martedì 27 settembre 2011 - paolodegregorio

La Lega e la secessione: lettera aperta a Napolitano

Caro Presidente Napolitano
Le scrivo raccogliendo il suo pressante invito affinché ognuno si prenda le proprie responsabilità, e dopo la manifestazione in piazza della Lega Nord a Venezia mi sembra urgente che Lei si prenda le sue.

Lo spettacolo di tre ministri dell’attuale governo che inneggiano alla secessione, senza che il Presidente del Consiglio abbia nulla da dire, configurano un inaudito attacco alla Costituzione e alla unità della nazione, quasi un atteggiamento di tipo golpista, che in nessun modo può essere minimizzato né sottovalutato.

Lei Signor Presidente, ha tutti i poteri per spegnere quei ghigni soddisfatti di chi urlava “secessione, secessione” di fronte alle camicie verdi, sciogliendo il Parlamento e azzerando il governo che ha al suo interno questi figuri, e indicendo nuove elezioni.

Si aggiunga che tutte le forze sociali, la Confindustria in testa, considerano questo governo inadeguato e senza credibilità, non tanto per i comportamenti personali del premier, ma per la sua sottovalutazione della crisi e per il dilettantismo mostrato nel cercare qualche rimedio.

Consideri anche Presidente che tutti i sondaggi indicano l’attuale schieramento di destra come abbondantemente minoritario nel paese, e il ricorso a nuove elezioni, come in Spagna, sarebbe ben visto dai mercati e dall’Europa.

Lei non ha alibi: la pistola fumante sono i ministri secessionisti, finisca la sua carriera politica in piedi e onori le sue prerogative presidenziali. Non vogliamo nemmeno pensare ad una sua complicità con chi vuole dividere la nostra nazione.

Nessuno ha questo potere, e nessuno può farlo al suo posto.

 

 

 



2 réactions


  • paolo (---.---.---.241) 27 settembre 2011 12:14

    Questa tua esortazione ,qualora venisse ricevuta (si fa per dire) da Napolitano e se (sempre si fa per dire) costui decidesse di dare seguito alla tua richiesta farebbe un atto di una gravità straordinaria ,dal momento che ammetterebbe implicitamente di essere stato assente da questo paese per tutta la durata del suo mandato .

    Quindi mettiti l’animo in pace .
    ciao



  • (---.---.---.247) 27 settembre 2011 17:03

    Inoltre, aggiungerei, che il Presidente della Repubblica non ha per nulla il potere che gli attribuisci. Fino a quando al parlamento ci saranno i numeri per dare la fiducia ad un governo, non importa quanto rappresentativo, il Presidente non potrà in nessun caso sciogliere le camere. Se lo facesse, allora sì che commetterebbe un grave atto contro la Costituzione.
    Diverse sono le valutazioni politiche, ma il Presidente, proprio per la sua veste super partes, non se le può permettere.
    Quello che è indecoroso è assistere alle dichiarazioni dell’on Lupi, esponente di Comunione e Liberazione, volte alla difesa ad oltranza dei comportamenti del premier. Viene spontaneo chiedersi se i valori su cui si fonda Comunione e Liberazione, che per certi versi è il volto nuovo dell’Azione Cattolica, siano stati radicalmente modificati tanto da permettere all’on. Lupi di assumere quella posizione che nulla ha a che vedere con la questione della legittimità o meno delle itercettazioni. Permettere la rielezione dell’On. Lupi, questo sì che sarebbe anacronistico.


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