in gran parte da dove siedono le persone in una modesta sala riunioni è profondamente inquietante” (p. 63). Anche i numeri e le statistiche sono manipolabili per avvantaggiare un gruppo politico o una multinazionale. Il bicchiere mezzo vuoto può trasformarsi facilmente nel bicchiere quasi pieno.

Comunque in una squadra di lavoro la varietà culturale delle persone che la compongono è fondamentale per raggiungere il successo, “ma affinché questa miscela sia efficace è necessario un leader” capace di indirizzare le migliori idee nel corso del tempo e delle situazioni (p. 138). I gruppi misti in base all’età, al genere sessuale e alla nazionalità risultano più produttivi e creativi. Ma le collaborazioni possono essere un’arma a doppio taglio per i giovani che vengono oscurati, e per le donne che in alcune discipline vengono quasi ignorate: “le economiste pagano un prezzo enorme per le collaborazioni” e non aumentano le probabilità di ottenere una cattedra (p. 162).

Generalmente quasi tutti i successi di un gruppo di persone o di un’organizzazione vengono attribuiti a una persona o al leader. In tutte le nazioni del mondo, “anche se il successo di squadra richiede varietà ed equilibrio, il merito dei risultati del gruppo viene attribuito a un solo individuo” (Quarta legge, p. 156). Comunque “se si persevera il successo può arrivare in ogni momento... La creatività non ha una data di scadenza” (Quinta legge del successo, p. 169).

Inoltre, “indipendentemente dalle sue prestazioni, chi è ritenuto di successo attrae altro successo”, come avviene con l’effetto della presenza televisiva di una persona senza un particolare talento. I numeri uno, le superstar possono attirare l’attenzione di milioni e di miliardi di persone e possono guadagnare cifre stratosferiche attraverso la pubblicità. Però per fortuna esiste anche il volontariato per contribuire alla felicità sociale. E le vere qualità di una persona sul lungo periodo ripagano quella persona e il mondo che le circonda (a volte possono servire anche molti anni).

Alla fine di tutte le riflessioni emerge che il successo dipende “dalla nostra volontà di cercare ripetutamente di produrre un risultato importante” con un’idea o una cosa innovativa (p. 179). Ma anche il successo invecchia, nascono altri probabili successi e l’economia dell’attenzione li premia.

Infine ho deciso di concludere citando un’iniziativa emblematica che conferma le riflessioni dell’autore sulla fallacia di molti professionisti (più o meno fondamentalisti). “Nel 2006 la Banca mondiale chiese al premio Nobel Michael Spence di guidare la Commissione sulla crescita e lo sviluppo... Dopo due anni di lavoro della commissione di 21 leader ed esperti mondiali, di un gruppo di lavoro di 11 membri, di 300 esperti accademici, 12 seminari, 13 consultazioni e un budget di 4 milioni di dollari, la risposta degli esperti alla domanda su cosa bisogna fare per avere una crescita alta è stata più o meno: non lo sappiamo, ma fidatevi degli esperti, riusciranno a scoprirlo (William Easterly, citato in Una buona economia per tempi difficili, Laterza, 2020). In effetti anche i virologi, i medici e i politici percorrono una pericolosa autostrada burocratica.

 

Albert-Laszlo Barabasi è uno studioso ungherese di origine romena, naturalizzato americano: https://www.barabasilab.com/people; www.networkscienceinstitute.org/people/albert-laszlo-barabasi. Nel 2011 ha pubblicato Lampi. La trama nascosta che guida la nostra vita (storie originali, Einaudi). Per un approfondimento video: www.youtube.com/watch?v=j6IGxgiFWFY (Big Data, 2017, in lingua inglese). Qui potete approfondire la recensione del magazine dell’Università di Padova: https://ilbolive.unipd.it/it/news/formula-successo (agosto 2019).

 

 

Nota personale – Secondo il modesto parere di un fan di Alberto Sordi, il Prof. Barabasi non ha preso in considerazione i due fattori più importanti: il fattore fortuna (che non ha escluso), e il fattore servilismo (altrimenti non si spiegherebbe il successo di tanti mediocri, soprattutto a livello politico e accademico). Comunque le reti rappresentato il presente e il futuro della conoscenza scientifica: http://www.agoravox.it/Scienza-delle-reti-e-cooperazione.html. Inoltre, come sanno i migliori operatori finanziari, con le formule matematiche artefatte puoi bluffare, puoi truffare, puoi far fallire chi ti conviene far fallire, oppure chi vuoi punire. In realtà, alcune persone in determinate posizioni, hanno successo perché possono influenzare e ricattare quelli che devono informare e arbitrare (chi prende le decisioni per le cose che contano nei momenti che servono).

Nota personale aggiuntiva – Naturalmente bisogna avere una mente molto lucida e ben allenata se si vogliono ottenere prestazioni eccezionali: http://www.agoravox.it/La-psicologia-del-pensiero.html (dicembre 2012; https://www.economiacomportamentale.it/2017/07/27/cosa-sono-i-bias-cognitivi, blog accademico; https://www.stateofmind.it/bibliography/kahneman-daniel, psicologi professionisti). Essere un esperto non significa essere in grado di prevedere le cose: https://www.agoravox.it/Richard-Thaler-e-i-comportamenti.html. Qui segnalo delle reti scientifiche biomediche: https://www.irb.usi.ch/scientificnetworks (https://www.irb.usi.ch/media-and-communications). Il libro rivela aneddoti interessanti, anche riguardanti i concorsi vinicoli (di solito quasi tutti i vini sono di alto livello e i risultati sono legati all’ordine di presentazione).

Nota virale – In Italia i virologi specializzati sono molto rari. Giorgio Palù è ancora professore emerito a Padova, anche se lavora negli Stati Uniti: https://ilbolive.unipd.it/it/news/storia-evoluzione-coronavirus-parola-giorgio-palu; https://www.youtube.com/watch?v=40NnRMksd6I (ultima parte di quattro parti).

Nota complessa – Una cosa complessa è una cosa superiore alla somma delle sue parti. È la bellezza dei misteri della vita: https://complexitybiosystems.it/en/home (studiare la complessità a Milano); https://netsci2020.netscisociety.net/speakers (chi ha approfondito la complessità a Roma); https://lindastone.net/recommended-reading (come educare l’attenzione a capire la complessità); https://bagrow.com (la scienza della gestione dei team e delle reti); https://anitawoolley.com (la scienza che misura l’intelligenza collettiva dei gruppi e delle organizzazioni); https://mitsloan.mit.edu/faculty/directory/sandy-pentland (le relazioni umane); https://www.nature.com/articles/nature06958 (la scienza della mobilità umana, Marta Gonzalez); https://sciencecue.it/lequazione-dellamore-tutti-sbagliano/9703 (sintesi di fisica esistenziale); https://www.networkscienceinstitute.org/people/alexander-gates (collaboratore dell’autore); https://www.networkscienceinstitute.org/people/giulia-menichetti (collaboratrice dell’autore).

Nota italiana – Tra le persone che hanno aiutato il Prof. Barabasi segnalo alcuni italiani: https://www.robertasinatra.com; https://lucapappalardo.com; http://www.playerank.it/team; https://twitter.com/mesosbrodleto; http://areaperta.pi.cnr.it/fosca-giannotti (Covid Expert); https://twitter.com/dinopedreschi (Covid Expert); https://www.santofortunato.net; https://twitter.com/fabiopammolli. Comunque ricordo un principio molto utile ai cittadini italiani: “Non vi è limite a ciò che può fare un uomo a patto che non dia alcuna importanza a chi ne avrà il merito” (Charles Montague, citato a p. 154).

Nota sensazionale – Non sono le università migliori che formano studenti migliori, ma sono gli studenti migliori che scegliendo le università più importanti le rendono migliori delle altre (p. 27). Quindi conviene frequentare le migliori università perché puoi trovare gli studenti migliori (in tutte le università i docenti fanno quello che possono, con le predisposizioni che hanno gli studenti).

Nota su Filippo Radicchi – Il ricercatore Filippo Radicchi potrebbe raggiungere un grande successo professionale fra pochi mesi: https://orcid.org/0000-0002-8352-1287; https://twitter.com/filrad.

Nota su Manuel Cebrian – Lo spagnolo Manuel Cebrian è un grande esperto di reti: http://www.networks.imdea.org/people/dr-manuel-cebrian-ramos (la vita è fatta di sottigliezze).

Nota su Pierre Deville – Il francese Piere Deville è un grande esperto della gestione dei dati: https://www.linkedin.com/in/prdeville; https://www.pdeville.com/projects.

Nota commerciale – Da una ricerca sull’acquisto di libri e innumerevoli prodotti su Amazon è emerso che “quanto maggiore era il numero delle valutazioni di un prodotto, tanto più la sua valutazione finale differiva dalla sua vera fitness”, cioè successo finale (www.dashunwang.com). In sintesi si può affermare che l’eccessiva influenza sociale condiziona troppo i giudizi delle persone e finisce per inquinare il giudizio finale sulla qualità e sulla predisposizione al successo di un libro. Per questo motivo si investono cifre incredibili nel marketing per i prodotti, meglio se mediocri. Nella maggior parte dei casi sono le prime recensioni quelle più obiettive (ma ognuno di noi ha gusti diversi). Per approfondimenti manageriali: https://accountablecaredoctors.org/team/brian-uzzi; https://dblp.org/pid/59/7884.html; https://www.entrepreneur.com/author/brian-uzzi3.

Nota storica su una famiglia potente – In passato il potere si poteva esprimere in maniera molto creativa e molto crudele: https://it.wikipedia.org/wiki/Erzs%C3%A9bet_B%C3%A1thory (dedicato a chi rinuncia facilmente ai propri diritti costituzionali e alle persone dannatamente servili).



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