mercoledì 14 gennaio 2009 - Giorgio Mennella

Il Governo mette l’ennesimo bavaglio alla magistratura

Che anche Orwell sia santificato. In Italia riusciamo a non smentire nessuno. Fino alla settimana scorsa il Governo si era limitato a seguire le nefaste predizioni di filosofi e politologi, Ma con il protocollo d’intesa firmato il 26 novembre 2008 dai Ministri Brunetta (all’Innovazione) e Alfano (Giustizia) l’Italia fa il salto di qualità e passa alla fantascienza.
 
Il protocollo predispone la creazione di una Cancelleria Nazionale Virtuale la quale prevede « la trasmissione telematica delle notizie di reato tra le forze di polizia e procure della Repubblica (art.7) […] al fine di automatizzare l’alimentazione del registro delle notizie di reato e la costituzione del fascicolo del pubblico ministero e del giudice delle indagini preliminari ». Le informazioni così raccolti saranno condivisi dall’intera rete delle forze di polizia « predisponendo una porta di dominio attestata presso il ministero della giustizia ». Traducendo. Tutte le notizie di reato, i fascicoli dei PM e le comunicazioni tra questi e la polizia giudiziaria ed il giudice delle indagini preliminari, denunce, querele, ogni sorta di verbale (perquisizioni, sequestri, intercettazioni…) saranno tutte legate ad un gestore centrale, organizzato e controllato dal Ministero della Giustizia, il quale potrebbe addirittura concederlo in outsourcing ad un fornitore esterno.
 
Diamo notizia che ieri in data 13 gennaio 2009 il sistema informatico che collega gli uffici dei tribunali italiani è rimasto bloccato fino alle 17:30. L’attività giudiziaria ne é stata paralizzata per ore: impossibile accedere ai registri degli indagati e stampare certificati penali. Il tutto fa ben sperare in vista della Orwelliana creatura.
 
Riconsideriamo i cambiamenti che la cancelleria nazionale virtuale apporterà o dovrebbe apportare al sistema giudiziario italiano. L’aspetto positivo di una gestione informatizzata dei dati è lapalissiano, niente più cumuli di faldoni, archivisti impazziti, e inevitabilmente un ammortamento dei tempi processuali. Ma l’informatizzazione non necessita una gestione centralizzata. Le problematiche che sorgono di fronte ad un gestore unico degli atti giudiziari sono molteplici. Un sistema gestito dalla polizia che, pero’, è alla diretta dipendenza del Ministero della Giustizia - quindi dell’esecutivo - defrauderebbe la magistratura della propria indispensabile e democratica indipendenza. Ne risulterebbe una riforma costituzionale di fatto, che renderebbe ancor più sottile la divisione dei tre poteri.
In più, centralizzare gli atti, rende difficile se non impossibile la salvaguardia delle informazioni da parte del PM. Disponendo di un portale a Roma, difficilmente un PM di Catanzaro o uno di Salerno potrebbero efficacemente proteggere le informazioni contenute negli atti. A tal proposito: la documentazione degli atti d’indagine avviene in date forme (art. 373), e sono coperti da segreto finché « l’imputato non ne possa avere conoscenza » (art.329), e la polizia deve spogliarsi degli atti trasmettendoli al pubblico ministero (art.357).

Oltre all’inottemperanza rispetto ad alcune norme, la cancelleria virtuale sarebbe un boccone troppo ghiotto per hacker al soldo del miglior offerente. Una rete condivisa, per quanto possa essere protetta da chiavi criptate e programmi di identificazione, non é mai inviolabile. Due giorni dopo l’11 settembre un programmatore disoccupato Gary McKinnon riuscì ad entrare nei server del Pentagono alla ricerca di prove sugli ufo. Immaginiamo cosa possano fare hacker con i mezzi economici di Cosa Nostra o della Camorra.
 
L’ultimo spauracchio é la gestione data a privati della futura Cancelleria. Non aggiungo altro che: caso Telecom – Sismi.


3 réactions


  • miki (---.---.---.43) 14 gennaio 2009 17:07

    Ministero della Giustizia???
    Storia vecchia, Alfano a breve parlerà del Ministero dell’Amore, Antonio di Pietro diverrà Goldstein, il politichese sarà il bispensiero e via così.... me che schifo!


    • Enrico (---.---.---.214) 15 gennaio 2009 04:59

      Berlusconi sono anni che parla e agisce secondo il bipensiero.....
      Da un giorno all’altro riesce a sostenere il contrario di quanto precedentemente affermato, di averlo sempre fatto, e di non aver mai affermato l’opposto (anche in presenza di prove filmate...)

      La cosa più triste è vedere come un simile comportamento paghi benissimo, in Italia.


  • saruzzu (---.---.---.102) 6 febbraio 2009 07:32

    E’ quello che gli italiani si meritano (io non mi sento rappresentato da questo governo). Mai e poi mai avrei pensato che un governo, per quanto balordo, riuscisse a sconvolgere un intero sistema costituzionale adattandolo a uso e consumo di qualcuno. Siamo come si dice nelle mie parti: "anniati ammari" ; traduco: "annegati in fondo al mare ... senza via d’uscita". E ...purtroppo sono pessimista perchè la gente ..quella comune si disinteressa totalmente di ciò che si sta perpretando quotidianamente contribuendo così a dare più forza a chi dell’Italia ne sta facendo qualcosa da potere gestire, a tutti i livelli compreso anche la magistratura, a proprio piacimento,


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