martedì 23 settembre 2014 - loredana michelon

Il potere logora o è logorante? L’Italiano e il gossip

Sembra un discorso complicato, ma facciamo un esempio che penso tutti abbiamo vissuto. Il potere del “Vigile e della sua divisa”! Chi non ha mai subito qualche ingerenza da parte di un vigile? Francamente credo tutti. Deve essere incluso nel DNA altrimenti non vieni assunto per questa professione. Non vuole essere un attacco alle forze dell’ordine, ma a quello che l’uomo purtroppo non riesce a frenare quando indossa una divisa o in titolo e in conseguenza gli viene conferito più potere sugli altri suoi simili; non resiste e deve dimostrare a tutti i costi di essere il più forte e di comandare lui.

E’ davvero triste vedere quanto questo potere influisca caratterialmente su persone che non avresti mai sospettato. Le pensavi magari dolci, affettuose e invece ti ritrovi davanti dei piccoli androidi tutti uguali, tutti con gli stessi atteggiamenti, altezzosi e senza un briciolo di modestia. Una cosa accomuna tutti questi “gestori della giustizia", una forma di arroganza e di prevenzione che ti fa sentire a disagio solo per il modo che hanno di approcciare. Ti fanno sentire colpevole anche se non sai ancora di che cosa. Forse anche di nulla o forse solo di esistere.

Una mia amica olandese mi spiegava che nel suo paese di origine non funziona in questo modo, il rapporto con il cittadino è decisamente diverso, improntato al reciproco rispetto e alla dovuta educazione. In Italia una persona è sempre colpevole, la chiacchiera anche infondata ha sempre un grosso potere, anche se è senza fondamento, al di là delle leggi; e se invece fosse il contrario? e se invece uno fosse innocente fino a prova contraria? Dovrebbe essere in effetti il secondo caso, ma non si viene trattati così, anche dal tuo vicino o dal tuo presunto amico e anche se totalmente innocente; non vanno tanto per il sottile e pensano sempre che invece tu sia colpevole, come se l’italiano medio si nutrisse di pane e gossip.

Come del resto per i politici più la sedia è solida ed alta e più si sentono in odore di comandare invece che condividere correttamente con il cittadino e magari essere al suo fianco anche quando sbaglia e dargli dimostrazione dell’errore per potersi correggere per tempo e metterlo nelle condizioni di porre rimedio all’errore commesso. Chi vigila sul territorio e sul buon funzionamento della giustizia, non dovrebbe diventare l’incubo di un cittadino. Ma spesso succede anche questo. Non si comprende bene il motivo dell’accanimento di alcuni personaggi nei confronti di privati, che magari hanno anche sbagliato, per ingenuità, per leggerezza, anche per colpa se vogliamo; ma tutti devono pagare in ragione di quello che hanno fatto e non essere giudicati per simpatie, o per invidie o per tutto ciò che scaturisce da una brutta bestia che nasce con l’uomo e che lo stesso non riesce a cavalcare: la gelosia, scaturita dall’ignoranza (da ignorare , non sapere).

Come diceva la mia nonna Richetta i “tirasgiafon” (i tira schiaffi) sono quei soggetti che riescono a rendersi particolarmente antipatici, perché, per il solo motivo di appartenere ad un corpo o ad una casta sociale che genera problematiche di questo, tipo riescono a suscitare due effetti molto negativi: la paura e la ribellione. E chi ci rimette? In entrambi i casi il cittadino. Se sta zitto a volte vengono lesi i suoi diritti e se parla? Lo citano per oltraggio! Evviva la giustizia!

 

Foto: Frédéric BISSON, Flickr



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