venerdì 23 ottobre 2009 - Damiano Mazzotti

Il Festival del Futuro della Scienza

Da venerdì 23 ottobre a domenica 1 novembre 2009, si svolgerà a Genova, il “Festival della Scienza”. Scienziati e filosofi discuteranno sul futuro della conoscenza scientifica.

La scienza ci insegna ogni giorno che il limite del possibile può essere spostato sempre più in là. E ci insegna anche che lavorare con entusiasmo e libertà al superamento dei limiti può significare migliorare la qualità della vita di tutti. In omaggio a questa visione, la settima edizione del Festival della Scienza è dedicata al Futuro: la ragion d’essere della ricerca e luogo immaginario da conquistare con fantasia e applicazione, rigore e immaginazione, calcolo e previsione.

Un punto di riferimento per la divulgazione della scienza. Un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie. Uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale. Incontri, laboratori, spettacoli e conferenze per raccontare la scienza in modo innovativo e coinvolgente, con un approccio basato sull’interattività e la trasversalità degli eventi. Saranno 13 giorni in cui l’interdisciplinarietà abbraccerà scienze matematiche, naturali e umane, all’insegna di una modalità didattica e divulgativa senza confini.

Il Festival propone ogni anno eventi ispirati alle questioni più attuali all’interno del dibattito scientifico, prime assolute di spettacoli e mostre dedicate all’incontro tra arte e scienza, sempre con una particolare attenzione rivolta alle novità della ricerca più avanzata e ai ricercatori dei Paesi emergenti. Incontri e partecipazioni con grandi ospiti impreziosiscono ogni anno le giornate dedicate alla scienza, dando vita a collaborazioni durature con personalità e istituzioni di tutto il mondo (www.festivalscienza.it).

E segnalo anche Terra Madre, l’organizzazione che si occupa della Rete mondiale delle comunità del cibo, che si svolge in genere a Torino: www.terramadre2008.org (la prossima edizione è prevista per l’anno 2010). Inoltre inizierà venerdì 23 e finirà domenica 25 ottobre, il Festival dell’Editoria Indipendente di Poggio Mirteto, in provincia di Rieti: www.liberisullacarta.it



2 réactions


  • Truman Burbank (---.---.---.134) 23 ottobre 2009 23:04

    L’annuncio dà la sensazione che si ricerchi lo spettacolo, che si voglia fare una kermesse, una specie di festa.
    La sensazione è che la scienza dovrebbe essere qualcosa di più serio. Provo a vedere gli interventi previsti ( http://www.festivalscienza.it/site/... ) e trovo che uno degli interventi più significativi è quello di Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008.
    Vale la pena di spiegare qualcosa (cito wikipedia): Montagnier è attivo nei progetti di prevenzione dell’AIDS, e nella ricerca di un vaccino efficace contro questa patologia. Insomma Montagnier non conosce gli elementi di base della medicina, vuole trovare un vaccino a una malattia la cui presenza viene rilevata dagli anticorpi presenti nell’organismo infetto.
    Se fosse vera la teoria dell’AIDS, sarebbe impossibile preparare un vaccino efficace, perchè nella vulgata, l’HIV provoca subito anticorpi ed impiega anni poi a vincere sugli anticorpi. Il discorso è lungo, ma lo spiegava bene un medico oltre venti anni fa, sghignazzando sull’idea balzana di tale vaccino. Eppure ancora ci raccontano balle del genere ed organizzano festival per lavarci il cervello.
    A volte ho il sospetto che bisognerebbe studiare il passato della scienza, perchè quella che oggi ci vendono come scienza, di solito è letteratura fantastica.


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.34) 24 ottobre 2009 00:47

    I festival possono servire in modo particolare per favorire l’avvicinamento dei più giovani a questo mondo...

    E a favorire l’aggiornamento degli insegnati...

    Per quanto riguarda l’AIDS sono d’accordo con il Premio Nobel Kary Mullis e tutti gli studiosi che affermano che questa sindrome è stata costruita un po’ a tavolino e ci sono molte cose che non tornano a casusa dei troppi soldi che si sono riversati nelle ricerche...

    Per quanto riguarda il vaccino non sarei così pessimista: A mio parere se è vero che gli scimpanzè sono già completamente immunizzati possiamo costruire "geneticamente" una forma di difesa da questa sindrome...

    L’unica problema è che alla multinazionali non conviene trovare un vaccino: le cure sono molto care e remunerative... E questo un altro motivo principale per cui è difficile trovare un "vaccino anche solo curativo" e non preventivo, cioè per chi è già stato contaggiato prima dell’insorgenza dei sintomi della sindrome ...


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