martedì 31 luglio 2018 - Emilia Urso Anfuso

La deriva razzista del governo del cambiamento

In soli due mesi, in Italia, le persone straniere aggredite sono state 12. E’ un dato molto allarmante, ed è bene rifletterci sopra. Due mesi. E’ il periodo di tempo dall’insediamento del governo cosiddetto giallo-verde, con questa stramba alleanza tra M5S e Lega che non promette nulla di buono sotto molti aspetti.

 

La cosa paradossale? Che il ministro dell’interno Matteo Salvini, che sul razzismo ha posto le basi del suo trionfo politico, è a capo del ministero che regolamenta e gestisce l’organizzazione dell’accoglienza.

Si, forse non tutti lo sanno, ma è proprio il Ministero dell’Interno a occuparsi di accoglienza dei migranti, con tanto di regolamentazioni nazionali, leggi e trattati internazionali da onorare.

Cosa fa, invece, Salvini? Li disattende, uno dopo l’altro, questi regolamenti e norme e trattati. Non solo: per dimostrare all’elettorato che è uomo di parola, adotta immediatamente il metodo del pugno di ferro, che produce l’effetto desiderato: il plauso generale di chi alla parola “migrante” o più in generale “extracomunitario” ha effetti psichedelici sulla mente.

Non basta: Salvini ha cagionato non pochi problemi anche per ciò che riguarda il significato dei termini. Lui, i migranti che giungono – ormai tentano di giungere – sul nostro territorio, più spinti dalle decisioni delle cosche che si occupano della tratta dei migranti che dalla loro volontà finale, li chiama tutti “clandestini”, evitando come la peste di utilizzare il termine più appropiato: irregolari.

Ma clandestini stuzzica maggiormente il razzismo dei razzisti, e stimola quello dei meno razzisti, inutile girarci intorno, inutile che Salvini – a parole – dica che non vi sia alcuna deriva razzista, nel nostro paese.

Irregolari: è questo, semmai, il termine da utilizzare. E non perché lo dica io. Sono irregolari coloro che giungono in una nazione, non forniti di documenti di identità o permesso di soggiorno. Ma dopo esser giunti sul nostro suolo, possono avanzare la domanda di riconoscimento di profugo o rifugiato, possono presentare un’istanza per ottenere un permesso di soggiorno, se vivessimo in una nazione civile, come l’Olanda, o altre nazioni europee, che questo diritto lo concedono davvero.

Da noi no: esistono regole – del Ministero dell’Interno – ed esistono diritti umani, che non vengono onorati. Così il migrante, dopo viaggi allucinanti in giro per il globo e dopo esser stati praticamente rapiti da questa o quella cosca di malavitosi dediti alla tratta di esseri umani, si ritrovano pure prigionieri di un termine: clandestini.

La conferma della deriva razzista, fortemente voluta a cominciare da Salvini, l’abbiamo attraverso le notizie di cronaca. In soli due mesi, 12 persone extracomunitarie sono state aggredite. Tra di esse, persino l’atleta azzurra, ma di pelle nera, Daisy Osakue. Aggredita da due giovani a Moncalieri, in provincia di Torino, dove un giovane le ha tirato un uovo in un occhio, provocandole un danno.

Daisy è primatista italiana del lancio del disco, ma no…Non esiste razzismo in Italia. Le lanciano un uovo contro un occhio, da un metro di distanza, perché non sono mica razzisti.

Ma potremmo parlare degli altri undici aggrediti: in calce a questo editoriale, troverete la lista e le modalità di aggressione.

Se questo è un ministro dell’interno, mi chiedo cosa siano gli altri, cosa facciano e come, di cosa si stiano occupando. Servono soluzioni, ma non quelle adottate. Serve serietà, e non proclami alla ventennio fascista. Serve che qualcuno metta un freno a tutto questo, perché effettivamente sì, questo governo è del cambiamento, ma è necessario riflettere su quale tipo di cambiamento, visto che somiglia tanto a un recente passato che non ci dice nulla di buono.

Gradirei poter vivere in una nazione i cui ministri siano in grado di risolvere questioni importanti, e non generare problemi sulle questioni importanti del paese. Il tema dei flussi migratori è annoso e complesso, va risolto ma non in questa maniera. Comprendo come una parte di italiani resti sempre affascinata dalle parole, dalla propaganda politica, dalla fuffa in generale, ma io non posso permettere che questa parte di cittadini offuschi il diritto dell’altra parte di popolazione a ottenere un governo giusto, capace e responsabile.

Siamo tutti buoni a sbattere i pugni sui tavoli, ad alzar la voce, a fare i duri. Specialmente se contro elementi fragili. Ma pochi sanno davvero cosa dire e perché, cosa fare e perché, cosa chiedere e come.

Chiudere porti – persino alla Guardia Costiera Italiana – cosa contraria allo stesso Ministero dell’Interno, far vedere i muscoli, generare odio e rancore…Non è questo ciò che fa un buon ministro. Questo lo sanno fare tutti, almeno quelli che sono avvezzi ad ottener ragione senza averla.

LISTA DEGLI EXTRACOMUNITARI AGGREDITI DAL 3 GIUNGO AL 30 LUGLIO 2018

30 luglio - A Moncalieri poco dopo la mezzanotte di domenica Daisy Osakue, 22enne italo-nigeriana, primatista italiana under 23 di lancio del disco, viene colpita dalle uova lanciate da un'auto. Ferita all'occhio da un frammento di guscio

29 luglio - Ad Aprilia, in provincia di Latina 43enne marocchino è morto dopo un inseguimento da parte di un gruppo di persone che riteneva fosse un ladro. La sua auto è finita contro un muro e l'uomo dopo essere sceso è stato pestato. Da capire se è morto dopo l'aggressione o a seguito dell'impatto col muro. Denunciati due uomini di 40 anni, del posto, per i quali si ipotizza l'omicidio preterintenzionale.

26 luglio - A Partinico un cameriere 19enne senegalese è stato aggredito e picchiato nel bar dove stava lavorando. Tre giorni dopo è stato fermato dai carabinieri un operaio di 34 anni: è stato denunciato per lesioni personali aggravate dall'odio razziale.

- 26 luglio - A San Cipriano d'Aversa in provincia di Caserta due ragazzi in scooter sparano con una pistola ad aria compressa contro un 22enne della Guinea, ospite in un centro di accoglienza. Per lui solo escoriazioni.

26 luglio - A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio di origine capoverdiana viene ferito da un colpo di arma da fuoco esploso dalla terrazza di un appartamento. L'uomo stava lavorando su un ponteggio a 7 metri di altezza quando è stato raggiunto alla schiena da un pallino di piombo. A sparargli un vicino di origine argentina che si giustifica coi militari dicendo di aver sbagliato mira: voleva colpire un piccione.

 - 17 luglio - A Roma una bimba di etnia rom di 14 mesi (VIDEO) viene raggiunta da un colpo di pistola ad aria compressa potenziata, mentre era con la madre in viale Togliatti, nella periferia est della Capitale. Il responsabile è Marco Arezio, 59enne ex dipendente del Senato in pensione. "Stavo provando la nuova arma, non mi sono accorto di aver colpito la bimba", dichiara. Monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "L'Italia non viventi il Far West".

- 11 luglio - A Latina Scalo dei ragazzi sparano da un'auto in corsa con una pistola ad aria compressa contro due richiedenti asilo nigeriani che aspettavano l'autobus. I proiettili di gomma colpiscono i ragazzi alle gambe causandogli dei piccoli ematomi.

6 luglio - A Forlì un ivoriano di 33 anni in bicicletta viene ferito all'addome e a un braccio da alcuni colpi sparati da un'auto in corsa con un'arma ad aria compressa.

 3 luglio - Ancora a Forlì, due ragazzi in motorino affiancano in piena notte una donna nigeriana e le sparano a un piede con una pistola ad aria compressa. La donna per paura non denuncia l'aggressione.

22 giugno - A Napoli un cuoco originario del Mali, il 21enne Konate Bouyagui, che ha avuto un momento di notorietà per aver partecipato quest'anno a una puntata di 'Masterchef Italia', viene colpito all'addome da un proiettile di fucile a piombini sparato da un'auto in corsa.

11 giugno - A Caserta due giovani maliani titolari di protezione internazionale vengono avvicinati da un'auto nera con a bordo tre giovani che, al grido di "Salvini, Salvini!", gli sparano due colpi con una pistola ad aria compressa.

- 3 giugno - A Vibo Valentia Soumayla Sacko, un 29enne del Mali, viene ucciso a colpi di fucile. Esplode la rabbia nella baraccopoli di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, dove viveva.

 



4 réactions


  • paolo (---.---.---.49) 3 agosto 2018 18:29
    Pare che gli aggressori di Osakue siano stati individuati e risultino comuni imbecillotti dalla testa vuota ( come peraltro ipotizzabile), che riempivano la loro misera esistenza con queste bravate. Di questi sciagurati, evidentemente in difetto educativo, uno ha un padre consiglere del PD.
    Indagando sul fatto è emerso che il padre di questa poverina , il quale ci ha regalato il solito pistolotto sul razzismo italico, sia un "gentiluomo" noto alle cronache per fatti gravissimi commessi da immigrato irregolare. Siccome è improbabile che trattasi di omonimia, stante le altre circostanze che ne confermebbero l’identità, sarebbe interessante che una brava giornalista come Emilia, andasse a fondo nella notizia.
    E magari facesse un pò di autocritica quanto meno sul fatto specifico.


  • paolo (---.---.---.49) 3 agosto 2018 18:31

    consigliere con la "i".


  • Enzo Salvà (---.---.---.98) 4 agosto 2018 09:47

    D’accordo con Lei ed è giusto che si continui ad evidenziarlo anche se sembra non ci sia nessuno all’ascolto. Spiace dirlo ma abbiamo avuto solo l’assaggio di quanto gli italiani, che dai sondaggi sono molto favorevoli a questo governo/governanti, faranno "passare" in futuro.

    Della vicenda Osakue cosa rimarrà in evidenza: imbecillotti uno dei quali figlio di un PD, che il ns. ministro si è affrettato ad evidenziare spostando l’attenzione dalla luna al dito che la indica. 

    Nel frattempo 49 milioni, presidenza RAI con familismo allegato, tanto per rimanere nel nostro orticello, vaccini, ILVA, TAV, TAP, problemi enormi per questo Paese vengono offuscati dal Leasing dell’aereo di Renzi. 

    Per finire, un Ministro della Repubblica che chiede l’abrogazione della Legge Mancino - riguardante odio "razziale" etnico" "religioso" "violenza ed istigazione", non solo atti e slogan fascisti, motivando il tutto con un vaneggiamento che comunque è carico di "codici": sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano». 

    Io tutto posso credere, ciò a cui non credo è che i politici dicano cose che appaiono come fregnacce involontarie. 

    Nel frattempo passerà un Decreto Dignità che di dignità non ne ha, e che, per la parte lavoro, verrà tranquillamente aggirato, esattamente come sempre. Poi non se ne parlerà più e con qualche ulteriore annuncio si risolve.

    In ogni caso, che gli episodi siano 11 o 12, sono solo quelli denunciati, il clima è brutto.

    Un Saluto
    Es.

    • Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 4 agosto 2018 10:54

      Salve Enzo

      Ha tracciato un’ottima sintesi della pessima realtà
      Un saluto
      EAU

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