Modernità Marchionnese >
Relegare le relazioni industriali all’esame della gestione ordinaria di breve periodo (volumi, costi, ..).
Sopperire a carenze logistiche, impiantistiche ed organizzative con: a) incremento di intensità (ritmo, durata, ..) e flessibilità (orario, ripartizione, ..) della prestazione lavorativa; b) riduzione degli spazi di non governabilità (assenze, scioperi, ..) del fattore umano.
In una parola abbassare il costo del lavoro per unità di prodotto.
Questa è la modernità stile Marchionne.
Non è dato conoscere il piano industriale di Fabbrica Italia. Dei 20 miliardi di investimenti promessi c’è traccia solo per 1,7 miliardi. Non è dato sapere da quali modelli (nuovi o refresh) sarà fatto il milione e 400mila veicoli che le newco Fiat dovrebbero produrre nel 2014. Nel 2010 le vendite sono in calo del 17%.
Va sempre bene privilegiare la libertà d’impresa?
Il mercato non si conquista con “nebulose” promesse e dettando “condizioni” da Dossier Arroganza …