martedì 10 maggio 2022 - Giacomo Nigro

La Russia di Putin, vista attraverso gli occhi di Anna Politkovskaja

Putin, lo sappiamo, prima di essere Presidente incontrastato della Federazione Russa, è stato capo del KGB, la feroce polizia segreta dell’URSS. I suoi metodi sono rimasti gli stessi. Ce lo ha raccontato Anna Politkovskaja nei suoi scritti. 

Anna Politkovskaja era una coraggiosa giornalista della “Novaja Gazeta”, morta a soli 48 anni per aver denunciato le violazioni dei diritti umani durante la seconda guerra cecena. Con i suoi reportage e le sue inchieste non ha lesinato critiche a Putin, accusandolo apertamente del mancato rispetto dello stato di diritto. 

Fu assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006, nonostante le minacce, Anna Politkovskaja non voleva abdicare al suo dovere di giornalista: per amore della democrazia combattè armata solo della sua penna, un'arma temuta da Putin come da tutti gli uomini di potere. L’assassinio della Politkovskaja poteva essere un allarme, il momento per prendere le distanze da Putin da parte degli europei. 

Putin, invece, continuò ad essere riconosciuto dall’Occidente partner commerciale privilegiato, facendo incrementare la crescita economica russa e l'arricchimento abnorme degli oligarchi che con metodi mafiosi investivano fiumi di denaro in tutta Europa e negli USA.

Leggere Anna Politkovskaja guardando la tragedia ucraina, può aumentare la consapevolezza delle cause, significa capire meglio quale è il sistema di potere post-sovietico, chi è l’uomo che lo incarna, al di sopra di ogni legge democratica, nessuno può essere cinico o indifferente di fronte a quanto accade.

Fuori la città di Groznyj c’è un cartello: "vivere in Cecenia è da eroi". Lo stesso potrà essere scritto fuori Mariupol, per l’Ucraina. 

"L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede." questo celebre pensiero ci ha lasciato, fra tanto altro, Anna Politkovskaja, speriamo che sia di esempio a quanti un questi giorni si esercitano solo in propaganda.



4 réactions


  • Guido (---.---.---.41) 10 maggio 2022 11:30

    Lettura istruttiva. Non c’è idealismo nel regime, commistione tra criminalità e potere politico a tutti i livelli, magistratura compresa, per non parlare delle forze dell’ordine.

    La popolazione negli Urali preferisce agli "altri" i residui della mafia tradizionale che ha ancora un "codice d’onore"


    • Giacomo Nigro Giacomo Nigro (---.---.---.223) 23 aprile 2022 20:15

      @Guido

      È la lettura del libro "La Russia di Putin" di Anna che mi ha spinto a scrivere queste righe modeste, ma ritengo che non essere prolissi sia utile a stimolare la curiosità. Fra la Seconda guerra Cecena e la guerra in Ukraina ci sono differenze storiche, ma non di merito. Le parole di Politkovskaja sono applicabili a quel metodo.


  • Guido (---.---.---.41) 10 maggio 2022 15:07

    La Russia di Putin di Anna PolitkovskajaStoria di un massacro pag. 289 Trascrivo

    "La nuova ideologia di Stato, letale per l’individuo. Putin l’ha illustrata più volte. E suona all’incirca così: "Non aspettatevi che le perdite ci frenino. Non lo faranno. Nemmeno se dovessero altissime". L’autrice sapeva cosa ci aspettava.


  • Giacomo Nigro Giacomo Nigro (---.---.---.40) 10 maggio 2022 22:22

    è stata la lettura de "La Russia di Putin" che mi ha indotto a fare un parallelo fra la seconda guerra Cecena e l’attuale guerra in Ucraina


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