giovedì 18 agosto 2011 - Dario Salvelli

L’origine del debito pubblico italiano? Brunetta, Tremonti e Sacconi consulenti di Craxi

3nding scrive: “a metà degli anni ‘80 il governo Craxi aveva tre consulenti economici di alto livello che aprirono la voragine del debito pubblico italiano passato dal 73% del Pil nel 1984 al 96% del 1988. I loro nomi? Maurizio Sacconi, Renato Brunetta, e soprattutto Giulio Tremonti.”

Il fatto che siano tutti e tre nell’attuale Governo in una crisi del genere è spaventoso. Questa infografica chiarisce poi meglio chi ha creato, attenuato ed aperto il debito pubblico italiano negli anni:

E di chi è il debito pubblico italiano, 1577 miliardi di euro? Il 15% delle banche italiane, il 14,6% dei gruppi assicurativi esteri e fondi comuni europei, il 14% di investimenti privati, il 12,3% di banche estere, l’11,4% di compagnie assicurative italiane, l’11,1% di altri investitori internazionali.

Eppure secondo l’Economist rispetto agli altri debiti pubblici non siamo messi poi così male.



12 réactions


  • (---.---.---.211) 18 agosto 2011 14:28

    FINALMENTE È SALTATO FUORI CHI SONO COLORO CHE ATTUALMENTE STANNO SCASSANDO LE FINANZE E L’ECONOMIA PUBBLICA !!


  • (---.---.---.24) 18 agosto 2011 14:47

    Ma facciamoci del male!!!


  • (---.---.---.232) 18 agosto 2011 16:29

    come mai non è saltato fuori prima questo articolo !!! doveva venir fuori gia a maggio del 2008 !!! ma siamo ancora sempre in tempo a kiedere al governo di mandarli subito a casa e con loro tutta la COMBRICOLA POLITITICA CON TUTTI COMPAGNETTI DI MARENDINE !!!!!!


  • (---.---.---.183) 18 agosto 2011 17:02

    l opera civile di questo tempo è informare chi non sa di valere politicamente tanto ,quanto basta per formare una consapevolezza globale che rompa il sistema attuale laido e putrido dell attuale classe politica.VIVA L ITALIA LIBERA


  • Renzo Riva Renzo Riva (---.---.---.40) 19 agosto 2011 00:23

    L’autore sarà un mago nella IT ma come notista politico vale zero.
    Cosa accadde nel 1969? Lo sa?
    Accadde che furono messe le basi per disastrare i conti dell’INPS.
    Non dico altro se non di informarsi presso l’ex-sindaco di Napoli e docente nella università Federico II prof. Nello Polese.

    Per mettere un po di pepe al suo asfittico argomentare rinvio a

    http://www.alessandriaoggi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3279&Itemid=28&mosmsg=Grazie+per+il+tuo+voto%21

    Attualità - Energia: (18.08.11) Energia Nucleare prossima anche in Italia

    Il referendum ha
    sbloccato il Nucleare:
    gli atti (scaricabili) del
    convegno CIRN per la
    sua prossima ripartenza


    Atti del convegno
    http://www.giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/ripartenzaatti.pdf


    • (---.---.---.155) 19 agosto 2011 11:10

      Ciao Renzo, il post non ha alcuna pretesa di analisi ma è solo una segnalazione di alcuni fatti e un invito ad approfondire e scavare e ad tirare fuori commenti come il suo (non amo fare il tuttologo): però non può gettare il sasso e tirare la mano. Cosa dovrei chiedere a Nello Polese, tra l’altro ex Psi? smiley Sono tutt’occhi.


      un caro saluto

    • (---.---.---.211) 19 agosto 2011 11:23

      ma chi è che ha fatto la data del 1969 in questo articolo ????


      Sembra l’abbia fatta solo il sig. Renzo...

    • (---.---.---.211) 19 agosto 2011 11:24

      il commento diel sig. Renzo Riva è imopertinente o off topic...


  • (---.---.---.205) 20 agosto 2011 12:59

    Scusate signori commentatori ma dove eravate durante gli anni ottanta quando c’erano le baby pensioni, c’erano i lavoratori socialmente utili e c’era una sanità che probabilmente non potevamo permetterci? Pensate veramente che tutti i soldi li abbiano mangiati i politici e i faccendieri?

    Io proporrei prima di tutto di dare la pensione a tutti pari a quello che uno ha versato nelle casse dello Stato, così si risolve il problema del debito.

    Non è giusto dare di pensione più soldi di quelli versati. E poi una sanità meno avanzata e quindi più costosa per i cittadini e più snella per lo Stato. Sanità e pensioni solo le principali voci di spesa dell’Italia, tagliate di una buona percentuale i conti dello Stato ritornerebbero in ordine.

    Non è giusto l’aizzare la folla verso un Tremonti o un Craxi che ha dissanguato le casse dello stato per conto del partito, per conto proprio e per conto dei cittadini. Cittadini che adesso ripudiano Tremonti e combriccola perché i soldi (a debito) sono finiti.


    • (---.---.---.25) 21 agosto 2011 15:40

      balle ci sono un sacco di inefficienze economiche reali, alle quali nessuno del dinamico trio dei politicanti citati nell’articolo, ha posto soluzione...scusi ma com’è che qui sopra si corda proprio le spese militari , per fare le guerre degli USA?


      Se Craxi o chi per esso con l’aiuto del dinamico trio di cui sopra ha imposto con legge le pensioni Baby per gli attuali 60enni, uno che oggi avesse 35 anni cosa poteva fare da fanciullo ???

      E da adulto, come singolo individuo ??

      Cos’è quando c’è da fare le leggi il potere è del politicante di turno, ma quando c’è da sopportaren i costi e gli sprechi allora la colpa è del cittadino ?


      MA LEI COME RAGIONA SCUSI ??

      Ah tanto per ricordarle...ben pochi cittadini sono scappati all’estero da latitanti sono sappati, con circa 150 miliardi di lire, provenienti da corruzioni varie tipo Craxi...lei che si mette a fare i conti sulle esigenze di stato sociale dei cittadini ...magari si ricordi pure di De Lorenzo ed i suoi problemi con la giustizia ...



      non si metta a fare del qualunquismo prendendo di mira lo stato sociale su...le sue sono evidenti esagerazioni...


  • pv21 (---.---.---.24) 21 agosto 2011 19:45

    Grazie del Debito >

    Nello spazio di un mese una duplice manovra da 110 miliardi e tale da “affondare le mani” nelle tasche degli italiani.
    Il cuore di BERLUSCONI ora “gronda sangue” per una manovra bis dettata da “una crisi planetaria” che, si giustifica TREMONTI, “non era prevedibile”. Quel Tremonti che ammette che i suoi 45 miliardi sono in realtà 50.

    Nessun “dubbio” per un tasso di crescità che è, da mesi, la metà della media europea.
    Nessun “rammarico” per un Debito pubblico cresciuto in soli 3 anni di oltre 290 miliardi di euro superando quota 1900.
    E’ dal 1994 che Berlusconi promette di abbassare le tasse.
    Mai un “accenno” ai circa 650 miliardi di Debito accumulati nei 9 anni di suoi governi. Ha battuto perfino Craxi che in 4 anni (84-87) di governo fece salire il Debito di "appena" 240 miliardi.

    Intanto la crisi, ex ripresa passata a semi crescita, continua a gravare sul paese come Se fosse Stagnazione


Lasciare un commento