giovedì 14 febbraio 2019 - Damiano Mazzotti

Il gioco delle coppie, la guerra tra i sessi e l’infedeltà

“Così fan tutti. Ripensare l’infedeltà” è il saggio molto chiarificatore di Esther Perel, una psicologa belga che ha scelto di lavorare a New York (www.solferinolibri.it, 2018, 376 pagine, euro 19).

In ogni paese e in ogni epoca ha sbagliato chi ha generalizzato negli affari di cuore. Oggi molto più di ieri. Soprattutto nelle società occidentali di stampo individualista e consumista, ogni coppia è diversa e non esistono regole di convivenza e di buona condotta prestabilite. In ogni coppia ci sarà sempre chi ama di più e chi ama di meno. Quando la voglia di impegnarsi e l’amore finisce per uno dei due membri della coppia, l’altro membro della coppia dovrà impegnarsi in un tempo indefinito per elaborare il lutto e rassegnarsi alla nuova situazione. I tempi saranno sempre molto diversi da persona a persona e possono andare da qualche settimana a qualche anno.

In molti casi l’amore può essere considerato una dipendenza relazionale che può produrre effetti molto simili a quelli della dipendenza da sostanze stupefacenti. Quindi una piccola minoranza di persone soffrirà di gravi disturbi psicofisici e di instabilità mentale. Nell’era digitale il tradimento diventa ancora più impattante: “equivale a una tortura, alla morte lenta per dissanguamento”, a causa della grande memoria tecnologica scritta e fotografica di computer e smartphone”.

Negli ultimi anni moltissimi rapporti di coppia, a breve e a medio termine, ricalcano quasi sempre una scelta prevalentemente estetica e il sentiero del gioco narcisistico e del gioco competitivo (voglio decidere io, io sono migliore di te). Inoltre “nella nostra società consumistica, la novità è la chiave. L’obsolescenza degli oggetti è programmata in anticipo così che il nostro desiderio di sostituirli sia garantito. Nemmeno la coppia è estranea a queste tendenze. Viviamo in una cultura che ci alletta di continuo con promesse di qualcosa di migliore, di più giovane, di più vivace. E così non divorziamo più perché siamo infelici, divorziamo perché potremmo essere più felici”.

Quindi diventa sempre più difficile formare coppie durature. In alcune città il numero delle persone single ha quasi raggiunto o superato il numero delle persone sposate. Nelle grandi città ci sono più possibilità di conoscere delle persone con grandi affinità e anche le persone più innocenti e religiose possono diventare infedeli. L’infedeltà soddisfa il bisogno di sicurezza e novità, è una delle tante versioni dell’umano desiderio di vivere due cose alla volta (Laura Kipnis, p. 232).

Ogni tradimento è un esperimento. Può finire bene o può finire male. In molti casi non cambia quasi niente. In molti altri casi garantisce il mantenimento instabile di una coppia. A volte si può parlare di poliamore. E la cosa buffa è che pure le coppie aperte tradiscono, sconfinando spesso dai limiti e dalle regole che si erano dati. Forse è scomparsa la monogamia del cuore e molte donne tengono gli occhi chiusi per poter sognare l’attore o il cantante preferito quando sono a letto con il loro partner abituale. Molte donne tradiscono solo con relazioni limitate alle chat. Molti uomini non amano il rischio e tradiscono il partner divertendosi online con le pornostar.

Comunque un tradimento “può distruggere una relazione, sostenerla, costringerla a cambiare, oppure creare nuovi legami” e la formazione di una nuova coppia. Però ogni infedeltà ridefinisce una relazione e ogni relazione stabilirà quale sarà l’eredità del tradimento” (p. 348). Per Esther Perel “l’arte della giustizia ripartita consiste nell’elevare noi stessi, piuttosto che umiliare coloro che ci hanno feriti”. In questo modo si limita il dolore e si accorciano i tempi del recupero emotivo.

In ogni caso “L’idea che l’infedeltà possa verificarsi in assenza di seri problemi coniugali è difficile da accettare. La nostra cultura non crede nei tradimenti senza colpa, perciò, quando non possiamo biasimare il rapporto, tendiamo a biasimare l’individuo” (p. 197). Ma in molti casi la colpa è delle circostanze e delle grandi occasioni che la nostra società ci offre con i viaggi e le comunicazioni.

 

Esther Perel è una psicoterapeuta belga trapiantata a New York. I suoi due TED talks hanno raggiunto i 20 milioni di visualizzazioni. Nel 2007 ha pubblicato L’intelligenza erotica, che ha riscosso un notevole successo in tutto il mondo. Per approfondimenti: www.estherperel.com, www.youtube.com/watch?v=tzqo44VobzA, www.youtube.com/watch?v=P2AUat93a8Q (2015), www.youtube.com/watch?v=5iu9_8Vsmtk (2018), www.youtube.com/watch?v=s7E9ASb3LfE, www.youtube.com/watch?v=5CnxqgVZJm4 (2018), www.youtube.com/watch?v=tO0xgj3kEuI (l’intelligenza erotica, 2017), www.youtube.com/watch?v=_Uk_EjNZhfo (Festival della Mente).

 

Nota familiare – La madre di Esther Perel ha fatto la sarta e ha impartito una lezione fondamentale alla figlia. Infatti le persone e le fisicità sono tutte diverse, quindi le comunicazioni e le misurazioni sono molto importanti per fare un abito con una bella vestibilità molto calibrata, anche sui gusti.

Nota aforistica – “Il cambiamento è il processo col quale il futuro invade le nostre vite” (Alvin Toffler”; “Verità detta con malvagi intenti batte ogni menzogna che t’inventi” (William Blake); “La gentilezza è la base dell’educazione, ma la troppa gentilezza è la base dell’inganno” (Carlo Visani, soldato romagnolo sopravissuto alla prima guerra mondiale); “La gelosia si nutre di dubbi, e diviene furore, o cessa non appena si passa dal dubbio alla certezza” (La Rochefoucald, citato a p. 136). In molti casi la gelosia si trasforma in invidia quando l’amante tradito scopre le doti di un avversario amoroso (soprattutto, fisiche, economiche o professionali). Anche la gioiosità e le caratteristiche riguardanti la personalità dell’antagonista possono scatenare grandi ondate di invidia, forse più gestibile. Inoltre la cosa più curiosa è questa: le ricerche su Google per “matrimonio senza sesso” superano di molto le ricerche che interessano qualsiasi altro problema coniugale (Seth Sthephens-Davidowitz, New York Times, p. 280).

Nota umanista – La forza misteriosa dell’amore che lega due persone tra di loro è forse l’unica cosa che non cambierà mai: www.agoravox.it/Poesia-e-pensieri-di-San-Valentino.html

Nota finale – Il politicamente corretto è la tomba del sesso. Il nuovo universo digitale è il luogo ideale per gli amori platonici, con relazioni impalpabili come nel film Lei di Spike Jonze (Her nel 2013 ha vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura, www.mymovies.it/film/2013/her).



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