venerdì 10 agosto 2018 - Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica

Il potere dell’orgasmo. Salute, mente e corpo

È ormai noto ai più che il sesso fa bene alla salute dell’essere umano, sia uomo che donna. Alcuni ritengono addirittura che sia capace di rendere le persone più serene e positive. In particolare sembra essere l’orgasmo l’artefice di tutto; quest’ultimo infatti non solo risulta essere un’esperienza positiva in termini di piacere, ma sembra anche far bene alla salute del corpo e della mente.

A dimostrare ciò esistono svariati studi scientifici. Il raggiungimento dell’orgasmo, l’apice del piacere, sembrerebbe infatti responsabile del rilascio dell’ormone Dhea e dell’ossitocina, che risultano essere positivi, tra altre cose, per il benessere del cuore (http://www.wellvit.it/blog/orgasmo-fa-bene-alla-salute-del-corpo-e-della-mente/). In particolare l’ossitocina induce un senso generale di benessere, calma, migliora interazioni sociali, riduce della paura, nonché cambiamenti endocrini e fisiologici. Il suo rilascio è associato all’induzione di azioni biochimiche secondarie che mediano numerosi benefici a lungo termine tra cui la riduzione della pressione arteriosa (IsHak et al. 2011).

Il rilascio di questi ormoni durante le fasi dell’eccitazione e dell’orgasmo sembrano avere un effetto positivo in particolar modo nelle donne in relazione a dolori mestruali, dolore in generale e stress psicofisico, oltre che risultare protettivi contro l’endometriosi. Nel momento dell’orgasmo, il rilascio di endorfine favorisce inoltre la produzione di immunoglobulina A, un anticorpo che attivando il sistema immunitario, potenzia le difese naturali con un conseguente contrasto all’attacco di agenti patogeni (Consolo 2017).

Nonostante ricerche più mirate sull’argomento siano emerse in tempi recenti, la concezione positiva dell’attività sessuale in generale e dell’orgasmo in particolare sembra avere comunque origini molto lontane.

Nel Taoismo ad esempio, ma più in particolare in quella che veniva riconosciuta come la “sessualità Taoista”, vengono riportate un insieme di pratiche e credenze legate alla sfera sessuale. Si credeva infatti che le attività legate al sesso portassero grandi benefici e aiutassero a raggiungere l’immortalità, tanto da essere identificate come le “Arti della stanza da letto”.

Ai tempi della Dinastia Han, alcune sette Taoiste consideravano il rapporto sessuale una vera e propria pratica spirituale, chiamata héqì, che significa “Unione dei respiri” o “Unione delle energie”.

Nei più antichi testi che trattano di sessualità, ritrovati nelle tombe del Mawangdui, si trovano molti punti in comune con gli argomenti affrontati in testi più recenti. Lo studio delle arti sessuali, in Cina, ha mantenuto una grande importanza fino all’anno 1000, dopodiché tali argomenti sono stati progressivamente abbandonati, a causa della moralizzazione portata dal Confucianesimo, fino a diventare un vero e proprio tabù. Infatti le “Arti sessuali” sono diventate oggetto di forte censura letteraria, tanto che molti studiosi hanno ignorato per lungo tempo che nella Cina antica fosse esistito un concetto di sessualità tanto diverso (Van Gulik 1961).

In realtà il tema dell’orgasmo e della capacità o meno di raggiungerlo è risultato essere centrale sin dalla nascita della scienza, esistono infatti numerosi studi che lo attestano. Oggi il neuroscienziato di fama mondiale Barry Komisaruk ha permesso, attraverso uno studio da lui stesso coordinato presso la Rutgers University, di mappare le aree del cervello che vengono coinvolte quando si raggiunge l’apice del piacere sessuale, sia nell’uomo che nella donna. Il piacere provocato dall’orgasmo attiva moltissime aree del cervello tanto che, durante gli esperimenti, la risonanza magnetica funzionale ha evidenziato come, indipendentemente dal sesso, il cervello inizi “ad illuminarsi” praticamente ovunque (https://www.ok-salute.it/psiche-e-c...).

Sono stati molteplici gli studi di immaging biomedico sull’osservazione del cervello durante l’orgasmo (Komisaruk, Beyer , Whipple 2006) come anche l’utilizzo di tecniche quali tomografia a emissione di positroni (PET) e procedure di medicina nucleare, che hanno prodotto molti risultati legati inizialmente alla necessità di reperire informazioni sull’orgasmo per quelle persone che avevano difficoltà nel raggiungerlo, per poi rivelarsi molto utili per comprendere cosa succede nel cervello delle persone quando provano un orgasmo, nonché avere informazioni sul funzionamento dell’orgasmo stesso (https://www.tpi.it/2015/05/17/orgasmo-cervello-studio-cosa-succede/).

In questi studi si è visto che tra le aree attivate durante questo particolare momento, vi siano: l’amigdala, una regione del cervello cruciale per la nostra percezione della paura, e la corteccia orbitofrontale, responsabile del controllo degli impulsi. Infatti, sembra essere appurato che il raggiungimento del piacere permetta di non avere timore di alcun genere, facendo perdere qualsiasi forma di controllo.

Inoltre è stato evidenziato che l’orgasmo sia negli uomini che nelle donne attiva le stesse aree del cervello. L’unica differenza riscontrata sta nella durata: pare che quello femminile duri venti secondi in più rispetto a quello maschile (Bianco F.” https://www.ok-salute.it/psiche-e-c...).

Ciò che lo studioso Barry Komisaruk ha tenuto a specificare è che esiste ancora molto che non si conosce sull’orgasmo, allo stesso modo anche la sessuologa Julia Heiman ha sottolineato che le ipotesi esistenti riguardo al valore e alla funzione dell’orgasmo superano di gran lunga i dati reali esistenti (https://www.tpi.it/2015/05/17/orgasmo-cervello-studio-cosa-succede/).

In linea più generale alcuni esperti credono fermamente che sia una buona “medicina” sperimentare un orgasmo almeno una volta a settimana.

Ciò che si può fermamente asserire è che tra gli effetti dell’orgasmo vi siano una lunga serie di benefici, tra cui:

alleviare lo stress: come evidenzia lo studio di Carol Rinkleib Ellison, che ha osservato un notevole rilassamento nelle persone che praticano autoerotismo, dato dal rilascio di ossitocina;

combattere l’insonnia: dato dimostrato da una ricerca condotta negli Stati Uniti su un campione di 1.866 donne. Dopo un orgasmo vengono infatti rilasciate, come accennato in precedenza, molte endorfine che facilitano il riposo, con effetto sedativo;

alleviare il dolore: alcuni dati scientifici affermano che gli orgasmi possono alleviare qualsiasi tipo di dolore, da quello artritico al post operatorio, come anche quello delle contrazioni da parto. Sembra combattere anche gli effetti derivanti da dolori cronici, poiché il rilascio di endorfine produce una sensazione di benessere e di euforia simile a quella che si prova quando si assume della morfina o dell’oppio. Sembra quindi avere delle proprietà analgesiche, tanto da contrastare, oltre a quelli già citati, dolori da emicrania, stati di ansia e depressione, agendo direttamente sul sistema nervoso centrale.

Sembra possa portare ad una riduzione del rischio tumorale: sia nell’uomo che nella donna sembra appunto ridurre il rischio di ammalarsi di tumore. Nell’uomo, secondo una ricerca fatta da Michael Leitzmann del National Cancer Institute di Bethesda (Usa), pubblicata sul Journal of American Medical Association (Leitzmann et al. 2004) una maggiore frequenza di eiaculazioni riduce il rischio di cancro alla prostata, poiché permetterebbe alla ghiandola prostatica di eliminare gli eventuali agenti cancerogeni e altri elementi che potrebbero concorrere a formarli. Inoltre il drenaggio regolare del liquido prostatico impedirebbe la formazione nel condotto prostatico di microcalcificazioni cristalloidi, associate al cancro alla prostata(https://www.fondazioneveronesi.it/m...).

Sembrano quindi essere notevoli e multipli i benefici che può portare un orgasmo, ed infatti ve ne sono ancora molti altri: la stimolazione cerebrale, la facilitazione dei legami sociali svolgendo un ruolo positivo per la socializzazione, bruciare calorie, prevenire le rughe grazie all’alto livello di estrogeni che rende la pelle più elastica, l’ossigenazione del sangue (fondamentale per chi ha problemi di cuore), e ancora rafforzare il sistema immunitario, rinforzare il pavimento pelvico e combattere il colesterolo.

Oltre ad essere implicato nella salute fisica e psichica delle persone, l’orgasmo interviene positivamente anche sulla qualità della sessualità di coppia e sul legame sentimentale. Il momento del piacere orgasmico, se condiviso nella coppia, permette la condivisione anche di sentimenti ed emozioni divenendo un collante per la coppia stessa (Consolo 2017).

Dunque sembra avere effetti più che positivi concedersi un orgasmo, preferibilmente almeno una volta la settimana, sia con un/una partner che senza, fondamentale comunque per risvegliare la propria sensualità e sessualità, scaricando tensione e nervosismo (http://www.wellvit.it/blog/orgasmo-fa-bene-alla-salute-del-corpo-e-della-mente/).

Tirocinante: Emanuela D’Alessio

Tutor: Fabiana Salucci

Riferimenti bibliografici

Consolo, I. (2017), “Il piacere femminile: scoprire, sperimentare e vivere la sessualità”. Giunti Editore.

IsHak, W. W., Kahloon, M., & Fakhry, H. (2011). Oxytocin role in enhancing well-being: a literature review. Journal of affective disorders130(1), 1-9.

Leitzmann, M. F., Platz, E. A., Stampfer, M. J., Willett, W. C., & Giovannucci, E. (2004). Ejaculation frequency and subsequent risk of prostate cancer. Jama, 291(13), 1578-1586.

Komisaruk B. R., Beyer, C., & Whipple, B. (2006), The science of orgasm (Vol. 1), Baltimore: Johns Hopkins University Press.

Van Gulik R. H. (1961), Sexual Life in Ancient China. A Preliminary Survey of Chinese Sex and Society from Ca. 1500 BC Till 1644 AD [With Illustrations and Plates.]. EJ Brill.




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