La cava dei dinosauri di Altamura lasciata morire

L'ennesimo scempio. L'ennesima mancanza di tutela e valorizzazione.
Nell'ormai lontano 1999, nella Cava Pontrelli di Altamura (Bari) vengono ritrovate circa 30.000 orme di dinosauri su una superficie di 12.000 metri quadrati.
Le impronte risalgono al Cretacico superiore, tra i 70 e gli 80 milioni di anni fa, e testimoniano la presenza di oltre duecento animali, appartenenti almeno a cinque gruppi diversi di dinosauri, erbivori e anche carnivori.
Addirittura in alcune di esse si scorgono le pieghe della pelle, probabilmente grazie alla permeabilizzazione effettuata dal fango.
All'inizio, titoloni di giornali; promesse; dirette televisive; speciali da tutto il mondo.
Oggi di quelle impronte resta ben poco.
A malapena si riescono a distinguere.
Il recinto oramai è come se non ci fosse e chiunque può accedervi tranquillamente e magari armato di scalpello portarsi via una bella impronta di dinosauro.
Cosa si è fatto per salvaguardare un patrimonio così unico nel suo genere?
Parole, parole e parole.
Nessuno che abbia avuto gli attributi per imporre una posizione netta e volta alla tutela ed alla promozione del territorio.
In fondo poi, siamo gli stessi che lamentano la mancanza di occupazione e la morente economia.
Beh, non ci si deve lamentare se poi le occasioni uniche le gettiamo nel water.
Vergogna.