martedì 8 febbraio 2022 - Marco Barone

La NATO ha ritrovato una ragione di esistere grazie alla Russia in una società che continua ad armarsi all’impazzata

L'umanità ha quasi sempre fatto rima con guerra. Guerra e società umana camminano insieme, magari ci sono state epoche caratterizzate da periodi di tregua, come quella che sta vivendo l'Europa da alcuni decenni, ma nel mondo, guerre piccole, dimenticate magari dai media, o più grandi a livello di impatto ci sono sempre state e continueranno ad esserci fino a quando la nostra società fonderà l'equilibrio del potere attraverso le armi.

 Vero è che oggi le guerre si combattono anche con altri strumenti, forse pur più incisivi delle tradizionali armi, come quelle finanziarie, che possono destabilizzare intere economie, democrazie, e favorire rovesciamenti di potere. Ma nella società di questo nuovo secolo, si continua ad armare il mondo, con un mercato mondiale di armi di circa 80 miliardi. E neanche a dirlo quasi tutte le armi importate negli ultimi anni provengono dagli USA, il doppio rispetto a quelle russe. La tensione in essere tra Russia ed Ucraina, è diventata un pretesto fenomenale per ridare senso e vitalità alla NATO, nata per una società che non esiste più, quella dei blocchi, quella che doveva osteggiare il comunismo. Gli USA continuano ad investire in modo importante e a ruota libera i Paesi fedeli o succubi dell'alleanza Atlantica seguono di conseguenza, come l'Italia. La vicenda incredibile degli F35 docet. Basta pensare che gli americani da soli investono nel comparto difesa 740 miliardi di dollari, i russi solo 42 miliardi di dollari . Non bisogna chiaramente dimenticarsi della Cina, che investe 178 miliardi di dollari ed è una potenza che concorre con quella statunitense. Ma se le armi esistono, prima o poi verranno utilizzate. Se gli eserciti esistono, prima o poi verranno impiegati. Se non cambierà l'impostazione di vivere la società, la nostra umanità continuerà a far rima con guerra.

mb




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