La coscienza sporca della ministra

Gli insegnanti «sono troppi», ecco perché «sono pagati pochissimo perché sono quantitativamente superiori al fabbisogno». I bidelli «sono quasi 200 mila, ci sono più bidelli che carabinieri in Italia e le scuole sono sporche».
Ecco il sunto, il mio sunto, di quanto ascoltato dalla Gelmini ospite d'obbligo di Fazio. Già, la par condicio obbligava a Fazio ad ospitare la ministra perché precedeva il programma di denuncia giornalistica proprio sulla scuola.
La base della filosofia tappafalle della ministra è questa. Gli stipendi sono bassi, gli insegnanti vengono pagati poco? La ragione sta nel fatto che sono molti, quindi licenziandoli li pagheremo meglio. Tacendo che i soldi risparmiati non ritorneranno ai dipendenti della scuola (ai superstiti), ma a ripagare la crisi generata dalle banche e dai padroni.
"I bidelli sono tanti e le scuole sono sporche". A parte il fatto che ciò non è vero, almeno per le scuole che frequento io (i miei nipoti per la verità) ma mi rendo conto che il mio è solo un piccolo spaccato, ma è come dire che se qualcuno non fa il proprio mestiere allora li licenziamo tutti! Ma non è questo il caso! Ai bidelli non è assegnato il compito di pulire le scuole, e questo la dice lunga sulle competenze della ministra.
"Portineria, fotocopie, consegna e ritiro di posta e circolari. É sorvegliante e responsabile di tutto ciò che accade fuori delle aule, delle segreterie, e nel cortile, quindi se un alunno si fa male fuori dell'aula ed in assenza del docente, la colpa è del bidello; controlla la permanenza degli alunni fuori dalle aule che dev'essere del minor tempo possibile. Può prestare agli alunni assistenza medica non professionale e temporanea di poco conto o mentre chiede ad un collega di chiamare i soccorsi. Sorveglia e presta manutenzione ai beni della scuola, piante e animali compresi....ecc ecc". Questo è solo uno spaccato delle mansioni che il ministero della pubblica istruzione assegna ai bidelli o come viene detto in burocratese ai collaboratori.
Quindi se le scuole sono sporche o se si spende troppo per le ditte di pulizie le colpe andrebbero imputate ai dirigenti scolastici. Sono loro responsabili che le imprese facciano il loro dovere e che le gare d'appalto siano congrue.
Ma ieri da Fazio il contradditorio non valeva.