lunedì 9 settembre 2013 - UAAR - A ragion veduta

Il sostegno pubblico all’istruzione privata aumenta inefficienza e discriminazioni

Da tem­po con­te­stia­mo il so­ste­gno pub­bli­co alle scuo­le pri­va­te, met­ten­do in evi­den­za come il ri­spar­mio per le cas­se del­lo Sta­to sia pre­sun­to e opi­na­bi­le, e come fo­rag­gia­re que­sto tipo di istru­zio­ne ab­bia con­se­guen­ze ne­ga­ti­ve per la qua­li­tà del­la for­ma­zio­ne e per la ten­den­za alla ghet­tiz­za­zio­ne.

Per que­sto l’Uaar ha so­ste­nu­to, spe­cie in un pe­rio­do di cri­si e ta­gli, la ne­ces­si­tà di una scuo­la pub­bli­ca dav­ve­ro di tut­ti. Per esem­pio ap­pog­gian­do il re­fe­ren­dum con­sul­ti­vo che il Co­mi­ta­to Ar­ti­co­lo 33 ha pro­mos­so a Bo­lo­gna. An­che in al­tri pae­si la que­stio­ne è sen­ti­ta ed emer­go­no cri­ti­ci­tà quan­do gli sta­ti fi­nan­zia­no o fa­vo­ri­sco­no gli isti­tu­ti pri­va­ti, spe­cie quel­li di schiet­ta im­pron­ta re­li­gio­sa.

In Lou­sia­na la con­tro­ri­for­ma del­l’i­stru­zio­ne cal­deg­gia­ta da go­ver­na­to­re Bob­by Jin­dal, che pre­ve­de l’e­ro­ga­zio­ne da par­te del­lo Sta­to di buo­ni scuo­la da spen­de­re nel­le scuo­le pri­va­te, sta pur­trop­po dan­do i suoi frut­ti. Il pro­get­to per­met­te­va alle fa­mi­glie di sce­glie­re isti­tu­ti pri­va­ti se quel­li pub­bli­ci non ave­va­no stan­dard ri­te­nu­ti suf­fi­cien­ti, e lo scor­so anno sono sta­ti mes­si a di­spo­si­zio­ne 30 mi­lio­ni di dol­la­ri.

La Cor­te su­pre­ma del­lo sta­to ha san­ci­to però che è in­co­sti­tu­zio­na­le di­rot­ta­re sol­di dal­le scuo­le pub­bli­che a quel­le pri­va­te: la Lou­sia­na do­vrà quin­di rial­lo­ca­re i 30 mi­lio­ni usa­ti per i vou­cher e pren­der­li da un al­tro ca­pi­to­lo di spe­sa. In se­gui­to ci si è an­che ac­cor­ti che gli stu­den­ti del­le scuo­le pri­va­te fo­rag­gia­te, so­prat­tut­to re­li­gio­se e di­ver­se del­le qua­li con pro­gram­mi in­cen­tra­ti sul crea­zio­ni­smo, dan­no ri­sul­ta­ti peg­gio­ri nei test ri­spet­to a quel­li che fre­quen­ta­no gli isti­tu­ti pub­bli­ci.

studenti

Una ri­cer­ca del pro­fes­sor Ste­phen Go­rard del­l’u­ni­ver­si­tà di Du­rham ha in­ve­ce mes­so in evi­den­za come in Gran Bre­ta­gna il so­ste­gno del go­ver­no alle scuo­le pri­va­te re­li­gio­se acui­sca la di­vi­sio­ne tra gli stu­den­ti di fa­mi­glie ric­che e quel­li meno agia­ti. Nel­le fai­th schools, come in quel­le pri­va­te ri­co­no­sciu­te dal mi­ni­ste­ro del­l’I­stru­zio­ne, c’è mi­no­re pre­sen­za di alun­ni che han­no di­rit­to a pa­sti gra­tui­ti e mol­te di que­ste “ten­do­no a es­se­re as­so­cia­te ad alti li­vel­li di se­gre­ga­zio­ne“.

A con­ti fat­ti, le scuo­le pri­va­te re­li­gio­se fun­zio­na­no bene sol­tan­to come ghet­to iden­ti­ta­rio, sod­di­sfa­cen­do l’e­si­gen­za dei ge­ni­to­ri di te­ne­re i pro­pri fi­gli sot­to una cam­pa­na di ve­tro, in­di­spen­sa­bi­le per pro­teg­ger­li da un’u­ma­ni­tà ri­te­nu­ta di­ver­sa dal­la loro e da in­fluen­ze ester­ne con­si­de­ra­te dan­no­se e im­mo­ra­li.

Non a caso, ne­gli Usa, gli acer­ri­mi ri­va­li del­la scuo­la pub­bli­ca as­su­mo­no po­si­zio­ni an­co­ra più net­te, sce­glien­do l’ho­me­schoo­ling. De­si­de­ri le­git­ti­mi, ma che non si vede pro­prio qua­le in­te­res­se ge­ne­ra­le pos­sa­no sod­di­sfa­re. Ed è per que­sto mo­ti­vo che ogni so­ste­gno pub­bli­co al­l’i­stru­zio­ne pri­va­ta di stam­po ideo­lo­gi­co deve ve­ni­re meno.

 



1 réactions


  • (---.---.---.192) 9 settembre 2013 15:22

    C’è una cosa di cui nessuno tiene conto, quando si parla di fondi alle scuole private: che una scuola che prende soldi dallo stato non è più privata.
    In UK o USA, dove le scuole private sono buone, si crea ghettizzazione.
    In altri paesi, come l’Italia, dove le scuole private sono in media peggiori di quelle pubbliche, la cosa funziona in maniera diversa.
    Io vivo in Spagna, scuole pessime di derivazione militar-cattolica, dove le due cose più importatnti sono Ordine e Disciplina.
    Vorrei iscrivere i miei figli ad una scuola privata però non posso: a parte pochissime nelle grandi città la Spagna, tentando di imitare il modello di finanziamento inglese, ha di fatto abolito la scuola privata. Cioè tutte le scuole che prendono soldi dallo stato devono adeguarsi come programmi e metodo didattico a quelle pubbliche.
    I nostri figli sono costretti (obbligo fino a 16 anni!) a frequentare scuole adatte a formare servi senza nessuna possibilità di scelta.


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