sabato 23 luglio 2011 - Marco Barone

Il piano farlocco di assunzioni nella scuola. Solo promesse, ma a pagare saranno i lavoratori

Era atteso.
Tanto atteso.
Ed ovviamente il piano, non piano assunzioni, è stato disatteso.
In data 19 luglio 2011 alle ore 18.40 presso l'Aran, CISL, UIL, SNALS e Gilda (la CGIL si è riservata di valutare il piano con i propri dirigenti prima di decidere se firmarlo o meno) è stata sottoscritta la grande promessa del piano assunzioni, che in verità si dimostrerà essere solo propaganda di grande illusioni.
 
Nella premessa dell'accordo si dice che "la definizione del detto piano avviene in esito ad una psecifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della scuola e che tale piano tiene conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno,delle relative cessazioni del predetto personale e degli effetti del processo di riforma previsto dall'articolo 64 del dl 25 giugno 2008 n 112 come convertito dalla legge 6 agosto 2008 n° 133".

L'articolo 9 comma 17 del Dl 70/2011 come convertito dalla legge 12.07.2011 prevede testualmente che: è definito un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato, di personale docente, educativo ed ATA, per gli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative cessazioni del predetto personale e degli effetti del processo di riforma previsto dall’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; il piano può prevedere la retrodatazione giuridica dall’anno scolastico 2010-2011 di quota parte delle assunzioni di personale docente e ATA sulla base dei posti vacanti e disponibili relativi al medesimo anno scolastico 2010-2011, fermo restando il rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica. Il piano è annualmente verificato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze e con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie, fermo restando il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all’articolo 39, comma 3 bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e successive modificazioni

Quindi cosa si deduce da ciò?
1) non esistono numeri certi del piano di assunzione;
2) il detto piano deve essere sottoposto a verifica annuale ed regime autorizzatorio;
3) deve sottostare a specifica sessione negoziale.
Ovvero per dirla in breve, dati incerti, piano generico, che potrebbe essere anche fermato... in cambio di questa illusoria pinocchieggiante promessa cosa è stato invece firmato sempre nel detto accordo con l'ARAN?

Dovete sapere che nella scuola esistono varie fasce stipendiali:
classe 0 fascia da 0 a 2 anni
classe 3 fascia da 3 a 8 anni
classe 9 fascia da 9 a 14 anni
classe 15 fascia da 15 a 20 anni
classe 21 fascia da 21 a 27 anni
classe 28 fascia da 28 a 35 anni
classe 35 da 35 anni in poi
Dopo i 35 anni di anzianità lo stipendio non subisce più variazioni per
progressione di anzianità.
 
Con l'accordo del 19 luglio, le posizioni stipendiali sono state così riviste:
  • 6 fasce stipendiali, invece delle 7 attuali;
  • Scompare la intermedia 0-2 e si passa direttamente alla 0-8
In sostanza il lavoratore della scuola che, ottenuta la ricostruzione di carriera, vanterà una carriera di 8 anni, non subirà alcuna perdita sostanziale dall'accordo. Chi perderà, e si parla di 35 euro mensili, saranno tutti quei lavoratori che verranno, se verranno, e quando verranno, immessi in ruolo.
Quindi, in cambio di questa promessa i sindacati hanno contrattualizzato un nuovo danno economico per i lavoratori. E purtroppo questo è l'unico elemento certo, specifico e determinato che emerge nel detto piano, molto piano, assunzioni pinocchieggiante, senza numeri e cifre...



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