Jeep, uno spot ai limiti della follia
Se ci fosse un premio per lo spot più irrazionale e invadente in circolazione quello della Leo Burnett per Jeep lo vincerebbe a mani basse.
E’ probabile che nell’agenzia torinese non si siano accorti dei cambiamenti climatici e probabilmente abbiano ipotizzato una valanga di correnti gelide del Polo Nord tale da portare sull’Italia tanta neve quanta nessuno degli abitanti ne aveva visto in tutta la vita.
D’altra parte senza neve cosa ci si potrebbe fare con un Suv o fuoristrada? Meglio insistere sulla neve che alla fine, per quanto solo televisiva, offre lo scenario motivazionale giusto al potenziale cliente desideroso di misurarsi con le avverse condizioni meteo pur di riuscire nella titanica impresa di far arrivare il figlio a scuola alla faccia degli altri più comuni mortali.
Così non può stupire che tra bambini felici che giocano sulla neve ce ne sia uno tanto fortunato, quanto solitario, che riesce ad arrivare a scuola puntuale, salutato da un papà che gli augura “buona giornata!” neanche fosse il collega della porta accanto.
Purtroppo accade che nella scuola dall’aspetto sabaudo-austero si ritrovino solo in due, l'insegnante infatti non è arrivato perché non ha la Jeep e i bidelli non è dato sapere se abbiano dormito a scuola oppure siano arrivati con la slitta non potendo permettersi un mezzo adeguato.
E alla fine cosa c'è di meglio per i bambini che continuare a cantare All By Myself? D’altra parte siamo in Italia ed è normale che un bambino canti un classico del 1975 che parlava d’amore.
Ma attenzione! Non rilassatevi troppo in poltrona, qualsiasi programma stiate vedendo lo spot infati vi raggiungerà imponendovi una seria riflessione: cosa fate se non avete una Jeep? All By Myself …