martedì 11 febbraio 2014 - paolo

Impeachment Napolitano: Beppe e Silvio uniti nella teoria del complotto

Il bersaglio è il Presidente Giorgio Napolitano ma il vero obiettivo è il governo Letta.

Oggi i media aprono enfaticamente il notiziario politico italiano con la notizia bomba dello "scoop" di Alan Friedman, giornalista finanziario inglese del Financial Times di Londra, che anticipa di qualche giorno l'uscita del suo libro "Ammazziamo il gattopardo".

Il libro "rivela" i particolari di un incontro, avvenuto già nell'estate del 2011, tra il Presidente Napolitano ed il futuro, di lì a qualche mese, premier Mario Monti. Ad un primo incontro ne sarebbero poi seguiti altri e, in uno di questi, avrebbe partecipato anche Corrado Passera, futuro Ministro dello Sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti nel governo Monti. Scopo dell'incontro, secondo le testimonianze raccolte dallo stesso Friedman, quello di fare il punto sullo sfacelo economico e finanziario che era in corso con il governo Berlusconi e di studiare le opportune contromisure. Durante questi incontri Giorgio Napolitano avrebbe pure chiesto esplicitamente a Mario Monti la sua eventuale disponibilità a dirigere un governo, qualora Berlusconi si fosse dimesso o fosse stato sfiduciato. 

Questo sarebbe il complotto che fa gridare allo scandalo grillini e berluschini, ben supportati da media compiacenti entrambi uniti nella messa in stato di accusa per "colpo di stato" (golpe) il Presidente Napolitano. Insomma tre pericolosi carbonari, segnatamente un presidente della repubblica, un professore di economia consulente BCE ed un esperto di banche e finanza internazionale, si sarebbero trovati per discutere della gravissima situazione italiana. Di più, lo stesso Mario Monti avrebbe avuto anche colloqui con il pericoloso ex premier Romano Prodi e l'inquietante industriale Carlo De Benedetti, editore del quotidiano La Repubblica, per avere un loro parere sul suo eventuale impegno politico.

I fatti che poi seguirono sono storia: l'8 novembre del 2011 Napolitano nominò senatore a vita Mario Monti e quattro giorni dopo, a seguito delle dimissioni di Berlusconi e valutata la situazione di stallo parlamentare, gli conferì l'incarico di formare un governo tecnico, quello che poi fu definito di "salvezza nazionale" dal momento che esisteva la concreta prospettiva di commissariamento da parte della UE e una crisi economica di tipo greco. Perché, giova ricordarlo a tutti quelli che hanno la memoria corta, che i 3.340 giorni dei governi Berlusconi (il periodo più lungo della storia repubblicana) avevano portato al tracollo economico finanziario il paese, con tassi di interesse al 7% e con l'aggravante di un discredito internazionale pressoché universale che si riassumeva nell'etichetta di paese del "bunga bunga".

Ciò che ora viene imputato a Napolitano, a margine di altri presunti e non dimostrati atteggiamenti debordanti dal suo mandato, è in sostanza il reato di "ipnosi istituzionale", per avere cioè indotto per suggestione Silvio Berlusconi a dimettersi e successivamente ad appoggiare con entusiasmo il governo Monti. Silvio Berlusconi, che è un incredibile globetrotter comportamentale, allora si vantò di essere il vero scopritore di Mario Monti e che quindi lo avrebbe pienamente appoggiato. Poi, come da consolidato copione, cambiò idea e gli tolse la fiducia.

A seguito di questa "indebita operazione di ipnosi" e del fatto quindi di non aver mandato subito gli italiani alle urne, nelle quali Silvio sarebbe stato matematicamente spacciato e Grillo avrebbe raccolto briciole, secondo l'accusa di questi due ingrati statisti dalla fedina penale macchiata, Napolitano avrebbe travalicato dalle sue funzioni. Da qui la richiesta di impeachment. Qualcuno ha anche aggiunto che Napolitano, avendo un passato da comunista, ha una spiccata tendenza autoritaristica che lo porterebbe sua sponte, secondo questa strampalata tesi, ad offendere il dettato costituzionale. Anche Rocco Casalino, esponente di spicco del M5S, famoso per il suo impegno culturale nel Grande Fratello, ha stigmatizzato il comportamento di Napolitano. Di fronte ad una critica così autorevole indubbiamente pochi possono resistere. 

Infine sul tema del "complotto istituzionale" e sulle "rivelazioni di Friedman", ieri sera si sono raccolti in un acceso dibattito televisivo sulla emittente La 7, nella trasmissione Piazza Pulita, i seguenti autorevoli esperti di diritto costituzionale: il professor Paolo Becchi, teorico del M5S che, per quanto possa sembrare difficile da credere quando espone le sue tesi, è docente di filosofia del diritto presso l'Università di Genova, la solita Daniela Santanché per Forza Italia che ha ricordato le epiche e meritorie imprese di Silvio a favore degli italiani, Simona Bonafé della segreteria di Renzi che al confronto della Santanché sembra una statista di levatura mondiale, il direttore Peter Gomez del Fatto Quotidiano e il giornalista del Corriere della Sera, Vittorio Zucconi, entrambi sempre lucidi ma con evidenti distanze di giudizio.

Infine lo stesso sempre sorridente e sornione Alan Friedman che però in una occasione ha sbroccato di brutto e ha bacchettato Vittorio Zucconi, cercando di impartirgli una lezione di "vero giornalismo". Un vizietto, quello del superiority complex, che ricorre spesso nel giornalismo straniero nei nostri confronti, a volte del tutto ingiustificato come nel caso in questione. Due sere orsono sono incappato nel giornalista tedesco Udo Gumpel che a proposito della Lamborghini passata sotto Audi, ha detto che "ora sarà più facile limare i difetti della lambo". Capito ? Così ci trattano, come dei poveracci incapaci di far le cose come si deve: neanche Lamborghini o Ferrari sfuggono alla loro spocchia, quindi figuriamoci il giornalismo.

Sono state tre ore di discussione sul nulla per sostenere una teoria complottistica totalmente destituita di ogni fondamento (rif. costituzionalista Michele Ainis), nella quale è emersa soprattutto la grande furbizia di un giornalista americano che parla con l'accento di Oliver Hardy, il grassone Ollio in coppia con Stanlio doppiato dalla voce indimenticabile di Alberto Sordi, che si è fatto una splendida pubblicità al suo libro, trattando gli italiani da provincialotti imbecilli. 

Ma in fondo è quello che ci meritiamo. 



4 réactions


  • (---.---.---.207) 12 febbraio 2014 16:19

    Sulle trasmissioni televisive deficienti e su quello che all’estero pensano degli italiani, sono d’accordo con lei: in fondo è quello che ci meritiamo.

    Sulle sue idee al riguardo dei pentastellati, mi sembrano acrimoniose - ma le hanno fatto qualcosa di male?


    • paolo (---.---.---.238) 12 febbraio 2014 20:34

      La ringrazio per la gentilezza con la quale mi rivolge il suo appunto .

      Si’ mi hanno fatto qualcosa , seppur non direttamente dal momento che non li ho votati .
      Hanno assassinato la mia speranza di dare una svolta definitiva a questo paese di merda (mi scusi l’eufemismo) .
      Sono i veri ed unici assassini del cambiamento ,strumentalizzati ed inconsapevoli cantori di due sciamani che li stanno usando senza scrupoli.
      Che Dio abbia pietà di loro .
      saluti


    • (---.---.---.207) 14 febbraio 2014 09:37

      Suggerisco un meccanismo molto semplice per ragionare: farsi la domanda "Che cosa succederebbe se tutti facessero come me?".

      Che cosa succederebbe se tutti votassero PD? E se tutti votassero FI? E se tutti votassero ____? (compilare con la propria proposta)


    • paolo (---.---.---.191) 16 febbraio 2014 10:20

      Ma perché l’unica alternativa è essere un mondo di omologati ? Tutti che la pensano allo stesso modo ?
      Guarda che il singolo comportamento produce una media dei comportamenti ,è questa media che conta ,quella che decide le sorti di una società composta da individui.
      Nessuno può pensarla esattamente come la penso io o come la pensi tu , l’importante però è che la media dei nostri comportamenti conseguenti al nostro modo di pensare sia in una direzione positiva per definire un consesso civile .

      Purtroppo nel nostro pase questa media civile è molto bassa , prevale l’individualismo ,l’opportunismo ,la beceraggine , la ruffianeria ecc...
      E difatti.


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