lunedì 30 luglio 2018 - Camillo Pignata

L’appello di Saviano e il monito di Mattarella non bastano, bisogna agire

 

Non bastano la rabbia lo sdegno di Mattarella, l’invito di Saviano a mobilitarsi a rompere il silenzio.

Non bastano le parole.

I migranti scudi umani, il tiro al bersaglio dei negri e dei rom, la disumanità dei lager libici, le bugie, le verità, le testimonianze dei documenti televisivi sono sotto gli occhi di tutti, ma la gente, molta troppa, se ne frega, non vede e non sente, perché “non c'è più sordo di chi non vuol sentire”.

Non sente perché non è abituata a sentire chi parla al cervello, ma solo chi parla alla pancia. E allora bando alle parole ed agiamo, nel rispetto della democrazia e della costituzione, ma agiamo.

Occorre ripristinare la sovranità dello Stato sul territorio. Occorre che le istituzioni tornino a fare le istituzioni.

Occorre che il popolo torni ad essere popolo.

Se quelli che hanno fatto il blitz di Forza Nuova nella sede di “Repubblica”, le incursioni di Como e di Mantova, sfregiato la memoria di Anna Frank e dei martiri di Marzabotto, le manifestazioni, le commemorazioni, le intimidazioni violente, se hanno compiuto reati punibili con l'arresto, arrestateli tutti.

Se non lo fate, la prossima volta questa gente non si presenterà a mani nude, ma con i manganelli.

Se il silenzio dei partiti della destra, sulle azioni squadriste, le sue giustificazioni di questi atti, il suo benaltrismo, realizza una complicità strisciante di queste forze politiche, con il fasciorazzismo, denunciatelo cacciate fuori questi partiti dall’arco costituzionale.

Non consentite a questi partiti di dire “non siamo razzisti, dunque siamo democratici”.

Se non lo fate, la prossima volta questa gente appoggerà apertamente i fascisti e farà alleanze con essi.

Isolate i fascisti, chiudete subito ogni rapporto, di dialogo o di interlocuzione. Con i fascisti non si parla diceva Sandro Pertini.

Con i fascisti non si parla perché l'Italia è una repubblica antifascista nata dalla Resistenza, perché il fascismo non è una fede ma un crimine, non è un idea ma uno spot elettorale. Non si parla per non legittimarli, per non fargli pubblicità.

Se nelle forze politiche che li rappresentano c'è una organizzazione che li guida, una strategia per intimidire, sopraffare, annullare tutte le attività che sono antirazziste per sostituirsi allo stato, scioglietele.

Se c'è una fonte di finanziamento asciugatela.

Se non lo fate, autorizzate queste forze politiche a guidare una insurrezione armata.Se i fascisti che hanno incitato alla violenza razziale, alle aggressioni alle fucilate contro i neri, giustificato ed edulcorato la violenza razziale, hanno compiuto reati non punibili con l'arresto, perché la legge non lo prevede, fate una legge apposita.

Chi, fomenta odio e paura, chi fabbrica razzismo, non può farla franca.

I gesti, le parole, le manifestazioni e tutto ciò che pubblicizza un fenomeno così odioso non può essere tollerato.

Gente siffatta non può in stare nel Parlamento italiano, e neppure in quello europeo. Consentire la presenza di chi cavalca il razzismo, nelle istituzioni rappresentative italiane ed europee significa rinnegare la storia e la civiltà, la lotta antifascista e antirazzista da cui è nata la Repubblica Italiana, e il principio di solidarietà, da cui è nata la UE.

Chi spara ad un essere umano solo perché di colore, contro uomini donne scappate dalla guerra, dalla fame, alla morte, non può essere cittadino di una repubblica, nata dalla resistenza e fondata sull’antifascismo e sull’antirazzismo.

La cittadinanza italiana non è compatibile con il razzismo.

Chi è contro valori che sono alla radice dello status di cittadino italiano non può essere cittadino italiano.

Se non avete la maggioranza per varare queste leggi, lottate nelle strade e nel parlamento, nei consigli regionali, nei consigli comunali e dovunque vi è possibile lottare.

 



1 réactions


  • Semprevivo (---.---.---.174) 11 settembre 2018 22:13

    Voi avete un grosso problema: vedete "fascisti" da tutte le parti. Vi consiglierei di trovarvi un bravo psichiatra perché siamo a livello di psicosi di massa. L’ultimo fascista l’avete impiccato voi a testa in giù 80 anni fa. Dopo non ce ne sono stati più. Buona parte sono confluiti nelle file dell’anpi o sono andati direttamente al governo nelle nuove formazioni "democratiche". Quelli che vedete balenare voi adesso o sono allucinazioni, e quindi vi ribadisco quanto detto sopra. Oppure sono invenzioni tese al mantenimento del potere che avete esercitato in tutti questi anni demonizzando l’avversario (non la pensi come me o mi puoi fare danno, allora sei un fascista, e come tale sei da aborrire e non hai diritto di parola!). Questa seconda ipotesi è molto più grave e confligge con i principi democratici cui voi vi ispirate in ogni momento. Pertanto ci fate il piacere di finirla con questi metodi ed iniziate a rispettare anche le opinioni degli altri!

    Perché la misura è colma e le cose possono finire molto, ma molto male.


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