mercoledì 2 luglio 2014 - Simone Giovetti

Le Filippine dopo il tifone - Reportage fotografico

Più di 1 milione di sfollati non trovano ancora pace nelle Filippine dopo il passaggio del Tifone Haiyan: le foto. 

L'8 novembre 2013, il tifone Haiyan si è abbattuto sulle Filippine con una forza senza precedenti.

Il tifone ha attraversato l'arcipelago, spazzando la più gran parte delle isole che formano le Visayas (uno dei tre principali gruppi geografici delle FIlippine). Molti villaggi costieri sono stati cancellati dalle carte, la vegetazione litorale protettrice (le mangrovie) è stata distrutta.

Lo choc è stato brutale per la popolazione. Secondo le stime dell'Ufficio del Coordinamento degl Affari Umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), vi sarebbero stati più di 6200 morti, circa 1800 persone scomparse e 4 milioni di persone spostate altrove, fuggite dalle zone distrutte.

In totale più di 14 milioni di persone hanno subito le conseguenze del tifone. Le regioni interessate sono le più povere del paese: migliaia di persone hanno perduto tutti i mezzi di sussistenza e cercano ancora rifugio, in molti nelle grandi città, riempiendo le bidonville, molti altri nei campi profughi allestiti dalle autorità nazionali.

Le foto sono state prese in un campo di sfollati nella città di Tacloban, una delle più colpite dallo tsunami provocato dal passaggio del tifone. In questa città in più di 150.000 hanno perso il loro rifugio.

Qui il reportage.

Foto di Simone Giovetti (tutti i diritti riservati)

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Articolo recensito su St-arT culture.



1 réactions


  • (---.---.---.246) 6 luglio 2014 10:14

    mah...
    probabilmente le foto sono di pessima qualità soltanto per problemi informatici, ma anche se fossero ottime non sfiorerebbero la problematica sottostante.

    Molte zone sono soggette ai tifoni e con il cambio climatico è previsto che il problema si aggravi: cosa si può fare?

    imporre costruzioni tifone-resistenti e scacciare chi non se lo può permettere?

    imporre a tutti l’abbandono delle zone a rischio?

    elaborare previsioni accurate dei tifoni e programmare gli sgomberi?

    lasciare che la gente muoia "naturalmente" per fatalità?

    considerare le catastrofi come occasioni per intriganti documentari?

    Se l’umanità fosse davvero sapiens sapiens questo dibattito sarebbe in fase più avanzata.

    GeriSteve


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