giovedì 28 novembre 2013 - paolo

Il dopo Silvio: aria nuova o aria fritta?

Silvio Berlusconi è decaduto dalla carica di senatore e in forza della legge Severino non potrà candidarsi, per un periodo non inferiore a sei anni, a ricoprire qualsiasi ruolo istituzionale. Cambia qualcosa?

Ci sono voluti cinque mesi, dopo la sentenza definitiva della Corte Suprema di Cassazione di condanna a 4 anni per frode fiscale, per buttare fuori dal Parlamento italiano il pregiudicato Silvio Berlusconi, detto "Il Cavaliere", come viene tuttora chiamato in virtù dell'onoreficenza di cavaliere del lavoro conferitagli nel 1977 dall'allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Appena la Corte di Cassazione confermerà anche l'interdizione di due anni dai pubblici uffici, data per ultra scontata, non potrà più fregiarsi neanche di questo titolo.

Come vogliamo definire l'evento, la fine di un incubo, una liberazione, una conquista civica o un passo decisivo verso la legalità? Per chi come il sottoscritto lo ha sempre considerato un individuo socialmente pericoloso, sia per la sua particolare storia imprenditoriale che politica, verrebbe facile la risposta, tuttavia lo ritengo semplicemente un primo passo verso la "normalità". Quella "normalità" che da sempre difetta a questo paese, collocato a buon titolo al 69esimo posto nella scala mondiale del "Trasparency International", posizione certamente non edificante a cui anche Silvio Berlusconi ha dato il suo contributo decisivo.

Il senatore e capogruppo a Palazzo Madama del M5S Mario Michele Gianrusso, che per avere tenuto una posizione intransigente a favore della decadenza di Berlusconi ha ricevuto una lettera con minacce di morte, ha rivendicato come merito esclusivo del Cinque Stelle la decisione del Senato. Senza mezzi termini ha espresso questo concetto: "Senza il M5S questa decisione non sarebbe mai stata presa e avrebbero prevalso i soliti accordi sottobanco".

Ha decisamente ragione Gianrusso, non facciamoci troppe illusioni sulla nuova aria che tira tra le fila del PD, che sia di scorza renziana o cuperliana e tanto meno della democristiana area di Enrico Letta, il nuovo corso non è il frutto di una profonda elaborazione politica che ha portato ad emarginare i "vecchi arnesi" del partito, quelli alla Violante, tanto per capirci. La realtà è che senza il fiato sul collo del M5S con il rischio di vedersi svuotare del proprio elettorato, soprattutto dopo lo shock delle ultime elezioni politiche, il PD sarebbe rimasto esattamente com'era, ovvero pronto all'inciucio più inverecondo nel nome di una stabilità del sistema partitico di questo paese.

E allora onore al merito al M5S che è stato propedeutico alla metamorfosi del PD da crisalide a farfalla della trasparenza nei propri atti politico istituzionali. Era quel "colpo d'ariete" di discontinuità del quadro politico che ho sempre sperato avvenisse e che per fortuna è arrivato, mettendo il Parlamento in una configurazione sfavorevole per i giochi ricattatori del Pdl e dei suoi sodali. Il merito del movimento di Grillo finisce qui e compensa la grave colpa di avere costretto Giorgio Napolitano a riprendere la carica di Presidente con relativo governicchio sottoposto agli umori e ai ricatti quotidiani dei berluscones. Silvio poteva chiudere la sua presenza nel governo del paese quasi dieci mesi orsono e certamente non avrebbe avuto il tempo di rimpolpare il suo elettorato.

Adesso resta da capire cosa sarà il dopo Silvio che, malgrado le contorsioni del trio di suoi avvocati Coppi-Longo-Ghedini con ricorsi surreali verso l'universo mondo per tentare di annullare la sentenza definitiva che è stata appioppata e malgrado la rinascita "castrata" di Forza Italia, appare del tutto scontato. Berlusconi, che alterna momenti di profonda depressione a stati di euforia incomprensibili, dopo avere dichiarato, con sprezzo del ridicolo, di sentirsi "un martire della libertà come Nelson Mandela" e che i suoi figli sono "perseguitati come gli ebrei ai tempi di Hitler", adesso si accontenta di immedesimarsi nelle figure di Beppe Grillo e Matteo Renzi, i due "leader" che tirano le fila politiche dei rispettivi schieramenti stando fuori dal Parlamento. Insomma, come la storiella della volpe con l'uva che, visto che non arriva a prenderla, se la cava dicendo che è acerba. Ma l'aspetto più inquietante è che a breve potremmo avere i tre leader delle maggiori forze politiche, di cui due pregiudicati (Berlusconi e Grillo) seppur per fatti di diversa gravità, tutti fuori dal Parlamento. Insomma l'anomalia italiana non sembra avere mai fine. 

Quindi, visto che sul pregiudicato di Arcore incombono altri processi che potrebbero teoricamente perfino portarlo nelle patrie galere, da qui i pensieri neri e la depressione che lo assalgono togliendogli il sonno (è lui che lo dice), direi che che la storia politica di Silvio Berlusconi, almeno per come è stata per un ventennio di dominio assoluto e quasi incontrastato, è giunta al termine. La visita nella villa di Arcore del grande amico Vladimir Putin, l'unico vero comunista che Silvio ha mai conosciuto, ha fatto sorgere battute ironiche sulla ipotesi di una sua possibile e forse imminente fuga dall'Italia. Terribile quella: "Sono andati a provare se entra nella valigia", di kappleriana memoria. Le cronache riferiscono che per fargli coraggio l'amico Putin gli abbia pure detto: "Se ti arrestano la prima settimana avrai un milione di persone che ti acclamano, mezzo milione la seconda e più nessuno la terza". Bell'incoraggiamento, non c'è che dire! Ma i russi si sa, sono gente dotata di sano realismo e scarso senso dell'umorismo.

Finita quindi l'epoca berlusconiana, quando anche coloro che gli stanno ancora appesi per vedere di strappare l'ultimo cadeau molleranno la presa per tentare altre nuove sponde su cui approdare, il quadro politico italiano sarà tutt'altro che schiarito, dal momento che le ipotesi più realistiche ci consegneranno nelle mani del duo Grillo-Renzi che, quanto a pifferai magici, poco hanno da invidiare al grande incantatore Silvio.

Che Dio ce la mandi buona, ma comunque ho brindato.

 



2 réactions


  • (---.---.---.169) 28 novembre 2013 17:19

    Invece, Cuperlo (o Civati ) risolverebbero i nostri problemi vero ?!?


    • paolo (---.---.---.168) 28 novembre 2013 17:44

      Forse si o forse no ,nessuno al momento lo può dire ma almeno hanno la fedina penale pulita .Se ti sembra cosa da poco !
      grazie per il commento
      ciao


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