giovedì 15 gennaio 2009 - dAW

La Fine di Casini

Leggendo certi giornali sembrerebbe quasi che Gianfranco Fini sia diventato il leader del Partito Democratico. Un ex fascista leader degli ex comunisti? Sarebbe quasi affascinante (ma in quella veste, in effetti, c’è già Di Pietro). In realtà Fini è semplicemente il presidente della Camera, la terza carica dello Stato, un profilo altamente istituzionale, e il suo comportamento ne è diretta conseguenza.

Non siamo tornati ai tempi dell’ultimo governo Berlusconi, quando Fini – e l’ex Casini – continuavano a logorare l’esecutivo, ma siamo di fronte ad una inevitabile polemica istituzionale. Fini sta facendo il presidente della Camera, e se il governo ricorre troppo alla fiducia lui lo deve sottolineare (mentre prima di diventare presidente pensava l’esatto contrario). Lo faceva Casini, e lo faceva Bertinotti con Prodi.

Non si capirebbe nemmeno il motivo di un certo comportamento di Fini: perché mai fare opposizione al proprio governo, e pure in un momento di così alta popolarità per l’esecutivo? Perché voler fare la fine di Pierferdinando Casini? Poi se il leader di An ha qualche alta aspirazione non lo sappiamo, ma francamente questo scontro sembra più montato ad arte dai media.



2 réactions


  • Rocco Pellegrini Rocco Pellegrini (---.---.---.142) 15 gennaio 2009 22:44

    Condivido pienamente quel che dici. La stampa monta casi che non stanno nè in cielo e nè in terra come si fa con le squadre di calcio. Fini fa quello che deve fare nel suo ruolo istituzionale esattamente come hai detto.
    E Berlusconi sa benssimo che senza Fini tutto torna in alto mare anche nel PDL, dunque crusca per polli e demagogia......


    • Rocco Pellegrini Rocco Pellegrini (---.---.---.157) 16 gennaio 2009 08:33

      proprio oggi, 16 gennaio 2009, il corriere della sera pubblica un articolo nel quale si dice che una rottura con Fini costerebbe a Berlusconi 5 punti.


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